Site icon Orgoglionerd

Che è successo ai Simpson?

Dopo il crossover con i Griffin (potete trovare qui l'articolo) torniamo a parlare di una delle famiglie più popolari del mondo: I Simpson. Chi può dire onestamente di non aver mai guardato neanche una puntata? Chi può giurare senza nascondere le dita incrociate dietro la schiena di non aver mai canticchiato la sigla iniziale?
La serie televisiva ideata da Matt Groening nel lontano 1989 e che conta al momento ventisei stagioni e quasi seicento episodi, accompagna da anni le vite di molti di noi. Tra puntate, videogiochi, gadget e quant'altro, sono ben poche le persone che possono dire onestamente di non conoscerli affatto. I Simpson sono riusciti prima di molti altri, e meglio di molti altri, a sdoganare in chiave animata e “per adulti” la classica sitcom made in USA.

Tuttavia, c'è il rovescio della medaglia. Dopo anni di onorato servizio, a molti fan sembra, da parecchio tempo, che la serie stia perdendo smalto. Che non presenti più le stesse trovate, a tratti quasi geniali, delle prime stagioni, che la qualità stia, in generale, calando sempre più in basso. Badate, non parliamo delle problematiche riscontrate nella versione doppiata in italiano – il peggioramento e la scomparsa di Tonino Accolla, voce di Homer, così come il cambiamento di parecchi tra i doppiatori storici per altre ragioni sicuramente hanno traumatizzato i fan nostrani – ma della serie originale nel suo complesso.
Dunque, I Simpson sono veramente peggiorati? E, se sì, perché? Cerchiamo di capirlo insieme.

Il primo cambiamento che possiamo riscontrare, e forse il più lampante, è il cambio di tono generale e di umorismo dell'intera serie. Nelle prime stagioni le gag erano sì presenti, ma non vi era mai la ricerca della gag demenziale fine a sé stessa, la ricerca della risata facile del pubblico. I siparietti c'erano, ma erano studiati, calzavano alla perfezione all'interno della trama e raramente risultavano forzati. Col passare del tempo e delle stagioni sono state adottate soluzioni sempre più simili a quelle adottate nei Griffin: brevi gag spesso demenziali e che spesso poco si legano con il resto della storia. Che, per carità, possono piacere, ma appartengono ad un prodotto come, appunto, I Griffin, e non ai Simpson.

353c9xv
Altro cambiamento evidente è stato quello di Homer, che da uomo tonto, ingenuo, quasi stupido (ma di quella stupidità a tratti geniale) ma fondamentalmente buono si è trasformato sempre più in una macchietta buona per le sopracitate gag. Cosa ne è dell'Homer che decide di ingrassare di proposito per poter lavorare a casa? Dell'Homer che conserva le foto della figlia minore sull'odiato posto di lavoro per farsi forza e ricordare che è anche per lei che lo fa?
Nelle ultime stagioni, per quanto riguarda Homer si è giocato sempre più sul fattore “stupido”: emblematica la puntata in cui si scopre che questa stupidità è dovuta al fatto di essersi incastrato un pennarello nel cervello all'età di sei anni.
Per quanto riguarda la famiglia Simpson, la sensazione è che sia sempre meno “famiglia”: Bart e Lisa non si comportano più come bambini, ma sempre più spesso come piccoli adulti frustrati, e il rapporto d'affetto tra loro e verso i genitori viene sempre più spesso messo in secondo piano.

Una delle motivazioni di fondo per quanto riguarda il calo nella qualità dell'opera, a nostro parere, è piuttosto banale: la serie va avanti da ormai quasi trent'anni, e sarebbe stato difficile, se non quasi impossibile, mantenere gli stessi ritmi di una volta. Teniamo poi conto che i personaggi de I Simpson sono fondamentalmente immutabili e sempre uguali – non si hanno “svolte” significative nelle loro vite, se non in pochissime occasioni. Si veda la morte della moglie di Ned Flanders, ad esempio. Inoltre molte cose canonizzate nelle prime stagioni, come ad esempio il passato di Homer e Marge prima del matrimonio, sono state cambiate più volte per avere materiale per qualche altro episodio. Idea forse non malvagia di per sé, ma sicuramente sgradita ai fan di vecchia data, che si vedono scombinare le carte in tavola come se nulla fosse.

Insomma, nel corso degli anni I Simpson sono senza dubbio cambiati, a nostro parere in peggio.
Già nel 2002 Groening aveva dichiarato la difficoltà per l'intero staff nel creare storie che non solo sorprendessero il pubblico, ma anche loro stessi, e del timore che ne derivava.
Alla luce di quel che è accaduto dopo, probabilmente si trattava di un timore ben fondato.

Exit mobile version