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La Cambogia nei film (e come ottenere il visto per visitarla)

Da Lord Jim a Lara Croft, il fascino dei templi, della natura e della storia cambogiana affascina. Ma non come dal vivo

Maestosa, solenne. Ammirando la sua natura rigogliosa, le strutture architettoniche millenarie e la pura bellezza della Cambogia è impossibile non restare a bocca aperta. Anche solo guardando i suoi paesaggi in una sala cinematografica: ma dal vivo è tutta un’altra cosa. Abbiamo raccolto in quest’articolo qualche ottimo film girato in Cambogia e qualche consiglio su come ottenere un visto per visitarla. Per vedere con i vostri occhi la magia catturata dalla telecamera.

La Cambogia raccontata nei film e come ottenere un visto per visitarla

Da più di cinquant’anni Hollywood ha subito il fascino della Cambogia. Forse il primo celebre film a sfruttare i panorami magnifici del tempio di Angkor Wat (che vedete nell’immagine di copertina) fu Lord Jim del 1965, adattamento di un volume di Joseph Conrad con Peter O’Toole protagonista.

Ma altri attori hanno amato quanto visto in Cambogia e le persone che hanno incontrato sul set. Angelina Jolie nel 2001 ha girato diverse scene di Lara Croft: Tomb Raider nel tempio di Ta Prohm. L’amalgama di natura e architettura ha creato un set perfetto per il film d’avventura.

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Lara Croft: Tomb Raider (2001)

Jolie ha amato tanto questa terra magnifica da tornare nel 2017 come regista, per il film Per primo hanno ucciso mio padre. Un’opera che racconta la tragedia del genocidio cambogiano operato sotto la dittatura di Pol Pot. Come fa Urla del Silenzio di Roland Joffé, che però non poté girare allora il film in Cambogia proprio perché i khmer rossi controllavano ancora il Paese.

Non solo Hollywood

Hollywood però non è la sola a essersi innamorata della Cambogia e averci ambientato scene emozionanti. Il regista di Hong Kong Wong Kar-wai ha girato nel 2000 un dramma romantico In the Mood for Love.

I protagonisti (Maggie Cheung e Tony Leung) si innamorano, ma sono già sposati. Un amore segreto e solo sussurrato. Durante il film il protagonista racconta che “Nel passato, se qualcuno aveva un segreto che non volevano condividere, sai cosa facevano? Andavano in montagna, trovavano un albero, scavavano lì una buca e sussurravano il segreto . Poi coprivano la buca con il fango. Così il segreto restava lì per sempre”.

Nella scena finale del film, Tony Leung visita il tempo di Angkor Wat. Trova un buco in un muro si avvicina e sussurra qualcosa. L’inquadratura si allarga e mostra la maestosità del tempio e della natura cambogiana, in cui il protagonista nasconde il suo amore segreto. Magia.

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In the Mood for Love (2000)

Il fascino cambogiano, anche nei film girati altrove

La bellezza della Cambogia è tale che alcuni registi la richiamano, anche senza visitarla. Apocalypse Now vede Marlon Brando nella giungla (esplicitamente) cambogiana. Anche se i set furono ricreati nelle Filippine.

Il film Kingsman – Il Cerchio d’Oro colloca la base della sua villain Poppy Adams in un tempio cambogiano con all’interno un ristorante anni ’50. Ma la set designer Rosemary Brandenburg ha ricreato l’intera area in un hangar a Longcross, vicino Londra. Sebbene se il film sia stato bandito in Cambogia per come trattava la (finta) terra sacra.

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Kingsman – Il Cerchio d’Oro (2017)

Alien vs Predator ha addirittura scartato la scena di apertura originariamente prevista nella Cambogia di quattromila anni fa per via dei costi troppo elevati di produzione. Forse non avevano il servizio giusto per procurarsi un visto per volare in Cambogia.

Come ottenere un visto per la Cambogia in maniera semplice

Per quanto adoriamo il gusto delicato di regista e direttrice o direttore della fotografia, i nostri occhi valgono più di qualsiasi telecamera. Visitare la Cambogia però risulta possibile solo se disponete del visto obbligatorio. Si tratta di un’autorizzazione di viaggio elettronica introdotta dal Ministero degli Affari Esteri cambogiano, pensato per chi vuole visitare il Paese entro 30 giorni.

