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Fate The Winx Saga: c’è sempre quel però lì nell’aria…

La serie ci è piaciuta, però...

Fate The Winx Saga è approdato da qualche settimana sulla piattaforma di Netflix e sembra aver conquistato la maggior parte del pubblico. La trama si ispira al famoso cartone animato realizzato da Iginio Straffi intitolato Winx Club ma la serie live action ha apportato qualche cambiamento per rendere unica la storia raccontata da Netflix.

Noi lo abbiamo visto e non ci è dispiaciuto: il problema è che c’è sempre quel “però” lì che non riesce a convincerci del tutto. Andiamo ad analizzare la serie e scopriamo cosa non ci ha convinto. In caso di spoiler, vi avvertiremo a tempo debito quindi non temete.

Fate The Winx Saga: personaggi uguali ma diversi

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Ripercorriamo la trama a grandi linee, cercando di tenere gli spoiler al minimo. Ciò che è importante sapere è che Bloom è una fata che da poco ha scoperto i suoi poteri e si trasferisce ad Alfea, una vera e propria scuola di magia per imparare a controllarsi. I genitori, che sappiamo essere adottivi, pensano invece che la ragazza si trovi in un prestigioso college in Svizzera.

Partiamo proprio dai personaggi principali, le nostre cinque fate. Come abbiamo potuto notare tutti dal trailer rilasciato da Netflix qualche settimana prima della messa in onda ufficiale, già qui ci sono dei piccoli cambiamenti rispetto all’originale. A noi non sono dispiaciuti, anzi, uno in particolare lo abbiamo trovato molto più sensato rispetto al cartone ma ci sono comunque stati dettagli che non abbiamo apprezzato. Iniziamo però per gradi.

Le nostre protagoniste, come nel cartone animato, sono cinque. Abbiamo Bloom, la protagonista indiscussa e Fata del Fuoco che credeva di essere una comune mortale e invece, in seguito ad un tragico evento, scopre di essere una creatura dotata di poteri estremamente potenti. Poi c’è Stella, la Fata della Luce e Principessa del Regno di Solaria. In seguito troviamo Aisha, Fata dell’Acqua che nel cartone compare solo nella seconda stagione. Infine abbiamo Terra e Musa, rispettivamente la Fata della Natura e della Mente.

Iniziamo ad analizzare adesso le principali differenze.

Rispetto a ciò che si pensava inizialmente, Terra non è la reinterpretazione di Flora (personaggio del cartone animato), bensì è sua cugina e lei stessa ci svela questa informazione proprio all’inizio del primo episodio. Musa invece, conosciuta nel cartone come Fata della Musica, qui è invece la Fata della Mente. La giovane ha il potere dell’empatia e riesce quindi a sentire i sentimenti di tutte le persone che la circondano: motivo per cui se ne va sempre in giro con un paio di cuffie, per provare ad isolarsi con il mondo intero e concentrarsi solo sui suoi sentimenti.

Questi cambiamenti non ci sono dispiaciuti, li abbiamo apprezzati. Il personaggio di Terra è davvero dolce e l’idea di rendere Musa la Fata della Mente unendo comunque l’elemento musicale ha avuto senso, l’abbiamo considerata una trovata interessante e geniale.

Ora però passiamo alle note dolenti: Tecna. Il personaggio è stato – almeno nella prima stagione – completamente tagliato e non sappiamo bene il perché. Al suo posto è stata messa Aisha che è presente dalla seconda stagione in poi, nel cartone. Il regista della serie live action ha rivelato che potrebbe esserci spazio per lei in una probabile nuova stagione e che il loro scopo era quello di cambiare le carte in tavola, ecco perché Tecna non compare nella prima stagione.

Ci è dispiaciuto non vederla in azione, nonostante il personaggio di Aisha sia uno dei più interessanti. Un’altra nota dolente riguarda proprio la nostra principessa Stella. Ciò che non abbiamo apprezzato – e che purtroppo si protrae per troppi episodi – è il suo comportamento. La ragazza, rispetto al cartone animato, ci è risultata fin troppo arrogante e piena di sé: inoltre il suo rapporto con Bloom è fin troppo conflittuale.

Nel cartone la ragazza era completamente diversa. Certamente, verso la fine della stagione finalmente possiamo vedere la Stella che noi tutti conosciamo ma è stato piuttosto stressante starle dietro.

Bloom non è l’eroina che ricordavamo

Bloom-Abigail-Cowen-Orgoglio-NerdAdesso parliamo della nostra protagonista, Bloom. Questo è probabilmente il personaggio che non è riuscito a convincerci al 100%. Partiamo con il dire che sì, Abigail Cowen nei panni di Bloom è eccezionale ed è forse il personaggio più azzeccato. Il problema con il suo personaggio è che non sembra crescere né maturare nel corso della stagione.

Anzi, per certi aspetti risulta fin troppo infantile. Ciò che non ci ha convinti è il comportamento che adotta per tutto l’arco degli episodi. La giovane continua a prendere decisioni senza preoccuparsi delle conseguenze e a volte risulta piuttosto egoista.

Comprendiamo che non sia facile trovarsi in una situazione in cui il mondo intero le nasconde la verità, ma questo comportamento risulta leggermente esagerato, a volte. Inoltre fa il possibile per agire da sola e scoprire la verità per conto suo, senza accorgersi che le sue amiche tengono a lei e farebbero i salti mortali per poterle dare una mano.

