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Il mondo dopo l’E3: cosa è cambiato?

E3 2015: come ogni anno la fiera videoludica più importante del mondo ha aperto i battenti a Los Angeles, tenendo tutti gli appassionati di questa forma d’arte elettronica col fiato sospeso, in attesa spasmodica di un segno o una rivelazione proprio come coloro che cercano l’illuminazione divina.
Diciamoci la verità. Negli ultimi anni l’E3 non ha mai stupito più di tanto. Ho già scritto diverse volte delle precedenti edizioni, lamentandomi di come non esista più l’effetto sorpresa classico e di come il titolone ormai definito tripla A, quasi come le combo di Devil May Cry, venga sfumato da un annuncio precedente alla fiera. Un po’ come se il 23 dicembre vi spoilerassero che regali troverete sotto l’albero di Natale; belli, certo, ma sarebbe stato ancora meglio scoprirli la mattina stessa. Altro fattore che ha reso gli E3 precedenti piuttosto deludenti era quel velo di mistero che le varie case di sviluppo creavano, facendoci immaginare chissà quale annuncio megagalattico, per poi rivelarsi il classico caso del “tutto fumo e niente arrosto”.

Bene, questa volta è stato diverso. Quest’E3 è stato diverso. Gli annunci fatti durante la fiera hanno infatti generato in tutto il mondo un accumulo di hype talmente potente che l’Hypometro (famoso strumento misura-hype) è esploso come fosse uno Scouter di Dragon Ball, generando un’onda che si è fatta sentire fino ai confini del nostro sistema solare, tanto che anche le classiche tempeste solari hanno chiesto scusa per la loro netta inferiorità.Insomma, la sorpresa più grande di questo E3 2015 è stato che nessuno si aspettava una fiera così epica. Credo davvero sia uno degli E3 migliori che io ricordi, o almeno il migliore degli ultimi 5 anni.

Il motivo principale del successo sono stati, neanche a dirlo, i titoli annunciati. Ma l’equazione dell’E3 perfetto non si crea soltanto dalla moltitudine dei grandi nomi presentati, ma è data da un insieme di fattori che vanno a convogliare in un’unica edizione. Ad esempio, gli annunci che hanno stupito tutti sono stati quelli di titoli ormai dati per dispersi o addirittura ritenuti nemmeno in via di sviluppo come The Last Guardian, titolo del creatore di capolavori come Ico e Shadow of the Colossus e loro seguito spirituale, annunciato già nel 2009 e poi sparito dalle scene, tanto che si temette per la sua cancellazione. E ancora, Shenmue 3, grande rivelazione della fiera, con una campagna Kickstarter già entrata nel guinness come la campagna che è arrivata più velocemente alla cifra di un milione di dollari, ha riacceso le speranze mai dimenticate di milioni di fan che attendevano quest’annuncio da 14 lunghi anni. Come non parlare poi dell’annuncio del remake di Final Fantasy VII. Vi confesso che anche io nel rivedere Midgard nella nuova veste grafica, ricordandomi degli innumerevoli pomeriggi passati da bambino in quelle strade di cemento, metallo e magia, ho sentito una lacrima scendere sulla guancia (questa non è la sede giusta per parlarne, ma non temente: prima o poi ne parleremo insieme, senza dubbio).

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Ognuno di questi titoli, se annunciato senza la presenza degli altri, avrebbe già di per sé trasformato la fiera in un ottimo E3; presentare tutti insieme nella stessa occasione tre titoli così acclamati e per lo più insperati ha reso quest’edizione storica.
Ovviamente i titoli incredibili non si limitano a questi tre, cui ho dato la precedenza per il carico di attesa suscitata, di gran lunga superiore a quella per gli altri gochi. Ma la lista è davvero lunga e sicuramente dovrò omettere tanti grandi titoli per questioni di spazio.
Star Wars Battlefront: da slogarsi la mascella. Fallout 4: tornato più in forma che mai. Dark Souls 3: una nuova avventura all’insegna del “Sei Morto”. Gears of War 4: un gradito ritorno, siamo pronti a fare di nuovo a pezzi le locuste. Uncharted 4: meglio di un film d’azione hollywoodiano. Hitman: sempre più promettente. Mi fermo qui, ma la lista sarebbe ancora lunga.

Certo, è vero che la maggior parte dei giochi citati sono o seguiti o remake, ma purtroppo questo è l’andazzo generale, basti pensare al mondo del cinema. Fortunatamente la creatività non è ancora del tutto morta, infatti abbiamo potuto ammirare anche alcune nuove IP, come Horizon: Zero Dawn, action RPG dei Guerrilla Games, che è stato presentato con un filmato estremamente spettacolare. For Honor di Ubisoft, gioco in cui potremo impersonare tre fazioni di guerrieri del passato (vichinghi, cavalieri medievali e samurai) e dovremo darcele di santa ragione in battaglie all’arma bianca: una vera perla per tutti gli appassionati del genere. No Man’s Sky, che con il suo universo infinito e i suoi mondi generati casualmente sembra davvero un’esperienza da vivere intensamente, alla scoperta di nuove galassie. In più Squaresoft ha annunciato Project Setsuna, realizzato dal suo nuovo team specializzato in JRPG, che appunto si chiama Tokyo RPG Factory: per ora abbiamo visto solo degli artwork ma il progetto sembra parecchio interessante.
E’ questa combinazione inusuale di titoli ci ha regalato indubbiamente uno degli E3 più ricchi degli ultimi anni. 

Per quanto hype abbia generato per tutto il ben di Dio annunciato, non lasciamoci dominare da questo sentimento che annebbia i nostri sensi ma fermiamoci a meditare sotto una cascata e poniamoci alcune domande fondamentali come: i giochi saranno all’altezza dei trailer visti fin’ora o si riveleranno delle delusioni? Riusciremo ad avere The Last Guardian e il remake di Final Fantasy VII in questo secolo?  Ma soprattutto, troveremo il tempo di giocare a tutta questa roba?? Ora tocca a voi, ditemi pure quali sono gli annunci che più vi hanno colpito o i titoli che più aspettate. Alla prossima!

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