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Glass Onion – Knives Out: il manifesto di Rian Johnson | Recensione

Il regista rilancia con ancora più convinzione la sua filosofia con il nuovo film Netflix

Oggi 23 novembre debutta nelle sale italiane Glass Onion – Knives Out, capitolo 2 delle avventure di Benoit Blanc, il detective con l’accento del Sud degli Stati Uniti interpretato da Daniel Craig. Resterà al cinema solo per una settimana per poi tornare disponibile direttamente su Netflix fra un mese esatto, il 23 dicembre. E se è vero che potrebbe essere il film perfetto da godersi in quel mistico intervallo di giorni tra Natale e Capodanno, il nostro consiglio è quello di correre in sala già da ora. A dicembre potrete sempre rivederlo (e vorrete rivederlo). Ma vediamo meglio il perché, addentrandoci nella recensione di Glass Onion – Knives Out.

Da dove riparte Glass Onion – Knives Out?

Se non avete visto la prima avventura di Benoit Blanc, non dovete preoccuparvi. Questo sequel non richiede visioni propedeutiche, nella tradizione delle storie a cui si ispira la saga (possiamo già definirla così, visto il terzo capitolo in arrivo?): i romanzi gialli o per usare il termine più spesso associato a questi titoli, i whodunit.

Glass Onion – Knives Out ci riporta indietro di due anni, direttamente nel pieno della pandemia da COVID-19. Rispuntano tamponi, mascherine e soprattutto il lockdown. Benoit Blanc, detective dalla mente sempre attiva, freme per l’inattività e non sta affrontando bene il momento, cercando continuamente stimoli, tra sfide ad Among Us in videoconferenza e addirittura La Mascella di Caino.

Ma il mistero busserà letteralmente alla sua porta e lo porterà fino a un’isola della Grecia. Qui lo accoglie un miliardario guru della tecnologia (e non solo), che ha organizzato uno specialissimo week-end per i suoi più cari amici nella sua tenuta privata appena costruita. Si tratta di un inizio di festeggiamenti per il lancio del suo nuovo grande progetto, potenzialmente rivoluzionario. Ma il mistero non lascia mai spazio a Benoit Blanc per una vacanza e in effetti non è quello che il detective desidera…

Ci ritroviamo quindi rapidamente invischiati in una delle più classiche situazioni del whodunit. Un ambiente circoscritto, una serie di personaggi legati da diversi fili tra loro e un detective dal talento unico. Ma come ci ha insegnato Cena con delitto – Knives Out, l’ambizione di Rian Johnson è andare ben oltre le regole del genere.

Glass Onion – Knives Out rilancia quanto di buono fatto dal primo film

glass onion knives out 2 recensione
Cr. John Wilson/Netflix © 2022.

Tutto lo spirito di questa serie di film (come vedremo meglio di seguito) sembra essere quello di giocare in una zona di mezzo tra manierismo di genere e rottura delle regole classiche. Johnson corre su quella linea sottile che aveva iniziato a esplorare già con Star Wars: Gli ultimi Jedi e su cui si trova sempre più a suo agio di film in film.

Cena con delitto – Knives Out riusciva in generale a centrare l’obiettivo, ma non era ancora ottimale. Il caso su cui indagava Benoit Blanc non riusciva perfettamente, aveva una soluzione solo parzialmente d’effetto, non approfondiva a sufficienza gli interessanti sospettati… Addirittura ricorreva a un espediente molto forzato come l’incapacità fisica di mentire di una dei protagonisti. Funzionava, ma si poteva fare di meglio. Ed è quello che Johnson ha fatto.

Nel sequel infatti troviamo un equilibrio narrativo maggiore (dovuto anche a un cast più contenuto) che permette a tutti i personaggi di brillare. Non solo, ma il caso si fa ancora più complesso e intricato da seguire. E per farlo, Johnson sfrutta a pieno la sua spinta a spezzare le regole.

È un continuo gioco di inganni, che si basa sulle nostre aspettative e quanto più siamo appassionati (e quindi convinti di conoscere i meccanismi di narrazione del genere) tanto più cadiamo nella sua trappola. Tutto Glass Onion – Knives Out è disseminato di falsi indizi, a volte molto più evidenti di quelli veri. Ci distraggono, ci convincono che abbiamo la situazione in pugno e ci fanno dimenticare anche le nostre intuizioni corrette. E ci tornano in mente solo nel momento migliore possibile: un secondo prima che il film ci mostri a cosa servivano.

Non è semplice rendere l’idea di ciò che Johnson ha fatto con questo “Knives Out 2” da questo punto di vista, non senza fare spoiler. Ma sappiate che non potete fidarvi di nessuna informazione che credete di avere. Neanche quella che sembra essere l’ovvia ispirazione di questo film…

“Rompi ciò che nessuno vuole che tu rompa”

glass onion knives out 2 recensione
Cr. John Wilson/Netflix © 2022.

Glass Onion – Knives Out sembra essere davvero un punto d’arrivo (o quantomeno un punto fermo) nel percorso di ricerca di una via di mezzo tra rottura e tradizione, che non sia però ignava, ma capace di avere entrambi gli elementi in pieno. Una strada che Johnson ha iniziato già deciso ai tempi del suo capitolo della saga di Star Wars e dove evidentemente non aveva ancora trovato la quadratura del cerchio.

Questa filosofia è raccontata in maniera quasi esplicita da uno dei personaggi del film. Una sequenza molto metanarrativa in cui l’autore ci propone quello che in qualche modo potremmo interpretare come un suo vero e proprio manifesto (con tanto di riferimenti a quella che è stata la sua storia artistica) che non vediamo l’ora di poter analizzare più approfonditamente quando il film arriverà su Netflix.

Lo spirito iconoclasta di Johnson qui viene spinto al massimo, anche oltre il genere. Tutta la pellicola è una continua decostruzione dei miti della società moderna (soprattutto americana). E non c’è pietà per nessuno, si smontano tutte quelle che sono le figure archetipiche che in qualche modo sono diventate esemplari negli anni, attraverso tutto lo spettro.

Il tutto immerso in una cornice colorata e piacevolissima, con un cast d’eccezione (compresi alcuni camei di lusso) e un tono perfettamente calibrato nei suoi elementi comedy. Difficilmente ci si aspetterebbe di ridere di gusto in un’opera del genere, ma quando avviene è sempre contestualizzato con la situazione, senza mai risultare fuori luogo.

Glass Onion – Knives Out dà un colpo al cerchio e uno alla botte

glass onion knives out 2 recensione
Cr: Courtesy NETFLIX

Rispetto al suo predecessore, Glass Onion – Knives Out si innalza su un piano superiore. Perché non è solo un buon whodunit che riesce a intrattenerci con un mistero davvero difficile da decifrare, ma è anche un tentativo di innovare. Di mettere in luce quelli che sono gli automatismi che abbiamo imparato, dal genere e dal cinema tutto e sfruttarli a pieno a livello narrativo, appoggiandosi su di essi per creare qualcosa di nuovo.

A questo punto l’unico interrogativo rimasto aperto è cosa aspettarsi dal già annunciato terzo capitolo delle avventure di Benoit Blanc e da quelli ipotetici che verranno dopo. Perché sembra davvero difficile riuscire a superare di nuovo questo risultato. Ma proprio per questo siamo ancora più curiosi di scoprire cosa ci attende.

Cena Con Delitto (Combo) (Br+Dv)
  • Craig,Evans,De Armas (Attore)
  • Audience Rating: Non valutato

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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