Chiusa la parentesi di What If…? fra pochi giorni l’universo cinematografico Marvel tornerà in pista con Echo, la nuova serie TV del franchise. Sarà un progetto che cambierà leggermente le regole del gioco, in un momento di reinvenzione del MCU. Non solo perché sarà la prima serie sotto la nuova etichetta Marvel Spotlight, ma anche per diversi aspetti che ci hanno raccontato durante la conferenza stampa e che siamo qui per riportarvi.
Chi è Echo, la nuova protagonista Marvel?
Ogni tanto questo franchise fa delle scelte curiose per i suoi progetti. Non si stupisce nessuno quando dedica film e trilogie a personaggi iconici come Iron Man, Spider-Man o Capitan America. A volte la sorpresa arriva perché si tratta di figure non convenzionalmente protagoniste o che narrativamente dovrebbero aver chiuso la propria storia, come per Loki. In alcuni casi però tira fuori dal cappello personaggi estremamente secondari, lasciando a bocca aperta (e con più di qualche perplessità) gli appassionati.
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Lo abbiamo visto in passato con i Guardiani della Galassia ad esempio, passati dall’essere uno dei più oscuri supergruppi dell’universo Marvel a fenomeno mondiale. Lo abbiamo ritrovato con Licantropus e il suo mediometraggio di Halloween. E ora lo vediamo con Echo, basata su un personaggio noto solo ai più accaniti fan Marvel.
Abbiamo infatti fatto la conoscenza di questa figura complessa, nata villain ma mai davvero diventata eroina (almeno nel MCU), all’interno di Hawkeye. Si trattava infatti di una delle principali antagoniste di Clint Barton nella sua avventura solista. Era uno dei membri più importanti dell’organizzazione di Kingpin, dotata di abilità straordinarie in combattimento.
Ora (o meglio, il 10 gennaio) la ritroviamo protagonista di una serie TV tutta sua, che segue gli eventi successivi a quelli di Hawkeye. Cinque episodi, per la prima volta per il Marvel Cinematic Universe lanciati tutti insieme su Disney+, in cui seguiamo Echo nel suo ritorno a casa, dove deve confrontarsi con la propria famiglia e le conseguenze delle sue azioni. E se volete saperne di più continuate a leggere.
Una chiacchierata con i protagonisti dello show
Come da tradizione, anche per questo progetto si è tenuta una conferenza stampa che ha coinvolto i principali talent della serie. A partecipare sono stati i diversi protagonisti, capitanati da Alaqua Cox alias Echo e Vincent D’Onofrio alias Kingpin, nonché una delle registe dello show Sydney Freeland e Brad Winderbaum, executive producer. Ci hanno raccontato qualcosa su questa serie TV, tra l’importanza che ha dal punto di vista della rappresentazione e il suo ruolo nel franchise.
C’è stata una grande attenzione sulla rappresentazione
Maya Lopez è una delle poche supereroine native americane nei fumetti e questo aspetto è particolarmente rilevante nella serie TV a lei dedicata. È una grande occasione di ampliare ulteriormente la rappresentazione nel MCU e per farlo come si deve, è importante prestare attenzione. La regista Sydney Freeland ha spiegato chiaramente questo processo:
“Per quanto mi riguarda c’erano due punti fondamentali. Il primo era chiedere il permesso alla Nazione Choctaw di parlare di loro. Perché una delle cosa che secondo me spesso accade quando si tratta di storie sulle persone indigene o native americane è che la gente arriva e dice: ‘Adesso ti diciamo che storia racconteremo’. Noi volevamo un approccio diverso e volevamo coinvolgere direttamente questa comunità.
Per questo il secondo punto è stato: ‘Possiamo creare un dialogo?’. Vogliamo sentirvi, vogliamo essere quanto più autentici possibili nel raccontare la lingua Choctaw, la cultura Choctaw, l’esperienza Choctaw. Credo che spesso le persone tendano a mischiare insieme tutte le tribù e culture native americane in questa specie di grande blocco, ma non è così. Ogni tribù è differente, ogni lingua è differente e ogni cultura ha le sue specificità uniche“.
Risponderà a delle domande di Hawkeye
Come detto, abbiamo conosciuto Maya Lopez in Hawkeye per la prima volta e questa serie è dedicata ad approfondirne la storia. Sarà quindi un’occasione per rispondere a diverse domande lasciate aperte dallo show dedicato a Occhio di Falco. Sempre Freeland ha raccontato:
“Uno degli aspetti più interessanti di questo personaggio è che è un villain in Hawkeye, no? Ma poi da lì inizi a seguire il filo e scopri da dove viene. E così ti chiedi: ‘Oh, questa è una ragazza sorda, nativa americana e senza una gamba che viene dall’Oklahoma. Come diavolo ha fatto a diventare uno dei luogotenenti più importanti dell’esercito di Kingpin?’. Poter rispondere a quelle domande è stato esaltante“.
