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Giochi di carte, collezionabili, living card game? Che differenza c’è?

I giochi di carte si dividono in macro categorie, ciascuna con proprie caratteristiche. Scopriamo insieme le differenze!

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Quando si parla di “giochi di carte” si utilizza una definizione omnicomprensiva, per tutti i giochi che girano intorno ad un mazzo di carte oppure ad una selezione di carte sul tavolo.

Ma bastano un paio di partite con alcuni giochi diversi tra loro per capire come questa definizione sia molto ampia e imprecisa e che sia necessario suddividere in sottocategorie che diano una definizione più corretta delle caratteristiche del gioco. Scopriamo insieme tutti gli angoli di questo grande mondo.

Giochi di carte collezionabili

Partiamo dalla prima sottocategoria di giochi di carte: i Giochi di carte collezionabili, abbreviato con l’acronimo TCG (Trading Card Games).

Alcuni di questi hanno un set base, una serie di carte da cui partire per costruire un mazzo.

Ci sono anche dei mazzi precostruiti, che fungono da punto di partenza per il primo approccio con il gioco.

Poi ci sono dei pack di espansione, che contengono una selezione casuale di carte per migliorare il proprio mazzo. Le espansioni sono continuamente aggiornate con nuovi set di carte e nuove edizioni.

Una volta costruito il proprio mazzo ed ampliato con carte prese dalle varie espansioni è ora di trovare un avversario con cui testare il proprio mazzo. Di solito questi giochi hanno una modalità base 1 contro 1, ma ci sono anche altre modalità per più giocatori.

Si, stiamo parlando (anche) di Magic: the Gathering: il principale, più famoso e più longevo TCG in commercio.

Ma non è l’unico: rientrano infatti in questa categoria Force of Will, Pokemon Gioco di carte collezionabili, Yu-Gi-Oh!, Final Fantasy TCG e altri.

Tutti questi giochi sono anche accomunati dal mercato secondario: è più semplice (e talvolta più economico) fare una lista delle carte che servono per il proprio mazzo e cercarle singolarmente, piuttosto che comprare dozzine di buste di espansione e sperare di trovare tutto quel che serve.

giochi di carte

Living Card Games

Eccoci alla seconda categoria dei giochi di carte: i Living Card Games, il cui acronimo è LCG. Vediamo in cosa si distinguono dai TCG.

Anzitutto il termine è stato coniato dalla Fantasy Flight Games, casa editrice americana, per distinguere questo tipo di giochi di carte da quelli dalla famiglia di Magic: the Gathering.

La prima differenza è che i set di espansione non contengono carte casuali, ma ciascuna espansione contiene esattamente le stesse carte. Questo fa si che ciascun giocatore che compra lo stesso set di espansione abbia le stesse carte.

Viene meno l’apertura di bustine con assortimenti casuali di carte, e di conseguenza non ha più senso ricercare carte mancanti.

Proprio l’assenza del mercato secondario è un’altra caratteristica del LCG.

Anche la famiglia dei Living Card Games è molto ampia: Android: Netrunner, Ashes: La rinascita dei Phoenixborn, Arkham Horror: Il Gioco di Carte, Star Wars: Il gioco di carte, Dominion, Star Realms e molti altri.

Dominion Carte

Altri giochi con le carte

Ci sono poi una serie di giochi da tavolo dove la componente principale sono le carte, ma che non rientrano nelle due macro famiglie di cui abbiamo parlato finora.

filler

Per esempio c’è Spyfall, un gioco nella quale l’unica componente sono le carte, e dove si sceglie casualmente a inizio partita uno dei mazzetti che indicano la location dove i giocatori si trovano. Ogni mazzetto assegna una diversa location, la stessa per tutto il gruppo.

Nel mazzetto tutte le carte sono uguali, tranne una che indica la spia. Il giocatore col ruolo di spia non sa nulla della location, ed ha solo 8 minuti per capire dove si trova ascoltando le domande tra i giocatori e le loro risposte.

7 Wonders

Oppure ancora 7 Wonders, dove i giocatori devono fare un draft di carte. Ad ogni round del draft ciascuno gioca la carta che ha preso e ne attiva gli effetti.

Le carte possono anche essere usate per costruire una parte della propria Meraviglia, scelta tra le sette disponibili nel gioco.

L’obiettivo è arrivare a fine partita con più punti degli avversari

In entrambi questi giochi, come in molti altri, le carte sono il centro del gioco, ma non si deve costruire un mazzo per giocare.

Aggiungiamo Aeon’s End, dove i giocatori usano dei mazzi di partenza uguali per tutti ed hanno un mercato di carte da acquistare durante la partita per miglirare il proprio mazzo, in un modo simile a quello di Dominion. Ma questo gioco è cooperativo, e l’obiettivo è proteggere la propria città sotterranea dall’assalto di vari mostri.

Tutti questi titoli, insieme a molti altri, pur essendo giochi di carte possono rientrare nella famiglia dei giochi da tavolo più generali.

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Alessio Riccardi

Amante di giochi da tavolo, giocatore di Magic della prima ora, divoratore compulsivo di mostre. Se c'è un gioco da tavolo nelle sue vicinanze, probabilmente vi inviterà a fare una partita insieme!

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