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Godeath: La dea prosperosa della morte

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Il Lucca Comics di quest’anno ci ha rivelato molte sorprese fra nuovi annunci e anteprime di nuovi manga presenti in fiera. Uno dei volumetti che non ci siamo lasciati scappare è stato Godeath, nuovo manga di J-Pop presente in fiera in una limited edition con una tiratura di soli 200 numeri, creata appositamente per Lucca (ma non preoccupatevi presto rivedrete il volume in fumetteria in veste normale). L’autore di Godeath è Yuji Shiozaki, conosciuto soprattutto per Ikkitousen, manga pubblicato in Italia sempre da J-Pop e in cui spiccano sopra la storia e i combattimenti l’enorme grado di fan service presente in ogni volume, dove i vestiti delle fanciulle combattenti si strappano con una facilità impressionante neanche fossero fatti di carta velina! Poteva dunque il nuovo manga di Shiozaki essere casto e puro senza nemmeno mostrare una mutandina? Ovviamente no, anzi forse supera anche Ikkitousen!

La storia ha come protagonista Maria, una ragazza molto prosperosa e bella con un carattere piuttosto chiuso e taciturno. La ragazza vive in una Napoli del '700 dove frequenta un normale collegio per ragazze e dove studia canto. Ben presto scopriremo però che questa vita è solo una facciata perché in realtà Maria è una spietata assassina, e non è nemmeno umana, infatti è un Homunculus al servizio della massoneria, speciale anche fra i suoi simili perché lei è conosciuta come la dea della morte Godeath, l’assassina creata dal sangue del “Conte di Saint Germain”, un leggendario vampiro. Dunque abbiamo una storia piena di intrighi e complotti fra le forze della Chiesa e quelle massoniche che utilizzano homunculus, dotati di forza e abilità rigenerative sovrumane, per combattere la propria guerra segreta di potere. In mezzo a tutto questo affioreranno i ricordi sopiti, forse di quando era ancora umana, di Maria, che vedendo in un altro homunculus dall’aspetto di una ragazzina, se stessa se ne affezionerà e tenterà di salvarla andando contro i suoi alleati e mettendo a rischio la sua stessa vita.

Indubbiamente a Shiozaki non mancano le idee per mettere in piedi una trama che riesce a mescolare così tanti elementi diversi: fra massoni, Chiesa, esseri sovrannaturali e alchimia il mix può risultare interessante, sempre che non vi facciate problemi per la grande quantità di fanservice presente praticamente in ogni pagina. Oltre alle nudità femminili presenti c’è da segnalare in alcune scene una forte presenza splatter che potrebbe non piacere a tutti, insomma è un fumetto molto crudo. Questo manga si lascia leggere senza troppe pretese in un'alternanza fra combattimenti e tette al vento, l’azione non subisce mai un arresto in un ritmo molto serrato che non lascia spazio a tempi morti. Se siete amanti del genere e vi son piaciuti altri titoli simili come Ikkitousen, Sekirei, ecc. allora questo titolo non vi deluderà, se invece non ne siete mai stati attratti di certo Godeath non vi farà cambiare parere. Una cosa su cui non si può dire nulla è la qualità del disegno. Shiozaki dimostra la sua grande capacità nel disegnare, sia per quanto riguarda i personaggi sia per i vari edifici in stile europeo, realizzati sotto un’attenta documentazione dei luoghi storici poi ridisegnati dal maestro. Il suo tratto pulito e preciso riesce a far risaltare le giuste “morbidezze” nei personaggi femminili, con una grande fantasia anche nelle pose e angolature in cui vengono disegnate, e danno anche il giusto senso di spigolosità e forza nelle (poche) figure maschili disegnate.

L’edizione J-Pop è impeccabile con un ottimo rapporto qualità/prezzo, con sovracoperta, pagine a colori e buona qualità della carta. Il manga in Giappone è ancora in corso e mentre si attende la fine di Ikkitousen ormai giunto oltre i 20 volumi, questo arriva solo al secondo, ma si spera che con la fine dell’altro lavoro di Shiozaki anche questo subisca un'accelerata.

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