Ma non sarà solo il passato di Echo quello che approfondiremo nella nuova serie Marvel, bensì anche il futuro suo e di altri personaggi: “E poi passiamo a rispondere anche a un’altra domanda: ‘Beh, cosa succederebbe a questo punto quando torna a casa?”. E penso che per me, da nativa americana e da statunitense sia stata un’occasione divertentissima ed esaltante“.
Sarà una storia più adulta
Uno degli aspetti più discussi per questa serie è il suo tono. Ci muoviamo nel mondo della criminalità organizzata, quello più cupo nascosto tra i vicoli di New York. In molti quindi si aspettano atmosfere più vicine a quelle di Daredevil che (per citarne uno) di Thor: Love and Thunder. E a giudicare da quanto raccontato da Brad Winderbaum nella conferenza stampa di Echo, l’universo Marvel è pronto ad aprirsi molto in questo senso:
“Credo che il mondo Marvel sia al suo meglio quando gli autori seguono il personaggio e lasciano che guidi le danze, il percorso. […] Echo è uno show più adulto. È il primo nostro progetto classificato come TV-MA [sconsigliato ai minori di 17 anni n.d.R.] ma non siamo partiti con l’idea di creare una serie TV-MA. Il nostro obiettivo era fare una serie su Maya Lopez. E questo è un personaggio con un passato violento, che ha affrontato traumi veri, che deve prendere decisioni davvero difficili e deve confrontarsi con le persone a cui vuole bene per crescere e cambiare. Seguire questo personaggio ha creato il tono. Ne è nata una storia più cruda, più realistica per il pubblico. E che ‘per caso’ è diventata più adulta, più TV-MA. Ma in realtà è tutto nato da Maya come personaggio“.
Tutto questo si riflette poi ovviamente nell’interpretazione di Alaqua Cox, partendo dal legame che la unisce al personaggio: “Ho affrontato tante diverse operazioni da bambina e questo mi ha reso una combattente, per certi punti di vista. […] Abbiamo avuto entrambe diverse esperienze traumatiche. Questo ci rende piuttosto simili, siamo entrambe guerriere e siamo toste e siamo delle dure e credo che questo ci renda più forti“.
Ci sarà un Kingpin molto più simile a quello di Daredevil
Uno dei personaggi più attesi per quanto riguarda questo show è sicuramente Wilson Fisk alias Kingpin. Questo villain, già di per sé iconico nei fumetti, ha scalato le classifiche dei cuori dei fan proprio grazie all’interpretazione di Vincent D’Onofrio in Daredevil e – in parte – in Hawkeye. E farà piacere agli appassionati del mondo Marvel sapere che in Echo rivedremo un personaggio molto più vicino a quello che abbiamo conosciuto nella serie originale, come ha spiegato il suo interprete:
“Credo che con Echo sia la prima volta dai tempi dello show Netflix in cui ho sentito che abbiamo davvero portato Fisk nella storia di Maya, ma nel modo migliore in cui Fisk viene ritratto. È molto simile a come era nella serie originale. E questo è sempre molto esaltante per me, perché ha un sapore più deciso e c’è una storia molto più profonda a livello emotivo tra me e il personaggio di Alaqua, Maya“.
In questa occasione ha discusso anche del rapporto proprio tra Kingpin ed Echo e quanto sia stato impressionato dal talento di Alaqua Cox: “La ragazza sa quello che fa. Ero colpito ogni giorno ed era straordinaria. Chiaramente la sceneggiatura ha fatto la sua parte. La storia che sia io che Alaqua stavamo cercando di servire come personaggi ha un ruolo importante. Ma alla fine dei conti tutto arriva a quando si accendono le telecamere e lei era lì, in ogni senso possibile“.
È un nuovo inizio per lo studio
Echo, lo sappiamo, arriva in una fase in cui l’universo Marvel (per tanti motivi diversi) è chiamato a reinventarsi. Non è necessariamente un momento di crisi inarrestabile, ma sotto molti aspetti deve correggere la rotta. Echo non è necessariamente la soluzione a tutto, ma secondo Winderbaum è una nuova porta aperta, che guarda al cambiamento:
“Per certi versi Echo segna un nuovo inizio per lo studio. È un tono completamente nuovo per noi. Ed è un viaggio davvero concreto ed emozionante. Per il pubblico, ma anche per noi“.
Tutto quindi è pronto per il debutto di questo show. Vi ricordiamo che Echo, la nuova serie TV del Marvel Cinematic Universe, debutterà il 10 gennaio con tutti i suoi cinque episodi su Disney+. Siete pronti a questa nuova avventura?