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Jane Austen, una di noi

La Royal Mint ha coniato una moneta da due sterline con la sua effige, per onorare il bicentenario della sua scomparsa.
Si continuano a leggere i suoi libri come se fossero stati scritti ieri, noi di Orgoglio Nerd non potevamo esimerci dal ricordarla, in questa ricorrenza.
Jane Austen è nata a Steventon il 16 dicembre del 1775 e se n'è andata a Winchester esattamente 200 anni fa da oggi, il 18 luglio del 1817. Ancora oggi non si è sicuri di quale malattia l'abbia portata via, sebbene si pensi si tratti del morbo di Addison.
Si è lasciata alle spalle un patrimonio letterario immortale, un cassettone pieno di sogni, qualche rimpianto e tanta ironia.
Innanzitutto, sfatiamo questo mito per cui Jane Austen ha scritto solo storie d'amore.
Orgoglio e Pregiudizio non è un capolavoro perché Elizabeth si innamora di Mr Darcy (e viceversa), ma perché l'autrice ha preso la società in cui viveva, l'ha spaccata, ne ha preso ogni spicchio, ogni personaggio e ne ha esposto i difetti, offrendoceli su un vassoio perché ne ridessimo con lei.
Per non parlare de L'abbazia di Northanger, che solitamente conoscono in pochi, una parodia pura del romanzo sentimentale e di quello gotico. Ad una prima lettura può sembrare quasi un romanzo di uno scrittore acerbo, ma in realtà gioca con le caratteristiche di alcune tipologie di letteratura incurante dei dogmi e dei divieti. Ha una penna e abbastanza inchiostro per dissacrare qualsiasi santo, ma sempre in una maniera ironica e acuta.
I suoi protagonisti fingono, con molta convinzione per altro, di giocare secondo le regole, solo per farci vedere quanto siano sbagliate… quelle regole.
“Le donne, ad un certo punto, devono sposarsi, perché è quello il loro scopo nella società” e poi lei stessa si è dedicata più ai suoi romanzi che a cercare un buon partito, Miss Bennet rifiuta il cugino perché troppo ignorante e pieno di sé, nonostante l'entrata fissa e la sicurezza che avrebbe potuto offrirle.
Ci sussurra, con le labbra piegate in un sorriso, che ci sono parti della vita che si possono riscrivere e che sta a noi lavorare per cambiare la situazione e per farlo necessitiamo di un elemento davvero importante: la conoscenza.
Sta tutto lì. 
Così semplice e così forte allo stesso tempo. 
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Per cui possiamo dire cha abbia scritto ANCHE storie d'amore, che di certo non guastano.
Ci ha fatto battere il cuore con la storia di Anne Elliot e del Capitano Wentworth, del saggio Mr Knightley e della stolta Emma o della dolce Jane e dell'ingenuo Mr Bingley.
Storie d'amore che, spogliate degli abiti d'epoca, sono tanto attuali da lasciarci senza fiato. 
Pare che si sappia poco della sua vita e che poco ci sia da sapere. 
Non si è mai sposata, ha sempre vissuto a casa con la sua famiglia, è morta giovane a causa di una malattia. Nessuna avventura, nessuno scandalo (forse), non una vita da prima pagina di cui si sanno i più turpi segreti.
Ma lei è Elizabeth Bennet che piena d'orgoglio si prende gioco di Darcy, lei è Catherine anti-eroina, è entrambe le sorelle Dashwood, divise tra logica e cuore.
È Geniale, a volte un po' acida,è romantica e ironica, assetata di sapere. 
Sola. Amata. Confusa. Sfacciata.
È una di noi.
Se ancora non la conoscete, come autrice, vi consigliamo vivamente di andare a dare un'occhiata alla sua bibliografia e a cominciare con qualcuna delle sue opere.
Esistono anche una marea di trasposizioni sia cinematografiche sia televisive delle sue storie.

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