I paleontologi che stavano scavando vicino a St. Bathans nella regione dell’Otago Centrale avrebbero trovato un fossile di un cigno ancestrale. Il Cigno di Bannockburn, o Notochen bannockburnensis, sarebbe vissuto fra i 16 e i 19 milioni di anni fa sul Lago Manuherikia.
Un fossile svela un cigno ancestrale vecchio di milioni di anni
Gli scienziati neozelandesi e austrialiani avrebbero trovato un uccello vecchio di 16-19 milioni di anni vicino a St. Bathans. In uno strato di fango chiamato la “Formazione di Bannockburn“, si notano le ossa delle ali fossilizzate di questo cigno ancestrale.
I danni subiti dalle ossa delle ali rendono difficile determinare la grandezza effettiva di questo cigno preistorico. Ma sembra fosse leggermente più grande dei cigni neri che popolano oggi l’aera della Aotearoa in Nuova Zelanda.
Gli scienziati avevano già scoperto ben nove specie che vivevano vicino o nell’acqua del lago in quella zona. Ma il Cigno di Bannockburn risulta essere il più grande. Come i cigni odierni si procacciava il cibo nell’acqua, pur passando anche del tempo sulla terra ferma.
L’autore della scoperta, pubblicata su Zootaxa, è il Dr. Trevor Worthy della Flinders University di Adelaide. Che commenta: “Queste ossa sono piuttosto danneggiate ma chiaramente appartengono a uccelli acquatici membri del gruppo delle oche e dei cigni. Non possiamo dire con certezza quale tipo di gigantesco uccello acquatico fosse ma crediamo che sia molto probabilmente un cigno, per questo lo abbiamo chiamato Cigno di Bannockburn”.
I parenti più prossimi a questa specie ancestrale sono i cigni neri di Asia e Australia oppure i cigni di Coscoroba in Sud America (come quello in copertina), specie separate dagli omologhi europei e nord americani. Fossili come quello trovato a St. Bathans permettono di capire e descrivere meglio la storia evolutiva di uccelli acquatici come cigni e oche.
