Intrattenimento

Black Mirror, Charlie Brooker vorrebbe convertire alcuni episodi in VR

Un coinvolgimento ancora più profondo

Charlie Brooker, ideatore della serie Black Mirror, ha menzionato la possibilità poter fruire in modalità VR di alcuni episodi della serie, come Bandersnatch o altre puntate.

Black Mirror, una serie che potrebbe diventare realtà (virtuale)

Black Mirror

Black Mirror è una serie televisiva britannica costuituita su un’idea ben precisa: analizzare gli effetti (positivi e negativi) che potrebbe avere la tecnologia avanzata sulle persone. Non a caso già il titolo è un chiaro riferimento allo schermo di uno smartphone.

Una buona parte delle puntate di Black Mirror basano la loro trama sulla Realtà Virtuale: USS Callister, ad esempio, è ambientato in un MMO stile Star Trek in cui il protagonista si abbandona letteralmente all’interno di una realtà virtuale; San Jupitero narra una storia d’amore all’interno di un mondo virtuale in stile anni ’80;  anche Striking Vipers, prima puntata della stagione appena uscita, narra una storia (più di sesso che d’amore) tra due amici all’interno di un videogioco virtuale. Infine anche Bandersnatch a modo suo rientrava in questa categoria, considerando la possibilità di interagire con il protagonista, scegliendo le azioni da fargli fare e finendo così a guidare la narrazione della storia.

In un’intervista a Deadline, il creatore della serie Charlie Brooker ha menzionato la possibilità di poter interagire con Bandersnatch e altri episodi sfruttando la futura tecnologia VR:

‘Andando avanti spero che scopriremo che l’interattività diventi di un altro tipo, o approccio, o stile (di narrazione), sulla falsariga di un musical; in realtà ho avuto un’idea per usare un portale VR con Bandernsatch che si potrebbe attuare molto facilmente. In futuro, quando questi prodotti saranno rimasterizzati, se ne potranno vedere alcuni rimasterizzati in VR’.

Attendiamo allora che anche Black Mirror diventi parte integrante di quel mondo creato da lui stesso, con la speranza di non dover pagare le conseguenze che pagano i protagonisti della maggior parte delle sue puntate .

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Enrico Natalini

il suo DNA è composto al 100% di cultura trash e underground. Che siano libri, film, fumetti, serie tv, spettacoli teatrali, mostre o televendite è un segugio per tutte quelle chicche che sopravvivono all'insaputa del mainstream. Di lui dicono che è come un cartone animato, non ha capito bene se sia un complimento o meno, ma a lui piace.

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