Dal MIT arriva un’innovazione tecnologica che potrebbe risolvere tutte le problematiche della conservazione dell’energia elettrica derivata dall’energia solare: la batteria “Sun in a Box“.
Cos’è Sun in a Box e come funziona?
Dal momento che gli effetti del cambiamento climatico stanno imponendo di ripensare il modo in cui sfruttiamo le risorse del pianeta, è più che mai importante riuscire a sfruttare al meglio fonti ecologiche come l’energia solare. Per ovviare ai problemi di conservazione che questo tipo di fonte comporta, il MIT, insieme al’Institute of Technology della Georgia, si è impegnato per trovare una soluzione, dando nuovo impulso alla ricerca sulle batterie per la conservazione dell’energia solare, che da tempo si era arenato senza trovare soluzioni efficaci.
Sun in a Box è progettata per evitare molti dei problemi che le normali batterie agli ioni di litio presentano al momento: si degradano facilmente nel tempo, perdono potenza riscaldandosi e non accumulano sufficiente energia per avere effettivamente un impatto significativo di conservazione. Questa nuova batteria, invece, composta da un silo di grafite isolato, contenete una parte di silicio fuso incandescente, potrebbe essere più efficace.
Questa batteria potrebbe quindi riuscire a conservare l’energia in eccesso prodotta dai pannelli solari, stoccandola in forma di calore, che può essere utilizzato, ad esempio, quando non c’è abbastanza sole per alimentare i pannelli solari stessi, accumulato o dirottato su altre aree che necessitano energia.
Al momento sono stati fatti solamente dei test preliminari e quelli disponibili sono solo prototipi, ma il fatto che il successo di quest’impresa potrebbe portare alla possibilità di avere energia pulita disponibile 24 ore su 24 e nuove possibilità di conservazione del calore sta dando un grande impulso alle ricerche, che siamo sicuri continueranno senza sosta nei prossimi mesi.