“Alzati, Sir Christopher Nolan“: presto un membro della famiglia reale pronuncerà queste parole per rendere cavaliere il regista premio Oscar per Oppenheimer, che riceverà l’onorificenza insieme a sua moglie e co-produttrice Emma Thomas. O almeno, è quello che ci immaginiamo: ma si usa davvero quella frase (molto cinematografica)? In generale, come si diventa Cavaliere dell’Impero Britannico? C’è davvero il tocco con la spada sulle spalle per nominare Sir e Dame? E possono diventare cavalieri solo gli inglesi? Approfittando della nomina di Nolan, abbiamo pensato di provare a rispondere a tutte queste domande, in maniera semplice, con questo articolo.
Come si diventa Cavaliere dell’Impero Britannico?
Christopher Nolan ha fatto incetta di premi con il suo ultimo film, Oppenheimer, che tra gli altri ha vinto ben sette Oscar. Dopo questo enorme successo, il governo britannico ha voluto riconoscere il “contributo al mondo cinematografico” conferendo al regista il titolo di Sir. E riconoscendo a sua moglie, Emma Thomas, l’equivalente al femminile: Dame. Thomas ha prodotto con il marito moltissimi suoi film, da Memento alla trilogia del Cavaliere Oscuro (che come vedremo, è solo un titolo onorifico per l’americano Batman).
Con la recente nomina della coppia, ci viene spontaneo chiedere quali siano i criteri e il percorso per ottenere un simile riconoscimento. Diventare Cavaliere dell’Impero Britannico, infatti, non è un traguardo raggiungibile da chiunque.
Questo titolo onorifico della monarchia britannica riconosce il merito a persone che si sono distinte in vari campi, come le arti, la letteratura, la scienza, il servizio pubblico, o per il loro contributo alla comunità. Ma come avviene il processo di nomina?
Quali meriti servono per diventare Sir e Dame?
La nomina avviene ufficialmente per mano del monarca, su raccomandazione del Primo Ministro del Regno Unito, che a sua volta riceve proposte da vari comitati di selezione.
I meriti necessari per essere nominati variano ampiamente, ma hanno in comune l’eccellenza e il contributo significativo alla società o al proprio campo di attività. Non esiste un percorso unico o prefissato per diventare Cavaliere, ma è chiaro che il riconoscimento arriva dopo anni di dedizione e successi riconosciuti a livello nazionale o internazionale.
Molto spesso, oltre ai meriti artistici, contribuiscono anche quelli umanitari. Da Bono degli U2 a Benedict Cumberbatch, molti attori e cantanti hanno ricevuto il premio per il proprio impegno sociale prima ancora che per il successo mediatico. E altri, come Victoria Beckham, hanno visto riconosciuti meriti diversi da quelli che li hanno resi famosi: in questo caso, l’onorificenza premia il suo contributo all’industria della moda e non a quella musica. Tuttavia, gli artisti Sir e Dame sono moltissimi: da Mick Jagger ai membri in vita dei Beatles, passando per Emma Thompson, Judi Dench, Eddy Redmayne ed Elton John.
I cavalieri non sono Lord
Una distinzione importante da fare è quella tra i titoli onorifici e quelli nobiliari. Mentre i primi, come il titolo di Cavaliere, non conferiscono allo insignito uno status ereditario o il diritto a sedere nella Camera dei Lord, i titoli nobiliari, come quelli di Duca, Conte o Barone, sono spesso legati a diritti e privilegi ereditari.
I titoli onorifici sono personali e mirano a riconoscere i meriti individuali. Nolan e Thomas, quindi, non avranno terreni in concessione o un posto nella Camera Alta inglese. E non potranno lasciare in eredità il proprio titolo. Si tratta soprattutto di una carica simbolica: un riconoscimento al merito, per aver portato onore al proprio Paese. Ma non apre i cancelli a tutti i privilegi nobiliari britannici.
Come funziona la cerimonia per diventare Cavaliere dell’Impero Britannico? Si usa davvero la spada?
La cerimonia di nomina di un cavaliere o di una dama dell’Ordine dell’Impero Britannico è un evento formale e ricco di tradizione, che si svolge in uno dei palazzi reali, come Buckingham Palace. Durante la cerimonia, il monarca britannico o un membro della famiglia reale, agendo in sua vece, conferisce l’onorificenza agli insigniti.
