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Avatar torna al cinema, la conferenza con James Cameron e il cast

Sam Worthington, Zoe Saldana, Sigourney Weaver, Michelle Rodriguez, Stephen Lang e James Cameron parlano del film

È il film di maggior successo della storia del cinema e il 22 settembre tornerà in sala. Anche perché è un film che merita di essere visto sullo schermo più grande (e 3D) possibile. Durante la conferenza per la re-release di Avatar James Cameron, insieme al cast (Sam Worthington, Zoe Saldana, Sigourney Weaver, Michelle Rodriguez e Stephen Lang) ci racconta come hanno fatto a creare un intero pianeta. Che presto torneremo ad esplorare con i sequel.

La conferenza stampa per la re-release di Avatar

La prima domanda durante la conferenza stampa va a James Cameron ed è quella che si stanno facendo un po’ tutti: perché tornare al cinema dopo 13 anni dall’uscita? I fan possono rivedersi il film originale in attesa del primo dei sequel, Avatar: La Via dell’Acqua, in uscita il 14 dicembre 2022.

Ma Cameron spiega che “sono ormai passati 13 anni dall’uscita di Avatar, molti ragazzi non l’hanno mai visto al cinema. E se non l’hai visto sul grande schermo e in 3D non l’hai visto davvero. E poi lo abbiamo rimasterizzato e il risultato ci ha davvero colpito. Volevamo condividerlo e portare al cinema una generazione intera che l’ha visto solo in Blu-Ray o in streaming”.

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Immersi in Pandora

La magia di vederlo al cinema, per chi andò in sala nel 2009, è innegabile: all’epoca vedere Pandora in 3D incantò il mondo intero. Come spiega anche il protagonista, Sam Worthington: “montagne che volano, animali mai visti prima. Non avevo idea di come avremmo potuto fare, ma Jim [Cameron] ce lo ha mostrato e noi ci siamo immersi nella fantasia. Mi sentivo un bambino di cinque anni che gioca”.

Anche Sigourney Weaver si ricorda “il primo giorno di riprese dovevo subito diventare un Avatar, avevo il caption suit. E vicino a me c’era uno schermo con una versione abbozzata di come sarei uscita. Altissima, in questa giungla fantastica. Mi ha emozionato, ho capito subito che avrebbe funzionato. Stavamo creando un mondo magnifico e l’unico modo per goderselo è al cinema”.

Zoe Saldana si ricorda invece la telefonata di Cameron, mentre cambiava il pannolino di suo nipote “non mi è mai piaciuto così tanto farlo! L’idea di lavorare con il creatore di Sarah Connor e che ha reso Ellen Ripley così interessante mi ha fatto capire subito che avrei avuto un personaggio forte”. E poi andare su “quel set congelato e tornare bambina, recitando con il green screen. Questi strumenti possono creare qualcosa di magnifico e così è stato.

Michelle Rodriguez pensa che la grandezza di questo film stia “nei dettagli di questo mondo, così vivo. Lavorare con Cameron mi ha insegnato che non ci sono no, bisogna solo lavorare di più per rendere vera la propria idea. Vedere lavorare gli ingegneri, il dipartimento artistico e vedere Jim orchestrarli tutti mi ha impressionato. Ogni giorno ero impressionata”.

Anche il “cattivo”, Stephen Lang, spiega che lavorare con Cameron lo ha impressionato. “Il primo giorno sono entrato sul set e lui ha lasciato al mio personaggio l’autorità per ‘comandare’ la stanza, seppur lui restava il boss. Mi ha dato fiducia e mi sono portato dietro questo dono anche nei sequel“.

La popolarità del franchise

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Per anni Avatar non è solo è stato il film con i maggiori incassi (seppur superato per un certo periodo da Avengers: Endgame), ma anche il solo nella top ten a non basarsi su soggetti già esistenti. Un progetto originale che ha avuto una popolarità enorme, che continuerà con i sequel annunciati. Ma perché ha avuto tutto questo successo?

Per Cameron i “film sono belli quanto le persone che ci lavorano: le persone rispondono alle persone. Anche se Zoe [Saldana] nel film è blu e alta 9,2 piedi, si sente lo stesso la sua umanità. Ma al tempo stesso, essere su questo pianeta alieno ci ha tolto dalla nostra quotidianità: niente politica, o problemi reali. E il mondo scifi si presta alla comprensione di tutte le culture, mostra l’universalità della vita.

Ma non nasconde che “è anche l’esecuzione fisica: abbiamo usato tante di quelle tecniche diverse che dopo due minuti le persone smettevano di chiedere come stavamo girando quelle scene e si perdevano nella fantasia“. E poi c’è un’altra freccia all’arco Na’vi di Avatar: “da piccoli amiamo tutti la natura, poi la società ce ne allontana. Questo film ci ha fatto riscoprire lo stupore per la bellezza della natura.

