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Destiny 2: La Maledizione di Osiride – Destinazione Mercurio

Ormai tre mesi fa vi parlavamo, nella nostra recensione, dell’arrivo di Destiny 2, titolo di Bungie che ha mantenuto la promessa di espandere quanto visto nel primo capitolo. Adesso è arrivata la prima espansione del titolo, La Maledizione di Osiride, e noi l’abbiamo testata a fondo per vedere quanto è cambiato.

La Maledizione di Osiride porta in scena uno dei personaggi più misteriosi e interessanti della mitologia del mondo di Destiny, ossia il leggendario guardiano Osiride. La nuova storia si focalizza su di lui e sulla sua minuziosa ricerca relativa ai Vex, una delle razze nemiche più indecifrabili dell’universo preso in causa. Le indagini di Osiride lo portano nella Foresta Infinita, un luogo all’interno del pianeta Mercurio (già visto nel capitolo originale, anche se di sfuggita) dove i Vex continuano a simulare le varie possibili realtà, per calcolare con la freddezza di una macchina il futuro a loro più consono. Osiride viene intrappolato da Panoptes, una delle menti Vex più potenti, posta al controllo della simulazione, ma riesce a trarre in salvo il suo spettro Sagira. Starà dunque al nostro Guardiano salvare Osiride e impedire che la minaccia Vex si realizzi, aiutato nella sua impresa da Ikora Rey, ex allieva di Osiride ora a capo degli stregoni, da Fratello Vance, capo degli adepti di Osiride e praticamente un fan boy di quest’ultimo, e, appunto, da Sagira,.

La storia di questa prima espansione può essere completata in due o tre ore, per un totale di otto missioni. Ci aspettavamo qualcosa in più, anche a livello di trama, dato che diverse missioni sono molto lineari e senza una grossa componente narrativa. Ci si rifà con la battaglia finale contro il Boss, ben realizzata e di stampo epico. Peccato anche per il poco approfondimento sulla figura Osiride, personaggio interessante che meritava uno spazio maggiore.

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Per quanto riguarda il resto dei contenuti, se vi aspettate qualcosa ai livelli di un “Re dei Corrotti” del primo capitolo, siete fuori strada. Quest’espansione è più contenuta come, appunto, lo erano le prime espansioni del titolo originale. Avremo una nuova area esplorabile, la superficie di Mercurio, piuttosto piccola, tanto che non si potranno nemmeno utilizzare gli Astori. Una volta finita la campagna, Mercurio vi offrirà 3 nuove Avventure, un nuovo evento pubblico e un nuovo settore perduto. Completano il pacchetto un nuovo assalto, nuove mappe per il crogiolo e un nuovo Raid, sempre all’interno dell’enorme nave corazzata Leviatano.

Ovviamente non mancano novità a livello di equipaggiamento, con l’aggiunta di armi divise fra graditi ritorni dal primo Destiny e novità assolute. Interessante la possibilità di decorare le armature, grazie alle decorazioni ottenibili raggiungendo determinati obiettivi; ottimo per gli amanti della personalizzazione assoluta. Dal 12 dicembre è stata aggiunta una nuova categoria di armi, chiamate Prodigiose. Queste, una volta trovate, avranno dei nuovi perk generati in modo casuale e rilasceranno sfere di luce per ogni multiuccisione. Saranno più potenti delle loro versioni leggendarie e, inoltre, potrete anche smontarle e usare i pezzi appositi per trasformare in Prodigiose le vostre leggendarie preferite.

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Il difetto più grande dei contenuti presentati non è la quantità, ma la qualità. Infatti molte missioni saranno quasi copie di altre, specialmente quelle ambientate nella Foresta Infinita, zona che alla fine, per quanto interessante per la generazione casuale di nemici e aree interne, sarà sempre uguale a sé stessa negli obiettivi.
Sicuramente i contenuti proposti aumenteranno la longevità dell’endgame, con un level cap aumentato a 25 e livello di luce fino a 330 (335 con le modifiche) e ci si metterà diverso tempo per aggiornare il proprio, o i propri personaggi, anche se dovrete scendere a patti con la poca varietà delle nuove missioni offerte.

La Maledizione di Osiride ci ha convinti a metà: ci aspettavamo qualche contenuto più consistente per il debutto della prima espansione, specialmente visti i temi trattati, che prendono a piene mani dal lore della saga. Le nuove aggiunte per l’equipaggiamento salvano un po’ la situazione; fra le decorazioni e le armi prodigiose, sarà divertente riuscire a creare il personaggio perfetto, sia nell’aspetto che nell’armamento. Non ci resta che aspettare la seconda espansione, attesa per la primavera dell’anno prossimo, sperando che ci venga proposto qualche contenuto più consistente.

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Silvio Mazzitelli

Di stirpe vichinga, sono conosciuto soprattutto con il soprannome “Shiruz”, tanto che quasi dimentico il mio vero nome. Videogiocatore incallito sin dall’alba dei tempi, adoro il mondo videoludico perché dopo tanto tempo riesce sempre a sorprendermi come la prima volta. Scrivo ormai da diversi anni di questa mia passione per poterla condividere con tutti. Sono uno dei fondatori di Orgoglio Nerd e sono anche appassionato di tutto ciò che riguarda la cultura giapponese e la mitologia (in particolare quella nordica).

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