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Avengers: Endgame, il perché dei viaggi nel tempo

In Avengers: Endgame abbiamo assistito a numerosi viaggi nel tempo. In questi, i vari supereroi si sono impegnati a recuperare le Gemme dell’Infinito oltre che ad invertire lo Schiocco di dita di Thanos e salvare l’Universo. Questa dei fratelli Russo è però stata una scelta non particolarmente apprezzata dai fan, trovandoli ben poco credibili ai fini della trama. Ecco perché i diretti interessati hanno deciso di chiarire, una volta per tutte, la loro posizione in merito.

La verità dietro i viaggi nel tempo in Avengers: Endgame

La spiegazione sui viaggi nel tempo in Avengers: Endgame arriva da Joe Russo e Stephen McFeely. Il primo sottolinea come la sua scelta sia stata quasi necessaria: “Alla fine ci siamo resi conto che il viaggio nel tempo non esiste, quindi è una nozione ridicola. Si tratta di un costrutto da film di genere, ma penso che tutti abbiamo scelto di portarlo avanti quando abbiamo avuto la consapevolezza che le scene ad alto tasso emotivo che potevano avere luogo tra i personaggi e le persone che amavano e non sono più con loro”. Esempi lampanti li ritroviamo con Captain America e la sua amata Peggy Carter, o ancora con Iron Man e suo padre Howard.

Situazioni che, secondo i Russo, si incastrano alla perfezione nel contesto. “Quindi, alla fine, se ti hanno divertito quando propongono il piano, quando lo eseguono, e se poi sei emotivamente soddisfatto da ciò che fanno mentre lo portano a compimento, allora ne vale la pena”, ammette Russo. Ricordiamo che l’uscita in home video di Avengers: Endgame in America è prevista per il prossimo 13 agosto, mentre in in Italia bisognerà aspettare il 4 settembre per godersi le edizioni di DVD e Blu-ray in versione domestica.

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