Monica "Onigiri Calibro 38" Fumagalli e io siamo stati ospiti di Sirio Comics per presentare i nostri libri, due giorni meravigliosi che tratterò più avanti, ora vorrei parlare di altro. Tornando a Milano da Frosinone ci siamo fermati a Roma Termini, solo un paio di ore, poco tempo.
Una stazione molto simile a quella di Milano, non dal punto di vista dell'architettura, ma da quello delle persone che ci passano, velocemente, persone impegnate, indaffarate nelle loro vite.
Persone troppo prese per guardare in alto, concentrare su quello che per loro è importante si dimenticano di guardare in alto.
Sono anche io una di quelle persone, lo siamo tutti, ma ieri, per un momento, mi sono ricordato di guardare in alto, uno sguardo distante dalla strada sulla quale dovrei tenere gli occhi per essere felice, mi sono allontanato e ho guardato in alto.
Onigiri era davanti a me, sulla sua spalla tirava la cinghia di un borsone pieno di libri, i miei, i suoi, quel borsone lo aveva lei in quel momento, ma il peso era anche sulle mie di spalle. La schiena per quel peso mi infastidiva un poco, allora ho guardato in alto.
Nella zona centrale di Roma Termini c'è un gigantesco spazio, tra i binari e i negozi, da esso si scorgono le balconate del piano superiore e, ancora più in alto, i due piani di vetrate di quelli che presumo siano uffici. Quando ho alzato lo sguardo e mi sono preso una pausa da tutto e l'ho visto. Era lì.
Tra le centinaia di finestre che delimitano i due piani di uffici, tra tutte quelle vetrate ce ne è una, una sola, esattamente della stessa misura delle sorelle, ma anche profondamente diversa. Su di essa, composto con dei post-it, c'è un super mario.
Un Mario in pixel direttamente da Super Mario Bros, la prima cosa che ho pensato è stata quella di avvisare Monica, la seconda di fare una foto, poi mi sono bloccato.
Ho pensato: quante fra le decine di migliaia di persone che passano ogni giorno in questa stazione lo avranno visto? Quante persone se lo sono perse, quante si saranno fermate come me me, imbambolate, con il naso all'insù per quel piccolo particolare?
Non ho voluto fare una foto, perchè alcune cose non vanno viste, ma notate. Qualcosa di così speciale non può essere mostrato, devi essere lì, deve essere il momento giusto.
Allora quante cose ci perdiamo perchè non ci fermiamo un attimo a guardare in alto? La prossima volta che siete in ritardo, non importa se qualcuno si arrabbierà o se perderete un treno, provate a guardare dove non avete mai guardato prima. Quella strada che percorrete svogliatamente ogni giorno, proprio quella alla quale state pensando ora, potreste dire con certezza che in alto, dove non avete mai guardato, non ci sia il personaggio di un videogame fatto con i post-it? Il sentiero che ci porta verso la felicità, l'insistenza che ci guida verso i nostri obbiettivi, la forza che ci fa attraversare tutta l'Italia per essere a Sirio Comics, non ci deve togliere la possibilità di ammirare il paesaggio durante il tragitto.
Io, contro ogni previsione, ad un certo punto della mia vita mi sono ritrovato in quel preciso luogo, in quel preciso istante e qualcosa mi ha fatto guardare in alto, forse la mia passione per i Super Eroi, forse la semplice stanchezza, ma se non lo avessi fatto ora un piccolo particolare tanto speciale mi sarebbe sfuggito e il mio animo sarebbe meno caldo e meno preparato al resto del viaggio.
Io ora mi trovo davanti a nuove sfide, un nuovo romanzo, nuovi fumetti, e sto per affrontarle con rinnovato vigore per aver guardato in alto, dove volano gli eroi. Allora se state cercando conforto, quella forza che vi è scivolata via tra le vignette della vostra vita, prendetevi un istante su una strada che conoscete a memoria e guardate in alto.