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Tenebre e Ossa: la porta su un mondo magico | Recensione

Parliamo del nuovo show fantasy che debutta proprio oggi su Netflix

Tra i casi letterari più rilevanti degli ultimi anni spicca senza dubbio il GrishaVerse. Si tratta di un complesso universo letterario, che si articola in diversi cicli di libri, tutti ambientati nello stesso mondo fantasy. Un’avventura che dal 2012 tiene i lettori incollati alle pagine, ansiosi di seguire le vicende dei diversi protagonisti degli eventi. Ora questo mondo si traduce in una nuova serie TV Netflix, intitolata Tenebre e Ossa (come il volume capostipite del franchise), che proprio oggi debutta sulla piattaforma. Abbiamo avuto la possibilità di vederla tutta in anteprima e siamo pronti per raccontarvi (senza spoiler naturalmente) cosa ne pensiamo.

Tenebre e Ossa, di cosa parla lo show Netflix?

In questo show ci ritroviamo catapultati in un mondo fantasy completamente nuovo. Una realtà in cui convivono diverse popolazioni, attraversate da conflitti e pregiudizi. Soprattutto però questo mondo (o meglio, il Regno di Ravka) è caratterizzato dalla Faglia, una striscia di profonda oscurità, abitata da creature pericolosissime chiamate Volcra. Una barriera che divide il popolo, complicando i contatti e i commerci, alimentando enormi tensioni.

Inoltre, in questo mondo sono presenti individui dotati di abilità uniche, capaci di controllare gli elementi, chiamati Grisha. Purtroppo proprio le loro doti li rendono oggetti di pregiudizi e persecuzioni, anche dove hanno assunto una posizione centrale, mettendo i propri poteri al servizio dell’esercito.

Seguiamo quindi la storia di una giovane cartografa, Alina Starkov. Una ragazza qualunque, cresciuta in orfanotrofio insieme al suo migliore amico Mal, che si troverà travolta dagli eventi e coinvolta in cospirazioni di portata enorme contro la sua volontà. I meccanismi complessi della società del GrishaVerse si mettono in moto, creando una fitta rete di intrighi tra tanti personaggi diversi e con una posta in gioco decisamente alta…

Già da queste righe si può ricondurre gli eventi della prima stagione di Tenebre e Ossa al modello tradizionale del viaggio dell’eroe. Gli elementi classici della letteratura young adult sono semplici da riconoscere e gli spettatori più smaliziati sapranno individuarli presto durante la visione.

Tuttavia, questo non deve fare pensare che non ci sia spazio per le sorprese. Nel corso degli episodi spunteranno diversi momenti capaci di lasciare a bocca aperta, contribuendo a rendere questa prima avventura nel GrishaVerse interessante e coinvolgente. Il resto del lavoro lo fa l’ambientazione stessa.

La complessità del grande GrishaVerse

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Cr. DAVID APPLEBY/NETFLIX © 2021

Se è vero che qualcuno potrebbe restare deluso per la trama piuttosto convenzionale, lo stesso non si può dire per l’ambientazione delle vicende. La caratteristica che più colpisce di questo mondo fantasy è la sua dimensione gigantesca, accompagnata da una varietà estrema. Se si nota che il punto di partenza è la nostra realtà, è anche vero che ci sono elementi a sufficienza per renderla qualcosa di più di una semplice rilettura fantasy della Terra.

Inizialmente si potrebbe provare una leggera confusione, almeno per chi non conosce i libri originali di Bardugo. Tuttavia, è un elemento decisamente ben bilanciato, restituendo l’impressione di entrare in un mondo nuovo ma dosando gli elementi per non rendere il disorientamento tanto fastidioso da spingere a rinunciare. Anzi, piuttosto rapidamente ci si sentirà cittadini del mondo di Tenebre e Ossa, affamati di conoscenza sulla sua conformazione e sulle sue leggende.

Il prezzo da pagare per ottenere questo risultato sono i momenti di pura esposizione. Spesso infatti lo show ricorre a varie forme di racconto diretto al pubblico degli eventi, espedienti che rendono la narrazione stucchevole in alcuni momenti. Si tratta evidentemente di una necessità, per condensare in maniera semplice una mole di informazioni estremamente ampia, che forse però meritava qualche attenzione extra.

Nonostante questo però, è palese che il GrishaVerse abbia ancora tantissimo da raccontare. La sensazione che si ha è che l’esplorazione di questo mondo estremamente vasto (non solo in senso geografico, ma anche culturale) è solamente appena iniziata. Ci si alza tavolo – o meglio, dal divano – con ancora la fame di conoscenza, il desiderio di scoprire nuovi dettagli su questa realtà magica. Sicuramente l’aspetto più riuscito dello show.

Tenebre e Ossa, una pletora di eroi nuovi

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Cr. COURTESY OF NETFLIX © 2021

L’altro pregio di questo show è sicuramente il suo cast. In Tenebre e Ossa seguiamo il percorso di tanti personaggi differenti, tutti con un ruolo di rilievo e a modo loro affascinanti. Un processo di scoperta del ‘microambiente’ che è simile a quello del macro che abbiamo descritto più sopra: iniziamo in medias res, facendo la conoscenza di tante facce e nomi e con un mimino di disorientamento, per poi imparare ad amarli e volerli approfondire ulteriormente.

C’è da dire che non tutti risultano ugualmente affascinanti. Per quanto mostrino alcuni elementi di originalità, alcuni dei protagonisti sono fin troppo vicini agli archetipi classici del genere per spiccare. La presenza però di alcune figure più sfumate, dotate di una caratterizzazione più complessa, riesce a compensare questo aspetto.

Il risultato finale è un parterre di personaggi dove ciascun spettatore può trovare quello che più lo appassiona. Virtualmente ogni target può identificarsi con uno dei protagonisti del GrishaVerse, facendosi coinvolgere dalle sue avventure. Un mix che avrebbe potuto essere più armonico nel suo complesso, ma che riesce piuttosto bene nell’obiettivo di coinvolgere lo spettatore.

Croce e delizia di tutto questo sono poi gli spiragli nel futuro. Tenebre e Ossa infatti fa capire che per diversi personaggi c’è ancora strada da fare, preparando il terreno alle prossime stagioni della serie. Forse su alcuni di questi aspetti si insiste fin troppo per essere qualcosa che avrà risoluzione solo in un futuro (speriamo non troppo) distante. Certo è che il desiderio di approfondire e scoprire il destino dei diversi personaggi è forte e questo è un gran pregio dello show.

Tenebre e Ossa è promosso, ma con una piccola riserva

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Cr. DAVID APPLEBY/NETFLIX © 2021

Tirando le fila del discorso, Tenebre e Ossa è indubbiamente un prodotto valido. Uno show curato, che dal punto di vista visivo sa colpire, con un’attenzione per i dettagli elevatissima e un valore produttivo sicuramente non indifferente. Se siete alla ricerca di un fantasy young adult, che vi trasporti in un nuovo mondo ricco di fascino, si tratta sicuramente della serie che fa per voi.

Manca però di un vero e proprio salto di qualità, che lo faccia spiccare tra gli altri prodotti del suo genere. Pur risultando un buon prodotto, Tenebre e Ossa non supera quella barriera tra le serie che si guardano con piacere e quelle che vanno viste. Tuttavia, il potenziale per qualcosa che sappia davvero conquistare c’è e speriamo che nelle prossime stagioni si possa alzare ulteriormente il tiro. La porta sul GrishaVerse si è appena aperta dopotutto…

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Tenebre e ossa. GrishaVerse
  • Bardugo, Leigh (Autore)

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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