Avete mai sentito parlare del romanzo Dark Rock Chronicles? Nello strano caso in cui la risposta sia no, lasciate che ve ne si parli.
Nell'esatto istante in cui ne abbiamo letto la trama abbiamo avuto il sentore che ci sarebbe piaciuto ma, naturalmente, visto che il nostro lavoro deve essere svolto in maniera obiettiva, non ve ne abbiamo parlato se non dopo un' attenta analisi.
Ora non abbiamo più dubbi.
Per quanto il design della copertina lasci un momento a desiderare, è indubbio che il nostro giudizio sia decisamente positivo!
Il tutto comincia da gruppo di ragazzi con il sogno di sfondare nel mondo della musica, motivo per il quale hanno messo inseme una band chiamata Dark Rock Chronicles. A dirla tutta non sono proprio dei grandi musicisti, ma è la passione quella che li guida per cui non possono che starci subito simpatici; si comportano da “uomini vissuti” ma in realtà sono parecchio ingenui e non hanno proprio idea di quello che riserva loro il futuro.
Così, quando si trovano in una villa sperduta tra i boschi, in uno scantinato dalle pareti coperte di macabri geroglifici vergati col sangue, conversando con un demone… Cominciano a capire cosa voglia dire essere davvero nei guai. Saranno costretti ad iscriversi al fantomatico “Torneo dei Rock Guerrieri” in cui le sfide tra band si consumano su un palco, con strumenti modificati tanto da essere trasformati in armi micidiali. Gruppi di tutti i generi si scontrano per riuscire ad aggiudicarsi il premio finale e la possibilità di essere ricordati per l'eternità.
Cosa potrebbe chiedere di più un musicista, se non suonare davanti ad un'enorme folla e lottare perché le sue canzoni vengano cantate per innumerevoli anni a venire? Il fatto che si rischi di essere feriti, mutilati, o addirittura di perdere la vita, è solo un insignificante dettaglio, l'adrenalina in circolo farà il lavoro maggiore.
Tra vichinghi, draghi, demoni e creature mostruose, sei giovani alle prime armi si troveranno ad affrontare ostacoli più grandi di loro.. Ma diteci, alla fin fine, non è proprio così che si cresce?
DRC di Marco Guadalupi, edito da Plesio editore, è un romanzo che vibra della passione per la musica, protagonista indiscussa in ogni particolare come vediamo nell'elenco dei capitoli mutato da indice a track list: non abbiamo in mano solo un libro, ma anche un nuovo cd con 23 tracce da ascoltare.
Per non parlare delle citazioni di canzoni famose e film cult (ad un certo punto si incontrerà un rimando ad una splendida pellicola del 1985, che non vi diremo perché dovete leggerlo e scoprirlo), che rende il tutto ancor più interessante e piacevole da leggere.
Lo stile è semplice, appassionante perché sentito, figlio di una generazione cresciuta a pane e fantasy, ascoltando musicassette da riavvolgere con una bic, ma senza perdere nulla in novità ed iniziativa.
Insomma un libro che non si limita ad essere un insieme di carta sporca di inchiostro ma bensì che si spinge oltre, coniugando diversi mezzi di comunicazione per coinvolgerci in un mondo crudo in cui, come nella realtà, bisogna lottare strenuamente per i propri sogni.
Se ci si arrende è un po' come morire… Ma con molto più sangue e riff.