Tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 andò in onda la serie Fantasy Island negli Stati Uniti, arrivata da noi come Fantasilandia. Nello show i turisti dell’isola potevano vivere i propri sogni nascosti, in un’esperienza unica e spesso rivelatoria. Ora a distanza di anni Fantasy Island torna in una nuova versione più cupa e horror, nel nuovo film realizzato da Blumhouse Productions. Un titolo che ha una base interessante, ma che purtroppo si perde per strada. Vediamo insieme perché.
Di cosa parla il film di Fantasy Island?
Ognuno di loro avrà quindi la possibilità di vivere una delle proprie fantasie, anche le più irrealizzabili. Ci sono però due regole chiave da rispettare, enunciate nella prima sera dal signor Roarke. La prima è che a ogni ospite è concessa una sola fantasia. La seconda è che una volta avviata, dovrà giungere necessariamente alla sua naturale conclusione. Da qui gli avvenimenti prenderanno piano piano una piega imprevista, sempre più oscura…
Il concept alla base, dicevamo, è piuttosto brillante. L’idea di assistere a quello che succede quando si realizzano le proprie fantasie offre tantissimi spunti narrativi, dal fatto che spesso i risultati non sono quelli che vorremmo, all’avidità che ci porta a non accontentarci, fino addirittura a una riflessione sulla crudeltà dell’uomo quando crede di non avere conseguenze.
Peccato però che tutto si sviluppi in una sceneggiatura davvero debole. I dialoghi in particolare, fin dai primi minuti, sono piuttosto banali, ricorrendo a formule ricorrenti e con personaggi che è facile incasellare per la maggior parte nei tipici luoghi comuni dell’horror. Il tutto per portare a un finale che poteva dare molto di più, con i diversi colpi di scena che appaiono confusi e poco coerenti con il resto della pellicola.
Tante buone idee, ma male organizzate
Allo stesso modo, è divertente vedere come si rapporti alla serie originale. L’idea di sviluppare un film horror da Fantasy Island è quel tipo di bizzarro che può risultare brillante e i legami con lo show sono davvero più di quanti si possa pensare. Il gioco di riferimenti è incastrato ottimamente nella pellicola e risulta invisibile per gli spettatori che non conoscono la serie, non disturbandone (quasi) mai la visione.
Tuttavia, il diavolo è nei dettagli, come si dice. E così, il risultato finale pur con un terreno fertile, non risulta soddisfacente. Sono troppe le scelte dei personaggi che risultano decisamente forzate e tante altre sono difficilmente comprensibili a posteriori.
Poco da rilevare sugli altri aspetti della pellicola. Il cast si dimostra in generale solido sebbene non particolarmente entusiasmante. In particolare Michael Peña sembra piuttosto frenato nella sua interpretazione del signor Roarke, soprattutto con il proseguire delle vicende. Jeff Wadlow in cabina di regia tira fuori invece qualche guizzo interessante, come si diceva più sopra, ma purtroppo a questi non viene dato un seguito concreto.
Fantasy Island, un film che non ha realizzato la sua fantasia
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- Tipo di prodotto: FILM FISICO
- Jordan Peele;M.Night Shyamalan;Stiles White;Mike Flanagan;Rob Cohen;Levan Gabriadze (Direttore)
- Audience Rating: G (audience generale)