Site icon Orgoglionerd

Il governo americano riconosce Wakanda fra i suoi partner commerciali

Sembra la battuta di uno spettacolo comico statunitense, ma è tutto vero: il governo americano ha riconosciuto Wakanda fra i suoi partner commerciali. L’errore è stato fatto durante una prova per lo staff del Dipartimento per l’Agricoltura e scoperto da Francis Tseng, un ingegnere di software di New York. Naturalmente l’errore è stato rapidamente corretto, ma la notizia ha ormai fatto il giro del mondo.

Il tweet incriminante

Dopo che la lista è stata rimossa, un portavoce della USDA ha spiegato al Washington Post che si trattava di un file di prova per lo staff e che non era previsto diventasse di pubblico dominio. Le informazioni su Wakanda avrebbero dovuto essere rimosse dopo il test ed ora l’errore è stato corretto, ha inoltre dichiarato. Un giornalista di Orlando gli ha chiesto prontamente delucidazioni: allora, abbiamo o non abbiamo un accordo di libero mercato con Wakanda? E poi, dove sono le novità sui negoziati con Agrabah?

Il Wakanda è uno stato fittizio ideato da Stan Lee e ha fatto la sua prima apparizione in Fantastic Four (Vol. 1) n. 52 nel lontano 1966. È apparso in numerosi film del Marvel Cinematic Universe: citato in Avengers: Age of Ultron (2015), mostrato alla fine di Capitan America: Civil War (2016) e usato definitivamente come ambientazione in Black Panther (2018). Il seguito di quest’ultimo film, Black Panther 2, è in lavorazione e la sua uscita è prevista per maggio 2022.

Il governo americano non è stato l’unico a sbagliarsi sulle nazioni fittizie come Wakanda. Nel 2017, il ministro degli esteri polacco Witold Waszczykowski ha detto ai giornalisti di aver incontrato alcuni rappresentati di nazioni estere fra cui il Belize e San Escobar.  Il secondo stato è ovviamente inventato di sana pianta, a meno che non intendesse un improbabile accordo con alcuni cartelli colombiani. A volte uno stato viene addirittura cancellato: nel 2004 la copertina di una guida europea ha ignorato l’esistenza del Galles.

Forse è il caso di dirlo: viva la Geografia!

Exit mobile version