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Doctor Sleep: fantasmi di ieri | Recensione

Oggi, 31 ottobre, la Notte delle Streghe, arriva nelle sale Doctor Sleep. Si tratta dell’adattamento dell’omonimo romanzo di Stephen King, sequel di una delle sue opere più celebrate: Shining. I fan del Re e dell’iconica trasposizione della prima avventura di Danny Torrance a opera di Stanley Kubrick attendono questo film con grande interesse. Com’è andata? Noi abbiamo visto Doctor Sleep in anteprima a Lucca Comics & Games e siamo pronti a parlarvene!

Di che cosa parla Doctor Sleep?

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Courtesy of Warner Bros. Pictures

Sono passati anni dalle terribili vicende dell’Overlook Hotel. Danny Torrance è cresciuto, ma è ancora tormentato da quanto accaduto e dal ricordo del padre. Si trova quindi su una cattiva strada di eccessi che lo sta portando all’autodistruzione. Un giorno però prende la decisione di riprendere in mano la propria vita e scappa nel New Hampshire, dove riesce a ritrovare un suo equilibrio.

Qui trova un contatto mentale con Abra, una bambina dotata come lui della luccicanza. Tra i due nasce un’amicizia a distanza, tramite il muro di lavagna del suo appartamento. Quando però la piccola scoprirà le terribili azioni dei misteriosi Rose Cilindro e dei suoi compagni, lei e Dan si troveranno costretti a intervenire per fermarli…

Quello che troviamo in Doctor Sleep è una storia con tutti gli stilemi di King. Il passato, l’infanzia, il rapporto con l’autorità e la dipendenza e ovviamente l’horror sono punti chiave anche di questa opera. Il tutto riportandoci nel mondo di Shining, uno dei suoi romanzi più apprezzati. A questo proposito, il film si posiziona come un sequel effettivo sia del romanzo, sia del film di Kubrick, da cui attinge a piene mani per l’iconografia. I richiami sono innumerevoli, a entrambe le opere, in maniera più o meno sottile a seconda dei casi.

Quindi è necessario conoscere Shining per godersi Doctor Sleep? In linea di massima, no. Il film si gioca molto bene le sue carte, fornendo tutte le informazioni necessarie per chi non conosce l’opera originale (o chi ha bisogno di una rinfrescata) senza esagerare, ripetendo all’infinito ciò che già è noto ai fan.

Doctor Sleep, il peso del passato

Jessica Miglio

Non era chiaramente facile affrontare un lavoro del genere. Andare a toccare un caposaldo dell’horror (ma anche della storia del cinema in generale) come Shining era un’impresa complessa. Doctor Sleep però affronta il tema con il giusto tatto, senza essere davvero dipendente dal suo predecessore. Non si tratta di uno Shining 2, non è un tentativo di capitalizzare sul successo di quanto già visto, ma un’opera solida che si regge sulle proprie gambe.

Particolarmente interessante è d’altro canto l’opera di ricostruzione dei simboli di Shining. Pur non essendoci un ritorno degli interpreti originali (come Shelley Duvall e Danny Lloyd), che è comunque coerente con l’idea di un sequel del libro, non abbiamo mai il dubbio che i personaggi che vediamo sono proprio Wendy e Danny. E questo vale per tutte le volte che il film ritorna al proprio passato.

Ad aiutarlo in questo c’è il lavoro di Mike Flanagan. Il regista bilancia perfettamente i momenti in cui lasciare spazio agli attori e alla storia e quelli in cui provare strade più originali. Questo recuperando alcuni elementi dalle proprie esperienze precedenti, a partire da diversi membri del cast.

A questo proposito, la scelta di Ewan McGregor come Dan Torrance è assolutamente vincente. L’attore porta sullo schermo tutta l’oscurità del personaggio, il suo tormento, ma anche il suo equilibrio. Ancora più apprezzabile è però la performance di Rebecca Ferguson, che nei panni di Rose Cilindro risulta incredibilmente carismatica e affascinante.

Pareri finali

Jessica Miglio

Doctor Sleep è un ottimo proseguimento della storia di Shining, ma soprattutto è un buon film, capace di coinvolgere lo spettatore e appassionarlo alla sua intricata vicenda. La regia di Flanagan e le interpretazioni degli attori chiudono il cerchio, rendendolo un’opera assolutamente da consigliare per questo Halloween e non solo.

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