Fortunatamente, ottenere il visto Cambogia è davvero semplice: non c’è bisogno di presentarsi al Consolato Cambogiano a Milano o all’Ambasciata di Parigi. Potete compilare semplicemente il modulo di richiesta online e pagare con Visa, Mastercard, Nexi, American Express, Postepay o PayPal. Dopo pochi giorni riceverete una email con il vostro visto Cambogia. In caso di richiesta urgente, potete addirittura ottenerlo entro le 24 ore (in media). Il video esplicativo qui sotto spiega tutto in maniera semplice.

Quanto costa e per quanto vale

Il costo del visto è di 59,95 euro a persona, anche se con l’aggiunta di 17,50 euro potete richiedere l’elaborazione più rapida e ottenere i visti in media entro 24 ore.

Questo documento di viaggio vale per i turisti che vogliono visitare il Paese per un massimo di 30 giorni. Che non bastano per girare un film, ma sono sufficienti per chi vuole visitare le splendide località turistiche, le mete naturalistiche e le architetture che mostra i secoli di storia cambogiana.

Durante la procedura online dovrete scansionare passaporto e una foto formato tessera digitale. Una volta compilata la richiesta ed effettuato il pagamento, uno specialista di visti valuterà che tutto sia compilato regolarmente. Se tutto è in regola, contatterà il Dipartimento per l’Immigrazione della Cambogia che prenderà la decisione sul rilascio del visto.

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Il visto in sé ha una validità di 90 giorni e autorizza il soggiorno per 30. Il periodo di validità inizia non appena il Dipartimento dell’Immigrazione del Paese approva la vostra richiesta. E con questo documento potete entrare e uscire dal Paese una volta sola.

La situazione Covid nel Paese

Dal 15 novembre 2021 i turisti possono nuovamente recarsi in Cambogia per visitare il Paese, dopo lo stop per la gestione della situazione pandemica. Oltre al visto i viaggiatori dovranno richiedere un’assicurazione specifica per il Covid-19.

Rispetto ai Paesi limitrofi, la campagna vaccinale in Cambogia va benissimo: i tassi di vaccinati sono fra i più alti in Asia. Come nel resto del mondo, non possiamo ancora cantare vittoria sul coronavirus. Ma il tasso di contagi continua a scendere e il turismo sta riprendendo ad attirare persone da tutto il mondo nel Paese asiatico.

L’84% della popolazione cambogiana ha completato il ciclo vaccinale, già ad Agosto 2021 hanno somministrato la terza dose. Tuttavia, alcune misure per prevenire i contagi sono ancora in vigore nel momento in cui scriviamo quest’articolo: mascherine in alcuni hotel oppure il codice QR “StopCovid“. Quindi conviene consultare le linee guida locali prima di partire.

Cosa portarsi per il viaggio in Cambogia

Una volta che avete ottenuto il vostro visto, controllate di avere il passaporto con cui avete richiesto il visto prima di salire sull’aereo. Deve avere validità residua di almeno sei mesi da quando entrate nel Paese, quindi controllate sia tutto in regola.

Inoltre servono due copie stampate del visto: infatti dovrete consegnare la prima copia quando arrivate in aeroporto (o qualsiasi altra frontiera del Paese) e la seconda quando ripartite.

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Riassumendo, per ottenere un visto turistico per viaggiare in Cambogia dovete compilare il modulo online e pagare il costo da 59,95 euro per persona. Il documento avrà validità per 90 giorni e darà l’autorizzazione a viaggiare nel Paese per 30 giorni. Le richieste vengono solitamente smaltite in sette giorni, in 24 ore se la richiesta è urgente. Una volta sbrigata la parte burocratica, potrete ammirare con i vostri occhi i paesaggi che hanno ispirato registi d’azione e di film romantici. Una terra ricca di emozioni. Troppe da catturare anche dalla migliore delle telecamere.

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Questo articolo è stato scritto in collaborazione con Visti.it.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, Nerd da prima che andasse di moda.

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