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Caparezza racconta il suo album Exuvia a Lucca Comics

L'artista racconta come questo album sia una metamorfosi musicale

Lucca Comics & Games 2021 ha dato spazio anche al mondo della musica, tanto che Caparezza ha raccontato il suo album Exuvia in un evento dedicato all’Auditorium del Suffraggio. L’evento presentato da Andrea Rock come parte di Rock ‘n’ Comics, si è presto trasformato in un racconto carico di entusiasmo e amore per la musica. Con Caparezza che ha raccontato le ispirazioni, i sample e i dettagli del testo che lo hanno ispirato in quest’opera trasformazionale.

Caparezza racconta Exuvia a Lucca Comics 2021

Exuvia è ciò che rimane del corpo di alcuni insetti dopo aver sviluppato un cambiamento formale. Quest’album rappresenta il mio svestirmi del Caparezza del passato per andare in una nuova direzione, che non ho ancora stabilito. Ma sto cambiando. È stato il mio album difficile, perché pensavo di aver già detto tutto. E invece ogni canzone ha 10 mila viaggi mentali per canzone” ci spiega Caparezza all’inizio dell’evento.

Un evento in cui ci porta in ognuno di quei 10 mila viaggi, canzone per canzone. Anche perché più di qualunque altro album del cantautore e rapper, quest’album è personale. “Ormai tutti fanno i castigatori della società nelle canzoni. Io l’ho fatto per anni, e non ha funzionato. Con questo album razionalizzo l’effetto che questo ha avuto su di me”.

Quest’album rappresenta un sequel ideale di Prisoner 709, con Caparezza che si infila in una selva oscura (particolarmente appropriato vista la simbologia di Dante per Lucca Comics 2021 alle sue spalle). Ma che trova il suo modo per uscirne.

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Ispirazioni, sample, citazioni e viaggi dentro ogni passo del viaggio

Parlando veloce quanto rappa, Caparezza ci guida nei “viaggi quasi lisergici ma sempre ispirati” di quest’album ricco di spunti. Ma ci racconta come funziona il suo metodo creativo. Come quando in Canthology trova la sua perfetta traccia da fare in sample, una canzone dei The Drugs, trovata in un mercatino del vinile. Per la quale diventa impossibile trovare i diritti, quindi finisce per modficarla e farla cantare da Matthew Marcantonio.

In Fugadà racconta come stia scappando dal suo passato musicale. Una canzone piena di echi del suo passato, registrata “in maniera quasi incerta, per dare l’idea di quando inciampo scappando da me stesso”. Per poi arrivare a trovare El Sendero, con un sample splendido di Michael Domenzain Suárez che dice Camina, guerrero, camina. Por el sendero del dolor. Y la alegría. Caparezza spiega di essere rimasto sorpreso che la canzone avesse poche visualizzazioni su Spotify, “perché è fantastica. Ma gli ho comunque cambiato un paio di accordi, perché sono un rompipalle”.

Campione dei novanta torna coi ricordi a quando Caparezza era Mikimix, ed era rasato. Caparezza racconta il processo di produzione che ha portato a quel “Call me Campione” nella canzone. E poi passa a Contronatura, una canzone che trae ispirazione da “Un islandese e Madre Natura” di Giacomo Leopardi, in cui spiega di essere “non contro la natura ma contro natura”. Che sa essere terribile, oltre che splendida.

In Eterno Paradosso invece si concentra su un riff di chitarra ossessivo, in stile Artic Monkeys. Ma parla soprattutto di come sia strano fare un viaggio trasformativo senza lasciare la stanza in cui scrive.

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La scelta di Caparezza

La canzone successiva è La Scelta, che parla dei “miei due amori musicali più grandi: Beethoven e Mark David Hollis dei Talk Talk”. Da un lato un genio ossessivo della musica, che continua a scrivere anche quando perde l’udito. Dall’altro uno che parte con il pop di successo per poi arrivare a fare post-rock minimalista. Un po’ come uno che scrive Fuori Dal Tunnel e poi Exuvia”.

Azzerapace vuole tornare indietro, facendo i sample al contrario di tanti pezzi da lui realizzati. Per poi arrivare con Eyes Wide Shut ha parlare in maniera sincera delle maschere artistiche: l’arte è meglio della realtà. “Se no perché fare arte?”.

Come Pripyat racconta del fallimento che Caparezza sente riguardo il suo impegno sociale. Racconta “di tutte le mie battaglie che non ho vinto”. Per arrivare in Il Mondo dopo Lewis Carroll ha raccontare, come il Cappellaio che parla con un Alice cresciuta, del fatto che ha “perso la meraviglia”.

In Zeit arriva persino a dire che il “tempo sta invecchiando”, tanto che si sentono suoni che richiamano le ambulanze: anche il tempo sta male. Fino ad arrivare a La Certa, che dice forse essere la sua canzone preferita. L’ha sognata mentre era in Scozia e si alzato per canticchiarla al telefono. Una canzone che dice che “la morte ci motiva a vivere. Anche quella simbolica: i bambini che eravamo sono morti perché diventassi gli adulti di oggi”.

E infine, arriva Exuvia, che dà il titolo all’ultimo album di Caparezza. Una canzone complessa, con le strofe in ritmo dispari e il ritornello in pari per dimostrare che il cambiamento è doloroso, ma necessario. Ma infine Caparezza, che aveva scritto all’inizio della sua carriera Mea Culpa, arriva a dire in questa canzone “Me Absolvo“.

Un album davvero interessante da ascoltare a pezzi e spiegato dall’autore, ma semplice imperdibile da ascoltare. E da vivere in realtà virtuale su questo sito, se volete davvero immergervi nella selva con Caparezza grazie alla Exuvia Experience.

Exuvia, CD
  • Exuvia
  • Caparezza
  • Cd
  • Audio CD – Audiobook
  • 05/07/2021 (Publication Date) - Editore: Universal Music

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, Nerd da prima che andasse di moda.

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