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Gotham: errore o rivoluzione?

Di versioni di Batman ne circolano e ne sono circolate molte. I primi comics di Bob Kane, la serie tv degli anni ’60, celebre per le scazzottate enfatizzate da fumetti onomatopeici, le fantastiche Graphic Novel, i vari cartoni animati, e, sul grande schermo, I film di Tim Burton (gotici e fantastici), Joel Schumacher (Stendiamo un velo pietoso…) e Christopher Nolan, il quale, quest’ultimo ha dato al Cavaliere Oscuro un tocco più moderno e realistico. 
Nel 2014 tocca a Gotham, la prima serie tv dedicata ai personaggi di Batman, ma con protagonista un giovane Jim Gordon (Ben McKenzie di OC), e un Bruce Wayne al quale sono appena stati uccisi i genitori. La prima stagione è stata gradevole, e ha mostrato le varie sfumature dei futuri protagonisti, villain e non. Fa strano vedere questo Jim Gordon così rude, pronto all'azione come non mai, anche se il senso di giustizia e l’onore sono sempre sue caratteristiche distinguibili. Il personaggio ha il giusto carisma, e diciamolo, funziona, peccato che sia imbrigliato in una sceneggiatura ridondante che tende a fare l'occhiolino allo spettatore con troppa facilità. 
Havery Bullock (Donald Louge) è stata una lieta sorpresa. Scorbutico, pessimista, ma leale a Gordon, il detective complessivamente ricalca bene le orme della sua contro parte cartacea, e l’alchimia con il futuro commissario di Gotham c’è, e due si completano (più o meno) come due facce di una medaglia.
E poi ci sono tutti i vari, graditissimi cammei e personaggi ricorrenti; una giovane Selina Kyle, futura Catwoman, la quale ha già interagito con Bruce Wayne e Gordon. Pamela Isley, giovanissima ma già inquietante come il suo futuro alias Poison Ivy. Harvey Dent, procuratore di Gotham in erba, dedito alla giustizia, ma con qualche strano, impercettibile comportamento già nella prima serie (dopotutto stiamo parlando di Due Facce), e i primi passi di Jonathan Crane/Spaventapasseri. Solo per citarne alcuni.
Alfred Pennyworth, maggiordono e amico della famiglia Wayne, e futuro braccio destro di Batman, è decisamente diverso da tutte le altre interpretazioni del passato, cartacee e non. Sembra spesso perdere il suo proverbiale aplomb britannico, e a volte lo vediamo arrabbiato, agitato, e anche disperato. 
Una menzione speciale per Edward Nygma/ L’Enigmista. In questa serie Nygma è un giovane scienziato forense che lavora per la polizia, ma i primi forti segnali di squilibrio mentale già si vedono nella prima stagione. Interpretato bene da Cory Michael Smith, il personaggio è uno dei più divertenti della serie.
I nemici principali della prima stagione sono i boss Carmine Falcone e Salvatore Maroni, e Fish Mooney, personaggio creato appositamente per la serie e interpretato da Jada P. Smith, moglie di Will Smith.
E poi c’è lui: Oswald Cobblepot. Un Pinguino giovane, ma già incredibilmente diabolico e intelligente, pronto a scalare i vertici della mala di Gotham, per diventare il re indiscusso della città. Un personaggio che funziona magnificamente, interpretato alla grande da Robin Lord Taylor, e che è stato sicuramente la rivelazione della serie, e di certo il personaggio meglio riuscito.
E Joker? Bella domanda!
Gotham non è una serie di alta qualità, ma nonostante le sue numerose leggerezze riesce a confezionare villain carismatici, Jerome e Oswald sono l'esempio perfetto di questo. Il vero terrore è uno solo: troppi e tanti personaggi ruberanno la scena a quelli meglio riusciti?
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