I’m every woman: Il graphic novel che parla di tutte le donne

Il 25 luglio, l’editore Fandango pubblicherà I’m every woman, il nuovo graphic novel sarcastico e tagliente dell’autrice svedese Liv Strömquist.

Ispirato dal celebre proverbio secondo cui dietro ogni uomo ci sarebbe una grande donna, questo fumetto racconta le storie di grandi donne sconosciute alla maggior parte delle persone. L’autrice passerà in rassegna l’arte e le scienze alla ricerca di tutte quelle figure femminili che, per un motivo o per l’altro, sono rimaste all’ombra degli illustri mariti; dai grandi pittori alle serie televisive del momento. Analizzando la storia, verrà dimostrato come molte volte, dietro a determinati successi, ci fosse la mente brillate di una donna ignorata o maltrattata. Tra tutti, “I’m every woman” parlerà del pittore norvegese Edvard Munch, di Jackson Pollock e dell’icona della musica Elvis Presley. Proprio quest’ultimo, secondo Liv Strömquist, avrebbe sviluppato un rapporto morboso e dannoso piuttosto singolare nei confronti della propria moglie.

I’m every woman non è la prima fatica dell’autrice svedese a essere pubblicata in Italia. Sempre per l’editore Fandango, troviamo in libreria Il frutto della conoscenza (2017) e I sentimenti del principe Carlo (2018), la cui traduzione è in entrambi i casi a cura di Samanta K. Milton Knowles. Per quanto concerne “I’m every woman”, invece, l’editore non ha ancora rivelato il nome del traduttore. Possiamo però dedurre che sarà sempre la stessa Milton Knowles.

L’autrice

Liv Strömquist è una fumettista nata il 3 febbraio 1978 a Lund, in Svezia. Impegnata nel sociale, le sue opere sono prevalentemente incentrate sulle problematiche che derivano dalla discriminazione; I’m every woman ne è un chiaro esempio. Dopo la pubblicazione del suo primo fumetto, avvenuta nel 2005, ha cominciato a collaborare regolarmente con riviste e quotidiani locali. Ha disegnato la copertina dell’album Shaking the Habitual, uscito nel 2013, del gruppo The Knife. In Italia, le sue opere sono edite da Fandango.