Il sole è già tramontato, ma attorno al padiglione di Star Comics a Lucca Comics & Games 2024 c’è ancora una marea di fan. Noi ci districhiamo fra gli amanti di manga, abbiamo organizzato un’intervista con Kyoutarou Azuma, il disegnatore che ha portato a Lucca due manga diversissimi, ma entrambi molto interessanti: Versus e Tenkaichi. Abbiamo parlato con Azuma del suo rapporto con i due sceneggiatori (ONE e Yosuke Nakamaru), delle sue fonti di ispirazione e di come rende sulla carta dei combattimenti così entusiasmanti.
La nostra intervista con Kyoutarou Azuma, disegnatore di Versus e Tenkaichi
Prima di questa intervista, abbiamo divorato i due manga di Kyoutarou Azuma che Star Comics presenta in Italia. Sono molto diversi fra loro, ma entrambi partono da una premessa intelligente, realizzata con un mix di azione e fantasia davvero interessante.
Versus è un’avventura epica che fonde fantascienza, fantasy e altro ancora, nata dalla collaborazione tra ONE (creatore di One Punch Man e Mob Psycho 100), bose e Kyoutarou Azuma. Il manga, nominato ai Next Manga Awards 2023, segue la storia di 47 eroi che si battono contro i loro “nemici naturali” in un multiverso composto da 13 universi differenti. La particolarità della trama risiede nel concetto che ogni essere vivente ha un predatore naturale contro cui non può vincere, costringendo gli eroi a cercare alleati in altri mondi. E i nemici naturali sono tanti e vari: demoni, robot, parassiti, giganti, kanju, alieni, ma anche l’ira della natura o di una divinità.
Tenkaichi, scritto da Yosuke Nakamaru, ci trasporta nel Giappone del XVII secolo, dove lo shogun Nobunaga Oda, prossimo alla morte, organizza un torneo tra i più grandi guerrieri del paese. Si tratta di alcune delle figure più famose della storia del Giappone: Honda Tadakatsu, Hattori Hanzo, William Adams (l’inglese del film e serie TV Shogun), Miyamoto Musashi. Tutti rivisti in chiave manga, con muscoli potenti e tecniche di combattimento cinematografiche. Il vincitore determinerà quale vassallo erediterà il potere shogunale, in una competizione che mescola la storia con spettacolari scene di combattimento.
Due mondi molto diversi fra loro, creati dalla stessa mano
La versatilità artistica di Azuma si manifesta nella sua capacità di passare dai 13 diversi mondi di Versus alla ricostruzione storica “pompata” per Tenkaichi. Durante la nostra intervista (mediata da una traduttrice dall’italiano al giapponese), abbiamo chiesto a Kyoutarou Azuma come ha creato questi due progetti così diversi.
Per Star Comics arrivano in Italia Versus e Tenkaichi, sceneggiati rispettivamente da One e Yosuke Nakamaru. Come é stato lavorare con loro? Hanno approcci diversi alla creazione di un manga?
“In realtà, i maestri di entrambe le opere sono molto alla mano, quindi ci scambiamo opinioni e ognuno è libero di dire quello che pensa, di inserire idee. La collaborazione è molto orizzontale. Ognuno può esprimere liberamente le proprie idee e contribuire al progetto, magari per rendere più divertente qualche scene. Collaboriamo molto bene.
“Questo approccio vale per entrambi i maestri, lo spirito è lo stesso. Il tutto, cercando di non rendere troppo serie le storie”.
– In Tenkaichi, si sfidano tra loro personaggi epici della storia del Giappone. In Versus, l’umanità ha più di un nemico naturale: demoni, robot, alieni e molti altri. Dove trova l’ispirazione per personaggi e scenari, da un lato storici e dall’altro fantasy/scifi/horror?
“In Tenkaichi ho cercato di non essere troppo serio, visto che ci sono personaggi storicamente esistiti. Ho cercato di mantenere un equilibrio tra accuratezza storica e intrattenimento, perché troppa fedeltà avrebbe reso i personaggi troppo banali. Nel realizzare i disegni, ho inserito elementi moderni e tocchi divertenti nei personaggi per renderli più accattivanti, come stivali, collane o accessori particolari, evitando che diventassero troppo seriosi, ma anzi che fossero un po’ più comici.
“In Versus, dato che ci sono 13 universi, abbiamo preso tantissime ispirazioni, un po’ dappertutto. Per alcuni universi, i maestri [ONE e bose, ndr] avevano già le idee chiare, in altre erano più vaghe. A volte volevano citare un’opera in particolare. In alcuni casi ho suggerito io qualche elemento da inserire in quell’universo. Così sono nati questi mondi, un mix di tantissime ispirazioni prese un po’ dappertutto”.
In Tenkaichi, si sfidano samurai che hanno tecniche di combattimento molto diverse fra loro. In Versus, ogni nemico naturale dell’umanità ha un modo diverso per vessarci. Come riesce a combinare graficamente questi diversi modi di combattere, nei rispettivi manga?
“In entrambe le opere, la mia priorità è creare scene di combattimento facilmente comprensibili per il lettore. Mi concentro particolarmente sulla chiarezza dell’azione, assicurandomi che sia sempre evidente chi attacca e chi subisce, perché in alcuni casi si rischia di guardare una scena di reazione ma non capire chi la sta facendo, chi attacca, chi soffre. Il mio primo obiettivo è far sì che, leggendo il manga, il lettore capisca subito cosa sta succedendo.
“L’altra cosa che curo molto e voglio trasmettere è il senso di gravità, l’impatto visivo dei colpi e il loro effetto sui personaggi”.
Scorrendo le pagine di entrambi i manga, l’impatto visivo delle scene d’azione e delle rivelazioni si sente moltissimo. Entrambi i manga hanno premesse che ci hanno colpito al volo, ma la realizzazione tecnica li eleva e ci rende molto interessati a leggere i prossimi titoli. Potete trovarli sul sito di Star Comics, e poi farci sapere cosa ne pensate!