Arrivano nuove informazioni sulla storia di Harvey Weinstein, produttore hollywoodiano al centro di uno dei più grandi scandali sessuali degli ultimi anni. Qualche giorno fa si è concluso il suo processo a New York (e nel frattempo sta prendendo il via quello di Los Angeles) e dalle carte di quel procedimento recentemente rivelate sono emerse nuove informazioni sui comportamenti di Harvey Weinstein, che riguardano Ben Affleck e non solo…
Harvey Weinstein temeva che Ben Affleck potesse parlare con i giornalisti
Tra le circa 1.000 pagine di documenti rilasciati ce n’era uno che ha particolarmente colpito l’attenzione di Variety che ha riportato la notizia. Si tratta di una lista di circa 70 nomi di figure che secondo Weinstein avrebbero potuto esporlo allo scandalo. La cosiddetta ‘Red Flag list‘ risale al 2017, in un periodo precedente alla pubblicazione dei report che ha portato alla luce le molestie sessuali operate dal produttore.
La lista, che la giuria non ha potuto consultare durante il processo per decisione del giudice, comprende i nomi di alcune persone che hanno successivamente accusato l’ex-produttore, come Zelda Perkins, Lusette Anthony, Rowena Chiu, Annabella Sciorra e Rose McGowan, ma non solo. Era presente anche il nome della ex-assistente di Harvey Weinstein Leslye Headland, di Jason Blum e appunto Ben Affleck.
Ma a cosa serviva questa lista? Un investigatore privato ha testimoniato durante il processo, spiegando di averla ricevuta da Weinstein stesso. Il produttore voleva raccogliere informazioni su queste persone, sottolineando nella mail che “I Red Flag sono i primi da controllare“. L’investigatore ha affermato di non aver poi portato avanti questo incarico, ma non sa se altri abbiano accettato il compito.
Una notizia preoccupante che mostra un altro lato oscuro di una delle figure più cupe di Hollywood. Vi terremo aggiornati su ulteriori sviluppi, nel caso dovessero esserci novità dal processo di Los Angeles.