Luca Guadagnino vuole re-interpretare American Psycho, e ha iniziato a stampare i biglietti da visita per il suo psicopatico americano: Austin Butler. Il protagonista di Elvis e Dune: Part Two interpreterà il ruolo di Patrick Bateman, che fu di Christian Bale, nel nuovo adattamento cinematografico del romanzo di Bret Easton Ellis.
Austin Butler sarà il nuovo Patrick Bateman in American Psycho
Per Austin Butler, 33 anni, questo ruolo rappresenta una nuova sfida importante dopo le sue acclamate interpretazioni in Elvis e Dune: Part Two. L’attore dovrà confrontarsi con un personaggio complesso e controverso — e con il complicato paragone con Christina Bale. Anche perché sembra che Guadagnino voglia raccontare una storia diversa da quella vista al cinema a inizio Millennio.
Luca Guadagnino ha conquistato Hollywood con Call Me By Your Name, Challengers e Bones and All, e si è conquistato la fiducia di Lionsgate per immaginare una nuova versione di un film di successo (dopo quanto fasto con Suspiria). Il nuovo American Psycho, però, secondo i report non sarà un remake del film del 2000 con Christian Bale, ma un nuovo adattamento del controverso romanzo del 1991.
Secondo Variety (tramite Screencrush), Guadagnino porterà “il personaggio in una direzione molto diversa del suo predecessore”. Un rischio enorme, visto come l’interpretazione di Bale è stata lodata — ma anche fraintesa da molti che non hanno colto la satira del film. Lo stile di Guadagnino e le capacità drammatiche di Butler potrebbero portare la storia di Patrick Bateman su terreni inesplorati, pur reinterpretando lo stesso libro.
Il romanzo di Ellis, pubblicato nel 1991, è diventato un’opera cult che esplora temi come il capitalismo, il consumismo e la superficialità della società americana degli anni ’80. Il film del 2000, diretto da Mary Harron, ha colto la satira e la condita con l’orrore. Anche se alcune delle scene più memorabili ruotano attorno a biglietti da visita ben stampati e la routine mattutina del protagonista.
American Psycho è un film difficile da immaginare di nuovo, perché così tanti non hanno colto appieno le sfumature della prima trasposizione cinematografica. Quella di Guadagnino e Butler è una sfida complicata — e forse per questo ancora più interessante.