È bene sottolineare anche che Bloom è l’unico personaggio che ancora mantiene la sua umanità. In fin dei conti ha scoperto di essere una Fata da poco e fatica ad entrare in quel mondo. Forse questo aspetto le impedisce di maturare, almeno per il momento. Speriamo che in una probabile seconda stagione la ragazza ci mostri di che pasta è fatta.

Nonostante questo particolare, però, è impossibile nascondere la nostra emozione nel momento in cui la piccola fata inizia a controllare i suoi poteri. Quando inizia a controllare lentamente il fuoco i nostri cuori si sono emozionati come quando eravamo piccini, lo ammettiamo.

Quei momenti ci hanno riportati indietro di quasi vent’anni ed è stato magico.

C’è solo un dettaglio che non abbiamo compreso ancora bene e lo nasconderemo nel box qui sotto perché si tratta di uno spoiler. Se avete già visto la serie, potete leggerlo e saremmo onorati di sapere cosa ne pensate. Se invece non avete ancora terminato la serie, vade retro Satana e fate attenzione al box. Non lo aprite per nulla al mondo.

Attenzione, spoiler.

Ciò che continuiamo a chiederci è questo: per quale motivo Bloom è l’unica ad ottenere le meravigliose ali alla fine? Ci siamo rimasti malissimo, volevamo vedere tutte le Fate con le ali e invece le possiede solo Bloom. Perché amici, perché?

Fate The Winx Saga: altri problemi

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Fate The Winx Saga però non sono solo le nostre cinque Fate, ci sono infatti altri personaggi. Uno di quelli che ha conquistato il cuore della maggior parte del pubblico è sicuramente Sky, Specialista e amore indiscusso di Bloom. Il personaggio di Sky, nel live action di Netflix, risulta piuttosto differente dal personaggio rappresentato nel cartone animato.

La resa visiva del passaggio da animazione a live-action funziona, in un certo senso rivediamo in lui l’essenza di Sky di Eraklyon e ci è piaciuto. Ciò che però non abbiamo apprezzato è la sua personalità: piatta, priva di forza e coraggio. Il guerriero che abbiamo conosciuto nel cartone animato è completamente scomparso e al suo posto abbiamo un personaggio che sembra avere paura di combattere, come se qualcosa lo stia bloccando.

Speriamo quindi che questo particolare si possa sistemare nel corso della seconda stagione, (molto probabile visto il successo ottenuto dallo show).

Al contrario, nonostante la sua iniziale arroganza e il suo voler rompere gli schemi, il personaggio di Riven ci è sembrato più concreto e ben fatto rispetto a Sky. Impulsivo, pieno di sé ma anche uno dei pochi che, ai nostri occhi, ha iniziato a maturare dopo i primi quattro episodi. In seguito però è riuscito a stupirci e, sinceramente, non ce lo aspettavamo minimamente.

Attenzione: spoiler in arrivo. Non aprite il box se non avete terminato la serie.

Attenzione, spoiler.

Tra lui e Musa, almeno in questa stagione, non succede nulla. Anzi, i due si incontreranno proprio verso la fine degli episodi ma quei pochi minuti ci hanno fatto battere il cuore. Chi di noi conosce la loro storia si è subito emozionato e speriamo che nella seconda stagione ci possa essere futuro per loro, nonostante il personaggio di Sam abbia comunque i suoi meriti.

Per quanto riguarda la trama generale, ci troviamo in difficoltà. Alla fine non ci è dispiaciuta come serie TV, c’è un po’ di tutto: azione, sentimentalismo, lato dark, combattimenti e lato fantasy. Ciò che non ci convince è però il voler stravolgere completamente una storia simile. Lo sapevamo prima dell’uscita ufficiale e lo abbiamo letto nelle varie interviste del cast: “Dimenticate ciò che conoscete perché la nostra serie sarà molto più dark e oscura.” 

Il problema è che non risulta per niente originale, per certi aspetti ci è sembrata un mix tra Shadowhunters e Chilling Adventures of Sabrina. È piacevole, lo ammettiamo e di certo può piacere a chi ha apprezzato le serie TV che abbiamo nominato poco fa. Il problema è che c’è sempre questo ma, questo però che gironzolano per la nostra mente. Al termine della stagione siamo rimasti un po’ spaesati e abbiamo pensato: “Ah, tutto qui?”

Ci aspettavamo molto di più, lo ammettiamo. Di una cosa però siamo certi: le carte in tavola per fare una buona stagione ci sono, i registi devono solo imparare ad usarle al meglio.

In ogni caso, abbiamo un’ultima cosa da dire e speriamo di poterla vedere nella seconda stagione. Ovviamente è uno spoiler, per chi non ha visto la prima stagione di Fate The Winx Saga quindi sapete cosa fare. Avete terminato la serie TV? Bene, potete aprire il box. Non l’avete terminata? Non apritelo.

Per concludere vi ricordiamo che la serie TV è disponibile sulla piattaforma streaming di Netflix.

Attenzione, spoiler.

Riusciremo a vedere il personaggio di Brandon nella seconda stagione? Lo speriamo.

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