Una collaborazione tra la Lancaster University nel Regno Unito, la Northwest University negli Stati Uniti e la Peking University in Cina ha prodotto un algoritmo che concede all’Intelligenza Artificiale di passare con successo l’unico Turing Test efficace disponibile al momento: il CAPTCHA.
Ad oggi la sua efficacia é rimasta intatta, poiché le macchine non riuscivano a interpretare immagini né il loro contenuto ma un ramo dell’informatica si é sviluppato negli ultimi anni in modo talmente significativo da essere riuscito a bypassare il test piú affidabile in rete: il Deep Learning (o Apprendimento Profondo).
Il Deep Learning ha prodotto degli strumenti utilissimi negli ultimi anni, come il riconoscimento facciale, la ricerca inversa per immagini, l’elaborazione di immagini mediche (come le lastre, TAC o ultrasuoni), il riconoscimento vocale et alia. Dunque é abbastanza verosimile che la conquista del CAPTCHA fosse il passo successivo.
“Isaac Asimov aveva ragione, le macchine stanno diventando senzienti!”
No, calma. Calma.
Non vi tedieremo con i dettagli algoritmici ma possiamo spiegare il “trucco” col quale la macchina riesce a passare il test. I’IA continua a non capire le immagini, ma puó essere addestrata per ricordarsene molte, centinaia al giorno, dopodiché (grazie a tecniche simili a quelle del riconoscimento facciale) riesce a vedere se i CAPTCHA nuovi possano essere approssimati a qualcuno che conosce giá, o elementi di essi. Procede quindi a un calcolo probabilistico della correttezza dell’approssimazione e dá una risposta, in meno di un decimo di secondo.
Come molti sviluppi tecnologici, questo nuovo algoritmo é una lama a doppio taglio: una conquista senza precedenti nel mondo del Machine Learning e, simultaneamente, un problema globale di sicurezza in rete.