Intrattenimento

James Gunn parla del suo licenziamento

Il regista di Guardiano della Galassia rilascia una nuova intervista

Il licenziamento di James Gunn da parte di Disney, a causa di alcuni suoi vecchi tweet, aveva creato più di qualche polemica. Il tutto poi per fortuna si è risolto con la riassunzione del regista per il terzo capitolo di Guardiani della Galassia. Recentemente Deadline ha avuto la possibilità di intervistare Gunn, che per la prima volta ha parlato dell’argomento.

Mea Culpa da parte di James Gunn

Guardiani Della Galassia Vol.3 James Gunn

Inizialmente il regista ha parlato del suo stato d’animo al momento del licenziamento: “Il giorno del licenziamento è stato il più intenso della mia vita. Ci sono stati altri giorni difficili, ma questo è stato incredibilmente intenso, è accaduto e improvvisamente sembrava fosse passato tutto. Sapevo semplicemente, in un momento che è accaduto in brevissimo tempo, che ero stato licenziato e pensavo che la mia carriera fosse finita“.

In seguito si è preso tutta la responsabilità sull’accaduto: Mi sento male, come accaduto in passato, pensando ai modi in cui ho parlato pubblicamente, ad alcune battute che ho fatto, ad alcuni obiettivi del mio umorismo, semplicemente alle conseguenze non volute. So che le persone hanno sofferto a causa di ciò che ho detto e che è stata una mia responsabilità. Mi dispiace e me ne assumo la totale colpa. Disney aveva totalmente il diritto di licenziarmi. Non si trattava di una questione legata al diritto di parola. Ho detto qualcosa che non hanno apprezzato e avevano il diritto di non farmi lavorare. Non ho mai discusso quella scelta“.

James Gunn si immedesima in Rocket

Ed infine ha parlato di Guardiani della Galassia, in particolare del terzo capitolo della serie: Se mi aveste chiesto quale era l’aspetto più triste della mia uscita di scena, e tutte le persone alla Marvel potranno confermarlo, è che ho questo legame davvero strano e forte con Rocket. Rocket sono io, anche se potrebbe sembrare una dichiarazione animata dal narcisismo. Mi posso immedesimare in Rocket e provare compassione per lui, e sento che la sua storia non era stata completata. Ha un arco narrativo iniziato nel primo film che è poi continuato nel secondo e si è sviluppato in Infinity War ed Endgame, e ho intenzione di concluderlo in Guardiani 3. Quella era una grande perdita: non poter finire quella storia, anche se provavo un po’ di sollievo pensando che avrebbero comunque usato il mio script“.

Voi cosa ne pensate di queste dichiarazioni? Siete felici del suo ritorno alla regia? Fatecelo sapere come sempre nei commenti.

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Deadline
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Andrea Secchieri

Un insieme confuso di idee nerdistiche strampalate, appassionato di videogames, anime, cartoons, film, serie tv, fumetti e chi più ne ha più ne metta. Ogni tanto prova anche a scrivere qualcosa di serio e a fare l'informatico di professione. Tra le due cose la seconda gli riesce sicuramente meglio.

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