Come abbiamo già detto (leggi qui), l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica dovrebbe avvenire entro il 3 febbraio 2022, giorno ultimo dell’incarico affidato all’attuale PdR Sergio Mattarella nel 2015.
Dopo l’elezione del 13° Presidente della Repubblica, i passaggi da seguire sono:
- Appena verrà proclamato il nuovo presidente, sarà compito del Presidente della Camera comunicare a quest’ultimo l’avvenuta elezione.
- Fino al momento del giuramento del nuovo presidente eletto, che può avvenire anche il giorno seguente all’elezione, in carica rimarrà il presidente uscente.
In accordo con il Presidente della Camera e con il nuovo Presidente della Repubblica eletto, il presidente uscente potrà presentare le sue “dimissioni di cortesia” anticipate di qualche giorno.
- Il Presidente della Repubblica appena eletto si recherà a Montecitorio, dove il Parlamento sarà riunito in seduta comune e dove giurerà davanti al Presidente della Camera.
Una volta fatto il discosto post giuramento, 21 colpi di cannone saranno esplosi dal colle del Gianicolo.
- La prima uscita del nuovo Presidente della Repubblica sarà in compagnia del Presidente del Consiglio per recarsi all’Altare della Patria e rendere omaggio al Milite ignoto.
Durante la visita all’Altare della Patria, le frecce tricolore segneranno il cielo sopra Roma.
5. Finita la visita, il nuovo presidente eletto si dirigerà al Quirinale, dove arriverà a bordo della Lancia Flaminia scortato dai corazzieri a cavallo.
- Dopo gli onori ricevuti nel cortile prima di entrare nel palazzo, il nuovo PdR si recherà nella sala degli Arazzi di Lille, dove il presidente uscente gli consegnerà le insegne di Cavaliere di Gran Croce e gli farà indossare il gran cordone, l’onorificenza più alta prevista dalla nostra Repubblica.
Appena terminato questo passaggio di consegne, il presidente uscente lascerà il Quirinale per insediarsi a palazzo Giustiniani, dove assumerà l’incarico di senatore a vita.
7. Nel salone dei Corazzieri, il nuovo Presidente della Repubblica riceverà i saluti delle più alte cariche istituzionali. Come da prassi il Presidente del Consiglio rassegnerà le sue dimissioni davanti al PdR, quest’ultimo respingerà le dimissioni, segnando così l’inizio del suo mandato.