La conferenza stampa di Avatar: l’amore per la natura (e per i cattivi)

Sigourney Weaver durante la conferenza stampa racconta di aver iniziato a recitare come Avatar, prima ancora di trovare il suo ruolo “umano” come scienziata in missione. “Ma non mi sono posta il problema. Il mio avatar era forte, alto, non fumava: era qualcosa che il personaggio umano non sarebbe mai potuto essere. Era una sfida, ma con Cameron le sfide arrivano ogni minuto e devi sempre trovare qualcosa di nuovo”.

Zoe Saldana invece racconta che per lei il ruolo era difficile anche perché non aveva mai avuto una formazione attoriale completa: “Avatar è stato davvero la mia accademia di recitazione, ero circondata da tanto talento. Mi dicevano sempre: non c’è problema, proviamoci e riproviamoci. Ma se qualcosa non va dillo! Sono insegnamenti che mi porto nella vita, non solo nel recitare. Ora che sono mamma li passerò anche ai miei figli”.

Anche Stephen Lang si è portato il suo ruolo nella vita reale, anche se non ne è così contento. “Io sapevo di essere il villain, ma ho cercato di trovare quali caratteristiche lo avrebbero reso un buon generale, un forte leader: è uno che guida con l’esempio, ha molte caratteristiche positive. Anche se ha qualche problema con i Na’vi” ride. Ma poi dice anche che “in America siamo sicuri di noi stessi e concentrati sulla missione, quindi capisco che ha qualcuno il mio personaggio un po’ piaccia. Ma quando mi dicono per strada ‘facevo il tifo per te’ io rispondo ‘oh davvero, non voglio conoscerti’!”.

L’impatto culturale del film (e l’orgoglio di chi l’ha creato)

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Parlando dell’impatto nella cultura popolare del film, Cameron spiega che “Avatar non era il primo film CGI, nemmeno il primo 3D. Ma ha vinto il Premio Oscar alla miglior fotografia [insieme a miglior scenografia ed effetti speciali, ndr] e negli anni successivi tre film su quattro hanno usato la nostra stessa videocamera. Ha sdoganato il concetto del 3D, che ora è normalità: è una delle scelte quando vai a vedere un blockbuster al cinema. Ma sull’impatto culturale in senso lato, credo che lo scopriremo guardando quanta gente andrà a vedere il sequel”.

Ma tutto il cast si sente orgoglio di questa produzione, per molti motivi diversi (e meno tecnici rispetto all’occhio del regista). Lang spiega di “essere entusiasta di far parte di questo team di creativi, abbiamo creato questo mondo grazie allo spirito che si sente fra noi e che si vede nel film“. Michelle Rodriguez scherza dicendo che “Lang ci ha commossi tutti!” . Ma poi spiega che “Nessuno ha mai messo tanto amore e attenzione nel creare un mondo come ha fatto Jim in questo film. Vuole dimostrare amore e rispetto verso la vita, che sia nella flora o nella fauna di Pandora, e sono orgogliosa di far parte di questo perché non lo si fa abbastanza”.

Sigourney Weaver, che ha interpretato più di una donna forte sul grande schermo, si dice felice di aver “interpretato una scienziata in questo mondo fantastico. Che ha dietro della scienza vera, perché Jim è un vero scienziato: anche dietro le montagne fluttuanti c’è della fisica. E se con il mio lavoro ho convinto qualche ragazza a puntare sulla scienza (e a non fumare), sono contenta”. Per Zoe Saldana è ancora più personale: “Jim è la persona più curiosa del mondo, e con lui puoi davvero diventare un’artista. E l’aver lavorato per Avatar e poter tornare a farlo è una gioia immensa: mi ha dato un lavoro che amo e ora posso crescere i miei bambini in mondo diverso da quello in cui ho vissuto”.

Ma se tutti sono un po’ commessi nel parlarne, Cameron ci mette la ciliegina sulla torta chiudendo la conferenza stampa per la re-release di Avatar. “Sono orgoglioso del team, degli artisti, designer, specialisti CGI, ecc. Che hanno creato un mondo bellissimo, a volte spaventoso ma bellissimo. Ma il cast lo ha reso umano, sia che girassero in live-action o in motion capture. Sono contento di aver lavorato per loro. Forse è per questo che ho scritto tutti questi sequel, mi sono trovato bene”.

Avatar torna al cinema il 22 settembre, in versione 4K HDR rimasterizzata. Invece il sequel Avatar: La Via dell’Acqua debutterà il 14 dicembre.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, Nerd da prima che andasse di moda.

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