Bruce Sterling è uno dei più apprezzati autori di fantascienza moderni, nonché uno dei principali esponenti del filone cyberpunk. Il suo contributo alla formazione di questo genere è stato talmente rilevante che è generalmente riconosciuto come uno dei suoi fondatori al fianco di William Gibson. Sterling è anche un giornalista, nonché un grande esperto di nuove tecnologie, ovviamente. Abbiamo incontrato Bruce Sterling in conferenza stampa alla scorsa Lucca Comics and Games. Ecco i misteri del mondo moderno che ci ha rivelato…
Bruce Sterling a Lucca Comics and Games 2019!
Fin da subito l’autore si è tuffato nel mondo della tecnologia. Si tratta chiaramente di un universo che lo affascina, visti anche i temi delle sue opere. Uno degli aspetti che più ritiene chiave è lo sviluppo delle reti neurali e del deep learning. È interessante notare come saranno sempre più necessarie nuove parole, nuovi termini per descrivere le macchine e le loro capacità.
Successivamente si è spostato sul mondo del fumetto e ha svelato che, pur non avendone mai scritto uno, è un appassionato del settore. Tra i suoi autori preferiti ci sono Neil Gaiman e Warren Ellis, con cui ha un rapporto personale: quest’ultimo è stato peraltro il primo a convincerlo a mettere le proprie fotografie online. Uno dei fattori che più apprezza di loro è la passione e l’interesse che mettono nei nuovi media e nelle nuove opportunità offerte da essi.
Sterling ci ha poi portato per mano all’interno del ‘Walmart problem‘ degli scrittori di fantascienza. Ogni device che inseriscono nei propri titoli deve essere abbastanza innovativo da non essere già in vendita nella nota catena di store americani. Una difficoltà sempre maggiore con lo sviluppo della tecnologia e soprattutto dello sviluppo open source. Come è possibile assicurarsi che una delle 7.000 e più skill di Alexa non sia più avanzata della scienza del romanzo che si sta scrivendo?
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Un aspetto fondamentale della fantascienza è il fatto che racconti sempre dell’epoca in cui nasce l’opera, nonostante le ambientazioni futuristiche. E nel farlo, non cerca mai di fare sentire bene il lettore (o il suo fruitore più in generale) ma spesso è un monito verso i pericoli in arrivo.
E a questo proposito, Bruce Sterling ha svelato che ci sono sviluppi tecnologici che effettivamente lo preoccupano. Su tutti spiccano le questioni biologiche e biotecnologiche, più che la robotica, la nanotecnologia o l’intelligenza artificiale. Questo per ragioni molto pratiche: sarà difficile ottenere fondi per richieste davvero rischiose in quei campi. La biotecnologia però può essere la strada per allungare la vita di tanti uomini e donne ricche, che potrebbero non badare a spese per questo obiettivo. E questo potrebbe aprire le porte a sviluppi davvero pericolosi.
Infine ha voluto parlare dell’effetto che i social network hanno avuto sul mondo, dando spazio di espressione a “legioni di imbecilli” come disse Umberto Eco, di cui Sterling è un grande fan. L’autore ha sottolineato come la soluzione non sia cercare di spegnere la loro voce, insultandoli o attaccandoli, bensì ascoltarli perché chiunque può insegnarci molto. Un pensiero eccezionale, da parte di un grande autore.