Intrattenimento

Arago: Who You Gonna Call?

Molti darebbero un braccio per avere poteri particolari, capacità uniche con le quali fare qualcosa di grande: salvare il mondo, cambiare le cose (per il meglio o meno, a scelta), aiutare le vecchiette ad attraversare la strada…
Ma quale prezzo siamo disposti a pagare? Siamo davvero sicuri che saremmo disposti a tutto per averli?
Solitamente è tutta una questione di perdita per compensazione. 
Il Fato o il Gran Demone Celeste ha determinato che non è possibile ottenere un upgrade senza lasciarsi qualcosa alle spalle, perciò se guardiamo alle spalle dei grandi eroi vedremo parenti e amici morti, menomazioni, sostituzioni di parti del corpo. Alcuni debbono rinunciare all'infanzia, altri a numerosi anni di vita.
E si sa che rinunciare a una parte di noi, qualsiasi essa sia, non è mai facile.
Così come in Arago (アラゴ -ロンドン市警特殊犯罪捜査官- Arago London Shikei Tokushu Hanzai Sousakan ) edito da J- pop (con un prezzo speciale per il primo numero), in cui un giovane inglese si vede portare via prima i genitori e poi il gemello, da un mostro apparentemente in grado di strappare le anime dai corpi, e non solo. 
Una luce sinistra, una maledizione, che viene passata al ragazzo così come il braccio del fratello, attaccatogli dall'orribile creatura, costante memento di ciò che è stato, di ciò che ha perso.
La sua unica ragione di vita era sempre stata vendicare la morte dei genitori, e ora  si ritrova con un potere che non ha mai desiderato e senza un gemello che ha sempre amato, l'unica famiglia che gli era rimasta. E la risposta arriva quasi con naturalezza: aiutare il prossimo, perchè nessuno venga più ignorato, perchè nessuno rimanga più solo.
Così nasce una nuova figura, una mano cui aggrapparsi quando le cose si fanno difficili e non si sa a chi rivolgersi, sicuri come siamo che nessuno crederebbe a quello che abbiamo da dire, tacciandoci come pazzi. Ma Arago Hunt, fratello del compianto Ewan Hunt, detective speciale, non si tira mai indietro ed è pronto ad ascoltare persino quelle che sembrano le fantasie di un bambino. Il potere che ha ottenuto gli permette anche di vedere l'aura delle persone, riuscendo a capire, in un certo qual modo, il loro vero stato d'animo. 
La sua battaglia è cominciata così, costellata da perdite strazianti e momenti di vera disperazione, per onorare quelle perdite ha deciso di prendere in mano le redini della sua vita e darle un senso, uno scopo importante.
Noi faremmo lo stesso?
Avremmo la forza di rialzarci e combattere, ma soprattutto quale schieramento sceglieremmo? Il dolore può portare alla pazzia, così come il potere. Anche nella vita di tutti i giorni spesso si fa difficoltà a capire quale sia il confine tra giusto e sbagliato e soprattutto da quale parte di questa linea sottile ci si trovi. Figuratevi cosa dev'essere trovarsi nella stessa situazione ma con una capacità speciale che travalica tutti ciò che gli esseri umani fanno normalmente. Quel confine già etereo si assottiglierebbe di più. Lasciarsi trasportare sarebbe così facile che quasi neanche ce ne accorgeremmo, fino a quanto qualcuno non arrivi a fermarci. Probabilmente anche in quel caso saremmo più propensi a credere di trovarci davanti ad un nemico che minaccia tutto ciò che è buono e giusto, senza sapere che siamo noi quel nemico.
Il tributo da pagare è sempre alto, sia da un punto di vista mentale sia fisico, ma se si riesce a bilanciare le cose, a superare la perdita per compensazione che ci viene imposta, poi si è davvero in grado di portare a termine grandi imprese, onorando chi non c'è più e salvando chi c'è ancora.
Proprio come un vero eroe.

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