La cerimonia di investitura include il momento in cui il monarca o il rappresentante reale posa una spada sulla spalla dell’insignito, mentre il futuro cavaliere si inginocchia su un supporto (non per terra). Dapprima, si appoggia la spada sulla spalla destra, per poi alzarla sopra la testa e appoggiare la lama sull’altra spalla. La frase “Arise, Sir…” però non si usa nel cerimoniale ufficiale. Inoltre, l’investitura con la spada non si adotta per le donne, né per i membri del clero: quindi Emma Thomas non dovrà mettersi in ginocchio come il marito.
Dopo la cerimonia di investitura, gli insigniti possono fregiarsi del titolo di “Sir” (e le eventuali mogli Lady) o “Dame” e portare le insegne del loro ordine. Queste insegne, che variano a seconda del grado conferito all’interno dell’Ordine, vengono solitamente indossate durante eventi ufficiali e cerimonie. In ordine crescente, ci sono: Membri (MBE), Ufficiali (OBE), Commendatori (CBE), Cavalieri o Dame Comandanti (KBE o DBE) e infine Cavalieri o Dame di Gran Croce (GBE). Solo questi ultimi due danno accesso al titolo di Sir e Dame (Nolan era un CBE, ma ora “sale di livello”).
Si può rifiutare o rinunciare alla nomina?
Il titolo non va accettato per forza. Anzi, molti artisti l’hanno rifiutato. David Bowie non accettò di diventare Cavaliere (come ricorda il Post) e rinunciò anche all titolo di CBE. Cosa che, prima di lui, fecero Keith Richards dei Rolling Stones e l’attore Alan Rickman.
John Lennon, che pure aveva ricevuto il titolo come gli altri Beatles, vi rinunciò in protesta del supporto inglese alla guerra in Vietnam. Ma può accadere anche al contrario: la Corona ha tolto il titolo, per esempio, ad Harvey Weinstein dopo la condanna per stupro e violenza sessuale.
Possono diventare Sir e Dame anche i non inglesi?
Anche i non inglesi possono diventare Sir e Dame, ma in forma onoraria. Questo significa che mentre ricevono l’onorificenza e possono aggiungere le lettere post-nominali del grado che hanno ricevuto all’interno dell’ordine, non hanno il diritto di utilizzare il titolo di Sir o Dame davanti al loro nome. Questo tipo di riconoscimento è riservato ai cittadini del Commonwealth o ai cittadini stranieri che hanno dato un contributo significativo al Regno Unito o alla monarchia.
Anche diversi italiani hanno ricevuto onorificenze onorarie da parte della corno inglese. Sia figure artistiche come Riccardo Muti, che politici come Rutelli, Albertino e anche l’attuale presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Qual è la storia del cavalierato nel Regno Unito?
La storia della cavalleria nell’Impero Britannico ha una lunga tradizione. Se già c’erano cavalieri attorno alla mitologica Tavola Rotonda (e quindi dalla nascita mitica dell’Inghilterra), il concetto fu formalizzato durante l’era normanna, con la creazione di ordini cavallereschi come l’Ordine della Giarrettiera nel 1348 da parte di Edoardo III. Già nel medioevo il processo di diventare cavaliere, noto come dubbing, comportava un atto cerimoniale in cui il monarca posava una spada sulla spalla del cavaliere.
Col tempo, la natura della cavalleria si spostò da un focus militare a un riconoscimento più ampio del servizio meritorio alla nazione. Questo cambiamento si riflette nella creazione dell’Ordine Eccellentissimo dell’Impero Britannico nel 1917 da parte del re Giorgio V, che premia sia i meriti “in tempo di pace” oltre a quelli in tempo di guerra. Da questa data, nasce anche il concetto di cavalierato al femminile, con l’istituzione del titolo di “Dame”, che in passato indicava semplicemente la moglie del Sir (termine caduto in disuso e sostituito da Lady).
Questo titolo, oggi, riconosce i meriti artistici, economici, sociali e non più solo militari, di uomini e donne che fanno parte del Commonwealth e anche di stranieri, seppur in forma onoraria. Insomma, potreste diventare Cavalieri anche voi — iniziate a vincere una mezza dozzina di Oscar e poi contattate il Primo Ministro inglese.
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