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Boris: una ripartenza a razzo | Recensione

La serie cult italiana torna su Disney+ con una nuova stagione, com'è andata?

Dopo anni e anni di petizioni, voci, domande alle reunion, finalmente Boris 4 è realtà con il debutto previsto fra poche ore su Disney+. Una delle serie più cult in assoluto del nostro Paese si prepara a tornare con nuovi episodi in cui i nostri “eroi” dovranno confrontarsi con un mondo tutto nuovo. L’attesa è spasmodica tra i fan, sempre con quella punta di timore quando si tocca qualcosa di così iconico. Noi abbiamo visto i primi due episodi in anteprima e possiamo iniziare a raccontarvi qualcosa…

Boris 4, il ritorno su Disney+

Sono passati più di dieci anni da quando abbiamo visto la crew de Gli Occhi del Cuore in azione. Il mondo della serialità, anche in Italia, è decisamente cambiato. “Rete“, “fiction“, “smarmellare” sono tutte parole del passato. Oggi il mondo televisivo passa per la “piattaforma“, naturalmente di streaming e americana. Ora è tutto molto poco italiano e le parole chiave sono diventate “lock“, “algoritmo” e “authenticity“.

In tutto questo Stanis è diventato anche produttore e ha dato il via a un nuovo progetto che con una scelta di rara modestia lo vede protagonista: Vita di Gesù. Naturalmente ha richiamato tutta (o quasi) la sua vecchia ciurma, dagli sceneggiatori ad Arianna, da Biascica a Duccio, fino al leader dietro la macchina da presa René Ferretti. E sempre naturalmente, con un entusiasmo sconsiderato ha fatto partire la produzione dello show, senza però avere ancora l’approvazione (e quindi i finanziamenti) della piattaforma. Insomma, il solito caos.

Una simile irruenza si riflette anche nella struttura stessa di Boris 4. In questi primi episodi siamo lanciati in piena corsa, senza un momento per riambientarci, per ricostruire il nuovo ambiente in cui ci troviamo. Un approccio totalmente opposto a quello scelto nel 2011 per il film tratto dalla serie, dove invece assistevamo a tutto il processo per “rimettere in piedi la vecchia banda“, scoprendo dov’era finito ciascuno dei protagonisti.

Ci vuole del tempo per ritrovare l’equilibrio, perché Boris 4 esaurisca la spinta di quella accelerazione iniziale e ritorni su un livello che permetta di apprezzarlo pienamente. E ridere di gusto davanti ad alcune trovate, anche oltre quelle basate sugli elementi che già conosciamo e amiamo.

Contestare un mondo che cambia

boris 4 disney recensione

Boris 4 è intrinsecamente una sfida. Non solo perché tornare a distanza di anni non è mai semplice, soprattutto senza la presenza di uno degli autori originali (Mattia Torre, scomparso nel 2019). Ma perché questo show nasceva con lo spirito di contestare e irridere il mondo della serialità italiana, ancorata al modello delle fiction mentre in America andava in onda Lost, irrimediabilmente in crisi in quel periodo. Un bersaglio facile, almeno da un certo punto di vista.

Oggi la situazione è piuttosto diversa e, pur essendo lontana dalla perfezione, migliore. Non solo, ma è intrinsecamente legata a progressi tecnologici, culturali e sociali. Porsi in opposizione a questi elementi a qualche livello, ironizzare su di essi è una scelta necessaria (perché è parte dello spirito innegabile della serie) ma che corre su un filo sottile. Il rischio di ritrovarsi con un’invettiva contro “i giovani d’oggi sempre attaccati a quegli smartphones con i loro like e i loro streamings sull’Internet” è dietro l’angolo.

Fortunatamente da quello che abbiamo visto in queste puntate, il pericolo è stato evitato. Il grosso dell’ironia sta nella difficoltà con cui i protagonisti devono affrontare questi cambiamenti. Il caso emblematico è quello di Biascica che si trova alle prese con le nuove regole di comportamento sui luoghi di lavoro, per renderli più rispettosi e inclusivi. Si prendono in giro alcuni aspetti di queste, ma il focus resta sul personaggio stesso.

E così, di riffa o di raffa, Boris 4 riesce a mantenere lo spirito eversivo delle stagioni che l’hanno preceduta. Bisognerà vedere quanto riuscirà a reggere e in che direzione andrà nel corso delle prossime puntate, ma la partenza sembra promettente.

Boris 4 arriva su Disney+ il 26 ottobre

boris 4 disney recensione

Queste prime due puntate dello show non ci hanno convinto in maniera piena, ma il responso è comunque positivo. Si nota che alla base c’è della concretezza e una storia da raccontare e già iniziano a spuntare i colpi di genio che hanno reso così indimenticabile Boris. E non si tratta (altro rischio in cui si poteva incappare) di un tentativo vuoto di riproporre vecchi tormentoni e condire il tutto con strizzate d’occhio al pubblico.

Una parte del problema sta proprio in quella partenza così rapida, che fa sembrare che tutto scorra così in fretta, senza fare sedimentare il tutto. Una corsa per arrivare allo status quo in cui poi si muoverà la serie, che già con il secondo episodio sembra essere più sedimentato e fa sperare in meglio. Qualche svirgolata qua e là resta, ma le speranze ci sono. Non resta che attendere il lancio ufficiale per scoprire cosa ci aspetta nel resto della stagione.

Boris 4 sarà disponibile su Disney+ con tutti gli otto episodi a partire dal 26 ottobre.

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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