Stamattina, alla fine è successo: Ethereum finalizza il Merge, in un processo che si è concluso con successo stamattina alle 8.44. Con questo aggiornamento Ethereum è diventata una criptovaluta basata sul sistema proof of stake (PoS).
The Merge, letteralmente dall’inglese “La fusione” è in fase di sviluppo dal 2020. Si tratta del secondo e ultimo passaggio che ha portato questa criptovaluta verso il proof of stake, dopo l’aggiornamento Bellatrix dei giorni scorsi. La conclusione di questo processo porta con se il passaggio ufficiale all’utilizzo della Beacon Chain, la rete blockchain PoS creata in parallelo nel 2020. D’ora in avanti verrà utilizzata questa blockchain per la produzione di blocchi.
Questo cambiamento segna anche l’abbandono del mining, che utilizzava la potenza di calcolo dei pc (e un alto costo in termini di energia elettrica) per produrre blocchi.
Quali sono le prospettive per il futuro ora che Ethereum ha finalizzato il Merge?
In primo luogo, l’elevato consumo energetico della blockchain del sistema Proof Of Work (PoW) ha fatto desistere molte aziende a partecipare a nuovi settori innovativi come DeFi e NFT. Con questo aggiornamento e il passaggio alla Proof of Stake (PoS) la blockchain di Ethereum dovrebbe vedere una riduzione di oltre il 99% dei consumi elettrici.
E già questa tematica è stata un punto a favore del passaggio. In un mondo che sta diventando sempre più attento al tema del consumo energetico e dell’inquinamento che ne deriva, le blockchain Proof Of Work sono diventate subottimali rispetto ai consumi che ne derivano.
Gli sviluppatori di Ethereum si concentreranno sulla crescita della scalabilità della blockchain tramite rollup. Praticamente si tratta di un sistema per cui le transazioni sono accumulate sulle rispettive chain, e poi depositate in massa su Ethereum. Questo approccio consente di eseguire transazioni molto più economiche e veloci.
Ma staremo a vedere: Ethereum finalizza il Merge e le prospettive sulla carta sono ottime. Vedremo come si svilupperà il tutto.