Crunchyroll: diffusi online i dati degli abbonati Premium. Cosa sta succedendo?

Un incidente di sicurezza informatica colpisce il mondo dello streaming anime. Crunchyroll, la principale piattaforma di distribuzione di anime a livello globale con oltre 100 milioni di utenti registrati, ha comunicato che i dati di alcuni suoi abbonati Premium sono finiti online sui social media. Crunchyroll ha fatto sapere di aver messo in sicurezza gli account e sembra non ci siano state violazioni dei sistemi dello streamer. Anche se resta una buona idea, se siete abbonati, cambiare password e sceglierne una particolarmente solida.

Problema di sicurezza su Crunchyroll: dati utenti Premium pubblicati online

L’allarme è scattato giovedì quando l’utente “@therealwilsn” ha pubblicato su X/Twitter (ma anche su Reddit) un elenco contenente username e password di presunti abbonati Crunchyroll Premium. Il post, successivamente rimosso dalla piattaforma, ha generato immediate reazioni tra gli utenti del servizio di streaming, con diversi account che hanno confermato di aver trovato le proprie credenziali nell’elenco diffuso.

In risposta all’incidente, Crunchyroll ha prontamente avviato un’indagine interna. L’azienda ha confermato di aver identificato e risolto il problema, messo in sicurezza gli account compromessi e di aver verificato l’integrità dei propri sistemi. A quanto risulta: nessuna violazione è stata rilevata nei sistemi di sicurezza della piattaforma. Questo suggerisce che le credenziali potrebbero essere state ottenute attraverso altri canali o mediante tecniche di credential stuffing, una pratica che sfrutta il riutilizzo delle stesse password su più servizi.

Di seguito, la dichiarazione ufficiale di Crunchyroll ad Anime News Network (tradotta dall’inglese): “Siamo a conoscenza che le credenziali di accesso di diversi servizi di streaming, incluso Crunchyroll, sono state pubblicate sui social media e abbiamo risolto il problema. Abbiamo messo in sicurezza gli account interessati, investigato la situazione e determinato che non ci sono prove che i sistemi di Crunchyroll siano stati compromessi. Crunchyroll incoraggia gli abbonati a diversificare e cambiare regolarmente le password e a mantenerle riservate. Per qualsiasi domanda riguardante la sicurezza dell’account, i fan possono visitare la nostra Pagina di Aiuto del Servizio Clienti.“

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La sicurezza e lo streaming

L’incidente, sebbene non sembra aver compromesso la sicurezza di Crunchyroll, evidenzia come i nostri account in streaming siano costantemente sotto attacco. Secondo recenti statistiche, si è registrato un aumento del 70% degli attacchi mirati ai servizi media nell’ultimo anno.

Le piattaforme di streaming sono diventate obiettivi lucrativi per i cybercriminali per diversi motivi. Anzitutto, perché gestiscono dati sensibili di milioni di abbonati, archiviando informazioni personali e dettagli di pagamento. Ma anche perché spesso sono soggette alla condivisione di password tra utenti, cosa che aumenta la “superficie” di attacco e rende più semplice procurarsi le credenziali.

I criminali informatici utilizzano diverse strategie per compromettere gli account streaming. Come il già citato credential stuffing, dove gli attaccanti utilizzano credenziali rubate da altre violazioni per tentare l’accesso non autorizzato. Oppure il phishing, con email fraudolente che imitano le comunicazioni ufficiali delle piattaforme per rubare credenziali; o dei “semplici” attacchi brute force dove bot automatizzati tentano ripetutamente di indovinare le password degli account — che se sono troppo semplici, resistono poco.

Sempre più attacchi ai siti anime

Questi attacchi riguardano tutte le piattaforme di streaming, ma non stupisce che gli hacker tentino di attaccare anche Crunchyroll. Il settore degli anime dovrebbe raggiungere un valore di 53,87 miliardi di dollari entro il 2030, anche grazie allo streaming. Netflix e Amazon Prime Video hanno aumentato significativamente i loro cataloghi anime, ma Crunchyroll resta il leader globale con oltre 40.000 episodi.

In ogni caso, Crunchyroll non è l’unico streamer di anime sotto attacco dagli hacker. Nel 2024 Netflix ha subito una violazione dei dati che ha portato alla diffusione online di episodi inediti di importanti anime come Ranma 1/2, Terminator Zero, Dandadan e Re:Zero, a causa di un partner di post-produzione compromesso. Nel 2022, Toei Animation aveva subito un accesso non autorizzato alla propria rete che aveva costretto lo studio a posticipare diverse produzioni, incluso il film Dragon Ball Super: Super Hero, originariamente previsto per aprile 2022. In entrambi i casi, le aziende hanno dovuto rilasciare comunicati ufficiali e intraprendere azioni legali per proteggere i propri contenuti.

Come proteggere i propri dati personali su Crunchyroll

Per proteggere gli account streaming, gli esperti consigliano diverse misure di sicurezza:

• Utilizzare password complesse e uniche per ogni servizio, magari facendosi aiutare da un password manager per generarle e conservarle (noi usiamo Bitwarden, ma anche 1Password, Dashlane e Keeper sono ottime alternative)
• Attivare l’autenticazione a due fattori quando disponibile (anche se al momento non c’è su Crunchyroll)
• Evitare di condividere le credenziali (o perlomeno non farlo su chat non crittografate!) e controllare che non ci siano dispositivi non autorizzati
• Utilizzare reti sicure per lo streaming, o VPN se siete in aeroporto, in hotel o altri luoghi con reti wifi pubbliche

Crunchyroll ha una pagina dedicata dove spiega come tutelarsi in caso di violazione dei propri dati utenti legati all’account. In questo caso, però, dovrebbe aver risolto i problemi di accesso e avervi comunicato se i vostri dati risultano compromessi. Per un eccesso di sicurezza, tuttavia, conviene comunque accedere al vostro account e cambiare password. Giusto per non rischiare brutte sorprese.