Site icon Orgoglionerd

Vedere meglio l’anello del buco nero

Vedere meglio l'anello del buco nero thumbnail

Le immagini di buchi neri che ci sono arrivate in questi anni sono sicuramente un risultato scientifico importantissimo. Ma gli scienziati pensano di poter fare di meglio, anzi: lo hanno già fatto. Un team di astrofisici ha infatti rielaborato i dati riguardanti il buco nero M87, il protagonista della prima immagine del 2019, ottenendo un nuovo risultato, che mostra più chiaramente l’anello di luce che circonda il buco nero.

L’anello del buco nero

Guardando sia alla prima immagine di M87 che alla più recente immagine di Sagittarius A*, il buco nero al centro della nostra galassia, in entrambi i casi il risultato è simile ad una ciambella di luce. Per lo più questo bagliore deriva da del materiale che viene risucchiato dal buco nero

Le simulazioni più moderne però avevano predetto che, nascosto in quel bagliore diffuso, esiste un anello di luce, sottile e luminoso, che vive proprio al bordo dell’orizzonte degli eventi. Si tratta dei fotoni che passano estremamente vicini al buco nero e che quindi subiscono una brusca deviazione, marcando quindi una regione molto aderente al corpo celeste.

Rielaborazioni

Con questa previsione, gli scienziati dietro il recente studio hanno quindi ripreso in mano i dati riguardanti M87 ottenuti dall’Event Horizon Telescope (EHT) nel 2017.

Capturing the photon ring of a black hole

Grazie a nuovi algoritmi, gli elementi di interesse sono stati isolati. È così emerso l’anello predetto, oltre che il segno di un potente getto che parte dal buco nero e va verso l’esterno, anche questo parte delle predizioni.

Questo risultato dimostra che, anche con gli strumenti attuali e i dati raccolti, nuovi algoritmi possono portarci a nuovi, fondamentali risultati. Il prossimo passo sarà probabilmente quello di adattare la stessa tecnica ai dati riguardanti Sagittarius A*.

OffertaBestseller No. 1
OffertaBestseller No. 2
Exit mobile version