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Lucca Comics & Games 2019: la nostra intervista a Rebecca Sugar

Abbiamo incontrato la creatrice di uno degli show più famosi di Cartoon Network

L’annuncio della sua presenza all’edizione 2019 di Lucca Comics & Games aveva mandato i fan in visibilio. Rebecca Sugar, la creatrice di Steven Universe, sarebbe stata presente alla kermesse toscana per presentare la sua ultima fatica, Steven Universe: The Movie, ed incontrare i fan.

Rebecca Sugar è stata protagonista di un incontro presso Teatro del Giglio dove, insieme a Sio, ha approfondito la creazione di Steven Universe e la sua visione del mondo dell’animazione. Un percorso che già nel 2010 la vedeva impegnata a lavorare su Adventure Time fino a lanciare, nel 2013, Steven Universe. Una strada fatta di impegno e dedizione capace di portare la sua creazione ad un successo globale, una serie in grado di toccare in profondità l’animo di tutti gli spettatori.

Dopo cinque stagioni animate il percorso di Steven e di tutte le Crystal Gems è quasi giunto al termine. Il lungometraggio animato, proiettato in anteprima italiana durante Lucca Comics & Games e in arrivo su Cartoon Network il prossimo anno, farà da trampolino per Steven Universe Future, miniserie conclusiva di questo stupendo viaggio.

Grazie a Cartoon Network Italia abbiamo avuto il piacere di partecipare ad un incontro con Rebecca Sugar e discutere del suo lavoro e di quello che ci aspetta in futuro.

È la tua prima volta in Italia, come ti sembra Lucca Comics & Games rispetto alle sue controparti americane?

Sono arrivata ieri sera quindi ho scoperto la città solo questa mattina. Ho camminato per la città e visto la sua organizzazione, come ci si debba spostare per raggiungere i diversi padiglioni, e lo trovo molto bello. Sono abituata ad eventi chiusi all’interno di centri conferenze e questo è decisamente meglio.

Steven Universe ha un grande comparto musicale, puoi raccontarci quali sono state le tue influenze e se hai mai pensato di portare la serie a Brodway?

Sarei davvero felicissima se accadesse una cosa simile ma dipende tutto dai fan. Adoro i musical sin da quando ero piccola, ce ne sono davvero molti a cui sono legata. Quando frequentavo l’università a New York andavo spesso a Brodway e li ho visto Patti LuPone, la voce di Yellow Diamond, recitare in Sweeney Todd. È stato davvero incredibile. Il cast era anche l’orchestra in quello show, ho ancora i brividi a ripensarci. Patti ha avuto un forte impatto su di me e sulla mia visione del drama e della commedia, riusciva a fondere perfettamente queste due caratteristiche. È fenomenale e mi ha influenzata profondamente, sono stata davvero fortunata a poter lavorare con lei.

Steven Universe

Gli ultimi anni sono stati ricchi di animazione per adulti e bambini. Credi che si possano influenzare a vicenda?

Quello che vedo, almeno con le persone con cui lavoro, è un ritorno al modo in cui l’animazione era realizzata in passato. Nei primi anni dell’animazione non c’era la consapevolezza che fosse un prodotto per bambini, dai Looney Toons ai cortometraggi proiettati nei cinema. Non erano pensati per un pubblico di bambini ma per un’odience più generale ed è quello che sta accadendo ora, specialmente nel modo in cui si realizzano gli show. Steven Universe è una serie che non ha uno script, realizziamo lo script mentre creiamo i disegni. Gli artisti danno vita allo show e questo è un modo molto classico di fare animazione. Realizziamo il lavoro che vogliamo creare in quanto artisti, sebbene capisca l’idea di fare un prodotto esclusivamente per bambini o per vendere giocattoli, ma noi siamo artisti che realizzano gli show in cui credono.

All’inizio della serie Rose Quartz viene presentata come una figura pura e senza macchia, scoprendo solo successivamente tutti i suoi difetti. Anche in Steven Universe: The Movie il personaggio di Spinel è solo l’ultimo tassello di questo grande quadro. La avevi immaginata così fin dal principio?

