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George R.R. Martin molto duro su Donald Trump: “Viviamo nella Repubblica di Weimar”

Nel suo ultimo post del blog di George R.R. Martin, autore dei libri del Trono di Spade (e non solo), ha espresso la propria preoccupazione riguardo la situazione internazionale e, in particolare, il suo disprezzo per Donald Trump. Che definisce “caduto in disgrazia, indagato, velenoso”, con diversi suoi sostenitori pronti a ripetere il tentato colpo di stato del 6 gennaio 2021, questa volta portando “più armi da fuoco”. Tanto che Martin pensa sia difficile non pensare di “vivere nella Repubblica di Weimar”, che poi finì con l’ascesa del partito nazista in Germania.

George R.R. Martin durissimo su Donald Trump, ecco le sue parole

Nel suo “Not A Blog“, in un post intitolato “Dark Days”, l’autore ha deciso di affrontare direttamente il turbolento periodo che ha caratterizzato il 2023, definendolo “un anno da incubo, per il mondo, la nazione e per me”. E ha aggiunto che il 2024 sembra essere ancora più minaccioso.

Tra le diverse preoccupazioni espresse da Martin, due temi in particolare emergono con forza: la minaccia alla democrazia rappresentata da Donald Trump e i suoi sostenitori, e la crescente tossicità dei social media che avvelena la possibilità di avere discussioni significative.

Sulla minaccia di Trump alla democrazia, non ha risparmiato critiche. Ha definito l’ex presidente come un “caduto in disgrazia, incriminato e velenoso“. Ha sottolineato la preoccupazione per il fatto che, nonostante gli scandali e le dichiarazioni autoritarie, Trump continua a guadagnare consensi nelle primarie. Dopo il fallito tentativo del 6 gennaio e le minacce di sostenitori che parlano apertamente di “prossima volta” con l’intenzione di portare armi, sembra che una guerra civile sia un prospetto possibile. E Martin, che ha studiato le guerre civili inglesi per scrivere il Trono di Spade, sembra molto preoccupato.

The Winds of Winter George R.R. Martin

Anche la tossicità dilagante sui social media preoccupa Martin. Che pensa che di libri e film si parla solo in maniera negativa, con una cultura social media dominata da “anti-fan”. Invece di dimostrare amore per quello che piace, i social alimentano l’odio per ciò che non apprezziamo. E dice di non voler “nemmeno iniziare” a parlare dell’odio nei confronti dei migranti, da parte di “una nazione di migranti” come gli USA.

L’autore risulta pessimista anche del fatto che le sue parole possano far cambiare idea a qualcuno. Anzi, pensa che la sua “grande piattaforma” non abbia il potere di far ragionare nessuno.

E conclude parlando dei molti autori di science fiction e fantasy della sua generazione che ci hanno lasciato di recente. Concludendo con un messaggio che ha ricevuto in occasione della morte di Howard Waldrop, che guarda alla speranza di un mondo pacifico dopo la morte. Martin riconosce che questo messaggio risulta piuttosto deprimente. Ma sembra pensare davvero quello che ha scritto. Potete trovare il testo originale qui.

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Source
George R.R. Martin

Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, Nerd da prima che andasse di moda.

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