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Come mettere a dieta le zanzare

Quanti di voi, come me, hanno provato candele alla citronella, tavolette da bruciare e spray dall’odore pessimo, fino ad arrivare a pregare Cthulhu affinché ci porti via le zanzare? Su Cell il 7 Febbraio è apparso un articolo che vi renderà felici. Un gruppo di ricercatori ha isolato alcune molecole in grado di mettere a dieta le zanzare.

Leslie B. Vosshall e Ben Matthews, durante alcuni studi sulle zanzare. Credit: The Rockefeller University
Leslie B. Vosshall e Ben Matthews, durante alcuni studi sulle zanzare. Credit: The Rockefeller University

Saziare insetti malefici: come.

Le zanzare si nutrono di sangue per assimilare le proteine che poi gli permetteranno di deporre le uova. Oltre ad essere estremamente fastidioso, questo processo causa la diffusione di numerose e pericolose malattie. Una volta succhiate tutte le proteine necessarie, però, gli insetti non accusano più la fame fino alla deposizione delle uova. Leslie Vosshall, una neurobiologa alla Rockefeller University di New York City, ha provato ad utilizzare questo meccanismo a vantaggio degli esseri umani.

Il gruppo di Vosshall ha studiato un particolare neuropeptide, l’NPY. Questi composti si erano già dimostrati  importantissimi nei processi legati alla sensazione di sazietà per molti animali (compresi gli esseri umani) e si sono rivelati altrettanto importanti per le zanzare. Ed ecco l’idea geniale: alcuni medicinali sul mercato per la perdita di peso prendono di mira proprio la NPY, che si possa indurre un effetto simile nelle zanzare?

La risposta è sì. Il team di Vosshall ha eseguito diversi esperimenti per provarlo ed ha isolato sei molecole che possono essere utilizzate tranquillamente per questo scopo, riducendo drasticamente la tendenza delle zanzare a cibarsi per i due o tre giorni successivi alla somministrazione.

Insomma, abbiamo la soluzione definitiva per impedire la diffusione della malaria e della febbre dengue? Purtroppo no. Per ora le soluzioni da somministrare alle zanzare prevedono un’altissima concentrazione dei composti sviluppati dal team di ricercatori, senza contare che bisognerebbe attirare le zanzare in un unico punto per poi somministrarglieli. Insomma, i costi sono attualmente sono troppo alti per essere sostenibili, ma è un ottimo inizio.

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