C.B. Cebulsky racconta come si uccide un personaggio Marvel

C.B. Cebulsky, Editor in Chief di Marvel, ha rivelato al pubblico di una convention in Svezia come si uccide un personaggio dell’universo Marvel. La casa madre di molti beniamini sia dello schermo che della carta stampata ha abituato il suo pubblico alle morti- specialmente con Endgame, per chi non era già abituato con i fumetti. Ci ha però anche resi avvezzi, e da molto più tempo, alle resurrezioni: pensiamo a tutte le volte in cui Loki, da buon dio dell’inganno, è rispuntato più volte dopo essere variamente passato a miglior vita. In questo universo i personaggi flirtano con la morte (qualcuno, come Deadpool, letteralmente): ciò significa che questa non ha più peso?

Cebulsky: “Non uccidiamo per creare shock”

“Gli unici personaggi che non tornano sono zio Ben e Gwen Stacy“ afferma provocatoriamente il presentatore del panel svedese, esplicitando l’assunto inespresso da chi ha posto la domanda- e dagli altri spettatori. L’Editor in Chief di Marvel smonta questo assunto: “Molti sono convinti che non prendiamo la morte seriamente alla Marvel, ma in realtà lo è. La morte di un personaggio deve essere sempre funzionale alla storia, non uccidiamo per creare shock. Non pensiamo alla eventuale resurrezione, ma a come quella morte si inserisce nella storia.” La decisione non è presa da un individuo: “C’è sempre un ampio dibattito perché quando un autore propone di uccidere un personaggio deve sempre essere rivolto alla storia. […] Devono discuterne prima l’autore e l’editor e poi tra lo scrittore e il team di editor. Veramente è una decisione collettiva, presa sempre con la miglior storia in mente.”

Tornare dalla morte? Non è scontato

Quindi ora abbiamo capito che la decisione di far uscire un personaggio di scena in modo violento o commuovente non è presa con così tanta leggerezza. Ma il ritorno, tanto frequente? ‘Molte persone pensano che oh, la Marvel ha ucciso qualcuno’ e pensano di sapere che il personaggio tornerà, ma non è così. Talvolta quando uccidiamo un personaggio sappiamo che è morto per davvero.”