Intrattenimento

Gioventù Bruciata: un gioco di ribellione

Queste righe parleranno di un gioco di ruolo e di una città fantasma. Esistono davvero: entrambi. E di ragazzi che lottano contro un presente ingiusto; anche di questo avrete sentito parlare.
Partiamo dall'inizio.
Conoscete la storia di Consonno, provincia di Lecco? Questo borgo venne totalmente acquistato da un conte-imprenditore a metà degli anni '60, demolito e progettato come Las Vegas italiana. Giù le case, su il progetto di pagode, giostre, sfingi e minareti per la Città dei Balocchi definitiva. In dieci anni, complice una frana, era diventata una terra di nessuno. Adesso Consonno è un ammasso di ruderi e rovine, una Las Vegas inesistente dove nessuno abita nè gioca. Dove un potere dotato di soldi, di influenza, è venuto, ha cambiato tutto ed è rimasta solo terra bruciata.
Cosa c'entra questo con un gioco di ruolo?
C'entra con Gioventù Bruciata e il modo in cui l'hanno portato da noi. Un design pieno di foto di giovani in mezzo alle rovine di Consonno, di facce sorridenti, di rovine, simboli anarchici e insomma, un adattamento che porta in Italia, in un capitolo di storia nostra che conosciamo pochissimo, un gioco che (sempre per noi, ovvio) merita. E quindi vogliamo parlare di un piccolo gioiello poco conosciuto, o due.
Parliamo, quindi, di amicizia e di ribellione. E di un gioco.
Nel panorama di giochi di ruolo passati in Italia ultimamente, Gioventù Bruciata non ha fatto molto clamore. Del suo (purtroppo ora inattivo) editore Janus, non è il titolo pubblicato più famoso: non è Fiasco per dire. L'autore Robert Bohl non è un Grande Nome Conosciuto dei giochi di ruolo e non ha una forte fanbase in Italia. Ma è un gioco che vogliamo comunque ricordare; non cambierà il mondo… ma parla di cambiarlo.
Si parla di ragazzi che vivono in un ambiente distopico, un mondo dove un'Autorità ha preso il potere e sta fottendo le cose; magari sono le megacorporazioni corrotte, magari un'utopia hippie dove la felicità è di tutti a prezzo del libero pensiero. Gli TSIO (Teppisti Sottoposti a Identificazione e Osservazione) sono i protagonisti della storia che andremo a vivere assieme, i giovani ribelli che nella loro Cricca rappresentano l'ultima opposizione al sistema. Un giocatore prenderà le parti della distopica Autorità, il sistema, e cercherà di fargli ottenere i suoi scopi (vorrà assimilare i dissidenti? Corromperli? Distruggerli?), tutti gli altri prenderanno le parti di un giovane ribelle.
Come avviene? A parte una fase iniziale in cui i giocatori al tavolo decidono assieme il mondo distopico in cui tutto avverrà e creano la Cricca, i personaggi vengono creati in maniera semplice e sono fatti di pochi tratti. Ogni ragazzo ha un Metodo, un Movente e un'Opportunità. Come combatte? Perchè combatte? Come riesce a cavarsela? E la Disfunzione: cosa ti rende innocente in questo mondo corrotto?
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Ma non solo: ognuno di questi tratti ha un lato oscuro, un modo con cui può corrompersi a contatto con la merda della lotta contro l'autorità. La ragazza Spericolata potrebbe diventare Nichilista, il Figo che sa valorizzare se stesso e gli altri potrebbe cedere all'apparenza, trasformarsi in Stiloso.
Tutto è basato sullo scontro tra gli innocenti e un mondo che innocente non è più. Il sistema di gioco, basato su scommesse e rilanci, potra a lotte brutali fra l'Autorità e i ragazzi, che possono sentirsi costretti a Svendere i loro tratti sbarrandoli con un pennarello nero, incancellabile perchè non si torna più indietro. Una volta che hai venduto l'innocenza, non ti può tornare. Una volta che hai raso al suolo un paese, è quasi impossibile ricostruirlo di nuovo.
In realtà non è detto che Gioventù Bruciata porti a storie senza speranza. Distopia è 1984 ma anche Matrix, Blade Runner, Hunger Games. Sacrifici verranno fatti ma magari i ragazzi, gli innocenti, col giusto prezzo riusciranno a vincere. Magari no.
Certo, come tutto, non è un gioco che piacerà a tutti. Ci sono poche statistiche, un sistema astratto che gestisce più l'andamento della storia, le domande e speranze dei personaggi, che non la fisica del mondo di gioco, alcune restrizioni di gioco (anche se pensiamo che diano bene l'idea di un mondo oppresso) e il tema è chiaramente quello della ribellione degli innocenti ad un mondo ingiusto (anche se vario e il tono può essere sia serio che scanzonato: lo mostrano gli esempi di gioco, una simpaticissima variazione su Avatar: la leggenda di Aang, Star Wars e E.T.
Per il resto, se ne volete farne parte almeno per un po'… la lotta vi aspetta.
Chissà cosa siete disposti a bruciare.

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