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Don’t Panic!

Riccardo Cuor di Leone è morto in maniera stupida. 
Dopo essere sopravvissuto a, nell'ordine: suo padre, Enrico II, con cui aveva un rapporto che andava di poco oltre quello fra un figlio ribelle e un padre severo; la guerra, un po' fredda e un po' calda, col re di Francia Filippo Augusto; la Terza Crociata, e le epiche incornate fra lui e l'altro grande condottiero del XII secolo, Salah al-Din, chiamato dagli amici Saladino, e dai nemici Salatino (quest'ultima parte non è vera, purtroppo); il rientro in patria, con la scoperta che in sua assenza Filippo di Francia gli aveva conquistato mezzo regno, e la conseguente e rapidissima riconquista di detto regno, uno dei più famosi ed amati re che l'Inghilterra abbia mai avuto morì a causa di una spacconata. Durante un assedio di nessunissima importanza, a Chalus, il nostro Ricky era solito passeggiare, di sera, sotto le mura nemiche, in cerca di atti di eroismo da salutare con stima. Una sera si trovò di fronte all'unico arciere francese che ancora difendeva stoicamente le mura del suo castello ormai prossimo alla resa. Il re lo salutò con stima, come si era ripromesso, e l'arciere, commosso, in tutta risposta scoccò una freccia, ferì il sovrano, e causò, dopo una lunga agonia dovuta all'infezione della ferita, la sua morte.
Ora, pensate se Ricky avesse avuto con sé un asciugamano. Pensate a quanto più efficace sarebbe potuto essere il trattamento della sua ferita, se il re si fosse prontamente bendato la coscia e fosse corso dai medici del suo campo, urlando. Immaginiamo lo scambio di battute:
“Curatemi! Sono ferito!”
“Maestà! Presto, nella tenda! Maestà, dov'è la ferita?”
“Qui! Nel punto indicato dalla freccia!”
Il cerusico avrebbe potuto rimuovere l'asciugamano salvavita e trovarvi una ferita molto più monda di quella sporca e infetta che il sovrano svelò quel fatale giorno di aprile del 1199.
Anche Eddard Stark è morto in maniera oltraggiosamente stupida.
Intendiamoci: capiamo benissimo che in un mondo dominato dalla sagacia, dal cinismo, dagli intrighi e in ultima analisi dagli individui dotati di minore quantità di scrupoli essere l'unico povero cristo con un senso dell'onore di dimensioni ragionevoli (non è un doppio senso, non facciamo gli zozzi) è fondamentalmente un'assicurazione con firma e controfirma del fatto che sì, prima o poi muori. Ma pensate quante volte il nostro Lord Eddard si è trovato in situazioni dove il semplice possesso di un asciugamano avrebbe fatto la differenza: nel duello contro Jaime Lannister gli avrebbe garantito una più salda presa sulla spada (Eddard Stark viene da nord, Approdo del Re è a sud…non prendiamoci in giro, il nostro eroe doveva soffrire di una sudorazione assassina), consentendogli, se non la vittoria, una prestazione decisamente più prestigiosa; alternativamente, così come per Ricky, un buon vecchio asciugamano, magari imbevuto di vino o anche solo di acqua avrebbe potuto fare un balzo in avanti alla qualità delle rudimentali cure impartite a lui stesso e al suo amico Bob Baratheon, magari permettendogli di vivere ancora per qualche giorno ed evitare quindi l'inevitabile. Infine, se anche questa tattica fosse fallita, Eddy avrebbe potuto ricorrere alla vecchia tortura da spogliatoio dell'Asciugamano Fradicio Arrotolato, o AFA (vedete che il tema del sudore torna prepotente?), e sculacciare il da poco (e, SPOILER, l'ancora per poco) re Joffrey di fronte all'intero pubblico di Approdo del Re. Ok, forse questo non gli avrebbe salvato la vita, ma avrebbe reso non vana la sua morte idiota.
Perfino il grande Napoleone si è procurato una morte (militare e politica, perlomeno) decisamente poco furba.
La Campagna di Russia fu, lo sappiamo tutti, la rovinosa, devastante, sbalorditivamente futile barriera contro cui l'apparentemente inarrestabile slancio militare di N…uhm, Nappy? Non funziona, maledizione! Niente soprannome, così impara. Dicevamo: bla bla bla inarrestabile slancio militare di Napoleone si infranse, sancendo l'inizio della fine per l'imperatore. Ci piacerebbe parlare di una gloriosa sconfitta militare, di soldati che si sono battuti coraggiosamente da entrambe le parti, di atti di coraggio, di furia, di sfavillante valore…invece, nonostante le battaglie ci siano state, a fermare Napoleone e i suoi furono il freddo, il gelo, la tormenta, la fame. Ma ora, ci chiediamo: ci voleva tanto a dotare i soldati di un semplice asciugamano a testa? Avrebbero potuto salvare così tante vite, e ridare impeto ai poveri soldati stanchi! Anche nelle peggiori condizioni un asciugamano è il migliore amico che si possa desiderare: vi potete asciugare i capelli bagnati, imbottire l'uniforme, scaldarlo per avere la sensazione di essere davanti a una stufa…o, a mali estremi, cucirli tutti insieme per costruire un'enorme tendona con cui ripararsi dal vento gelido.
Inoltre, un asciugamano sarebbe stato utilissimo anche per lo sforzo diplomatico fra Napoleone e Alessandro I: se siete mai stati in un ristorante giapponese, intendiamo uno di quelli seri, sapete quanto è paradisiaca la sensazione di quei piccoli asciugamani che vi forniscono a inizio pasto, quelli imbevuti di acqua calda in cui strofinarsi le mani per pulirsele. Se Napoleone avesse giocato questa carta, siamo certi che Alex avrebbe sicuramente accettato a cedere Mosca al suo nuovo migliore amico.
Dai semplici ma inattaccabili esempi presenti in questo composto e serissimo articolo si evince una semplice verità fattuale, contro cui argomentare non è possibile: Douglas Adams aveva ragione nel dire che se volete evitare il panico l'asciugamano è il primo e l'unico veramente indispensabile gadget da viaggio che non potete assolutamente permettervi di non avere quando partite per qualsiasi meta. Buon Towel Day a tutti.
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