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Con quale personaggio vi piacerebbe viaggiare?

Tempo di partenze qui in redazione. La stagione fieristica è ormai alle spalle, restano giusto uno o due appuntamenti prima dell’estate, tra cui l’atteso Campus Party (dove parleremo anche di ONTheRoad) ma per il resto gli uffici e soprattuto questa scrivania si stanno un po’ svuotando. Complici le imminenti partenze di Monica e Alessandra, rispettivamente verso Giappone e Cina. Dunque, come la scorsa estate, resto solo io a presidiare la poltrona. 

E allora… approfittando di questa graditissima quiete, finalmente libero da cuoricini coreani e altre robedafemmine che ingombravano l’ufficio, posso dedicarmi a un nuovo articolo di questa rubrica. La domanda di partenza è: con quale personaggio vi piacerebbe viaggiare?

E’ un gioco che mi capita di fare di frequente e la risposta non è mai la stessa, possono cambiare i parametri iniziali ad esempio. Banalmente: dove andiamo? Un paese straniero? Un altro emisfero? Cambiamo solo città? Già queste domande potrebbero completamente alterare il risultato. Ma più nel dettaglio ci si può anche chiedere: come ci andiamo? Auto? Treno? Aereo? A piedi? A cavallo forse? Nel caso la risposta è: John Wayne! E allora si può anche essere più precisi: con che tipo di personaggio? Inventato? Storico? Reale? Forse un attore? Un contante? Uno chef? Impossibile rispondere sempre allo stesso modo.

Ma se le combinazioni sono infinite il perno resta sempre uno soltanto: come scelgo il mio compagno di viaggio?

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Se ci pensate non è una cosa ovvia. Ogni partenza fa storia a se’ naturalmente, muoversi da soli è sicuramente un’esperienza incredibile (e da fare) come anche essere in gruppo, può essere veramente divertente nonostante i classici due elementi con cui non ci si trova, che possono sempre capitare.

In coppia però è tutto più delicato, le dinamiche sono inevitabilmente dirette e se non si va d’accordo il viaggio può trasformarsi in un vero incubo.

Un esempio? Viaggiare con un musicista potrebbe essere molto stimolante, ma dovrete assicurarvi di avere gli stessi gusti, perché in auto state pur certi che la radio la gestirà lui. Quindi scegliere di partire con James Hetfield anziché Gigi D’Alessio potrebbe cambiare di molto la vostra esperienza. Ma ancora… per un viaggio a Napoli opterei sicuramente per una bella colonna sonora neomelodica. Quindi siamo daccapo.

Come scelgo il mio compagno di viaggio? Io mi baso su quattro parametri fondamentali: intesa, fiducia, divertimento e sorpresa.

L’importanza di ciascuno di essi credo debba variare a seconda del genere di persona che siete. Io sono abbastanza accomodante e tranquillo perciò non sono troppo esigente in quanto a intesa e fiducia, mi adatto volentieri. Per altri, magari più insicuri, avere accanto qualcuno di cui fidarsi o con cui si ha un buon feeling può essere più importante.

Vediamoli uno per uno.

Intesa. Può non essere sinonimo di confidenza, non deve per forza essere un amico di lunga data o una compagna/o. Qui si intente più quell’affinità di base che ci porta ad avere magari gusti musicali/culturali/gastronomici compatibili. Oppure diametralmente opposti, ma pur sempre complementari. Io ad esempio adoro viaggiare in auto con chi detesta guidare, così non mi sento in colpa a non cedere mai il volante.

Fiducia. Questa fa sempre comodo, soprattutto per chi in viaggio vuole spegnere un po’ il cervello. Scegliere un compagno maniaco della programmazione vi manleverà dal preoccuparvi di orari, numero dei voli, cambi e altri noie… ammesso che di lui ci sia da farsi. Allo stesso tempo, perché il rapporto sia reciproco, dovrete almeno dimostrarvi disponibili a qualche sacrificio. Portategli la valigia di tanto in tanto… se si fida a lasciarvelo fare.

Divertimento. Sempre nella mia personale classifica questa è una voce indispensabile. In viaggio bisogna divertirsi, quindi ridere, ridere tanto. Più riderete e più i ricordi del viaggio resteranno indelebili. Sono pronto a viaggiare con uno sconosciuto, inaffidabile e inappetente (che con me di certo avrebbe poca intesa) ma passerei sopra a tutto se si dimostrasse comunque una buona spalla per scherzi, battute e goliardie varie.

Sorpresa. Questa voce ha l’onore di sintetizzare un misto di cose, che io identifico con la capacità (sempre del compagno di viaggio) di sorprenderci. Sto parlando di un quid, un talento che può esprimersi in svariati modi… quello che riesce a comunicare con qualunque nazionalità pur non conoscendo altro che il proprio dialetto. Quello che a fiuto riesce sempre a trovare il ristorante migliore. Oppure quello che ha sempre un gadget adatto alla situazione… se il mio compagno di viaggio riesce a sorprendermi allora stiamo parlando di un’avventura, di storie da raccontare… il massimo che si possa desiderare.

Si tratta naturalmente solo del mio punto di vista e sono molto curioso di conoscere il vostro, quali sono i parametri con cui valutate gli avventurieri delle vostre spedizioni? E già che ci siamo proviamo a giocare insieme… con che personaggio vi piacerebbe viaggiare?

Un giro dei Balcani con Alessandro il Grande? Un eco-tour con Groot? Un viaggio on the road con Elwood Blues? Una crociera con Steve Zissou? Un tour gastronomico con Tazmania?

Fatecelo/melo sapere qui nei commenti!

Vi ricordo di dare un’occhiata ai nostri viaggi intanto, perché nella crociera di dicembre un personaggio ad accompagnarci ci sarà davvero, anzi, grazie alla strabiliante voce di Pietro Ubaldi i personaggi saranno tantissimi!

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