Fin dalla sua creazione e consiglio a tutti di riguardare la serie e vedere come sia tutto presente fin dall’inizio. Rose ha avuto un periodo molto complicato. Rispetta Greg come persona ma ha difficoltà nel provare empatia verso gli altri e non lo nasconde. Quando parla di umanità lo fa come aspirazione perché non è assolutamente facile o scontato per lei. Vi consiglio di riguardare il passato di Bismuth dal momento che ha subito lo stesso trattamento riservato a Spinel o a molte altre gemme. Vi confermo che è un elemento che avevamo bene in mente fin dall’inizio dello show.

Collegandoci a questo, come avete deciso di suddividere gli avvenimenti cruciali durante le cinque stagioni di Steven Universe? Hai mai avuto il timore che la serie non potesse essere rinnovata?

Inizialmente quando stavamo scrivendo la serie fino all’episodio 26, Ocean Gem, non sapevamo se ci sarebbero state altre puntate. Per questo motivo cercavamo di realizzare un racconto che avesse un proprio senso ma lasciando intendere allo spettatore che ci fosse molto di più ed è lo stesso metodo utilizzato con Change your mind (ultimo episodio della quinta stagione). Ora mi sento più rilassata nel sapere che abbiamo raggiunto molti degli aspetti che volevamo toccare con la nostra serie e sono davvero contenta di averlo potuto fare.

REBECCA SUGAR @lucca Comics

In molti show i protagonisti hanno la stessa età o aspetto durante tutta la serie mentre Steven cresce, lo abbiamo visto nel film. Cosa puoi dirci di questa scelta?

È una cosa che ho sempre voluto fare, mostrare il continuo sviluppo dei protagonisti. Nel mondo dell’animazione professionale è complicato perché nel momento in cui cambi il design di un personaggio immediatamente tutti i gadget ad esso correlati diventato vecchi. Nel nostro ambito professionale si è fortemente scoraggiati dal fare quel che abbiamo fatto noi. Questa è una cosa su cui ho lavorato già in Adventure Time perché Finn sta chiaramente cambiando durante la serie senza però raggiungere il livello di Steven Universe.

Nella serie le Crystal Gem possono scoppiare e poi riformarsi, creando una certa aspettativa nel pubblico che sarà curioso di vedere come torneranno. Abbiamo impiegato molto tempo ma siamo giunti al punto in cui potevamo permetterci di far crescere Steven. Credo che questo passaggio sia molto interessante e sicuramente è stato l’unico modo in cui realizzare il film, un lungometraggio che parla della presa di coscienza di cosa vuol dire crescere. Ma questo lo potrete capire solamente dopo aver visto Steven Universe: The Movie.

Sei un esempio per molte persone, la prima donna ad aver realizzato uno show in un’industria prettamente maschile. Come ti senti a riguardo?

La verità è che ho dei sentimenti molto contrastanti in merito dal momento che non mi identifico davvero come donna ma capisco quello che vuoi dire. Storicamente le donne sono state tenute lontane dai processi creativi. Non stiamo quindi parlando di una cosa nuova ma di un lungo processo che permette oggi alle voci più diverse di emergere e di realizzare i propri lavori. Non è una novità assoluta, semplicemente si è evitato che questo accadesse per moltissimi anni. Ancora oggi è difficile sapere chi si cela dietro un determinato contenuto ma è evidente che per decenni si sia seguita una prospettiva prettamente incentrata sul maschio bianco. Non deve più essere così.

Infine, cosa puoi raccontarci della nuova serie Steven Universe Future?

Sono molto contenta di questa nuova serie a cui abbiamo lavorato molto duramente. Steven Universe Future è molto importante per me. È un’avventura totalmente nuova per noi, una storia che possiamo raccontare solo ora dopo la gli eventi del film, Steven Universe: The Movie.

Non possiamo fare altro che ringraziare Rebecca Sugar per il suo lavoro e la passione che ha lasciato trasparire dalle sue parole. Nonostante una serie di cinque stagioni e un nuovissimo lungometraggio animato, il viaggio di Steven Universe e di tutte le Crystal Gems ha ancora molto da dire. Non resta altro che attendere i prossimi aggiornamenti per scoprire cosa Rebecca Sugar ed il suo team hanno in serbo per noi.

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Mattia De Poi

Anche conosciuto come Il Nini, Mattia è il lato gioioso di Orgoglio Nerd. Biondo e curioso, è appassionato di ogni genere fumettistico, Gunpla e avventure. Portatelo in viaggio, all'organizzazione ci penserà lui.

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