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Slam Dunk, il basket secondo Takehiko Inoue

Planet Manga pubblica la nuova edizione delle vicende sportive di Hanamichi Sakuragi e dello Shohoku

Negli anni ‘90 il basket NBA ha portato alla ribalta alcuni degli atleti più emblematici della propria storia, giocatori del calibro di Larry Bird, Scottie Pippen, Shaquille O’Neal e, ovviamente, l’inarrivabile Michael Jordan. Mentre sui parquet degli Stati Uniti queste superstar entravano nella leggenda grazie alle proprie prodezze, dall’altra parte del globo una raffazzonata squadra liceale si faceva largo nel cuore dei lettori di fumetti. Era il 1990 quando Takehiko Inoue pubblicava Slam Dunk, manga sportivo incentrato sulla pallacanestro capace di appassionare molteplici generazioni di lettori.

A quasi trent’anni dalla prima pubblicazione di Slam Dunk sulle pagine di Weekly Shonen Jump, Planet Manga ripropone le avventure sportive dello Shohoku in una veste completamente nuova. A partire dal 12 settembre sarà infatti disponibile Slam Dunk: Restyled Edition, versione rivista e corretta dell’edizione originale, composta da 20 volumi in formato tankobon con sovracoperta.

Shohoku.1

 

Le origini di un successo planetario

Slam Dunk rappresenta il primo grande successo per Takehiko Inoue, un fumetto che rientra di diritto nel genere spokon del manga. Hanamichi Sakuragi è un teppista liceale, non ha molta voglia di studiare e il suo primo pensiero è quello di avere successo con le ragazze, sfida dalla quale però esce continuamente sconfitto. L’incontro con la bella Haruko cambierà la sua vita in un modo inimmaginabile: la ragazza introdurrà infatti Hanamichi al club di basket del liceo Shohoku, una scelta che lo porterà ad innamorarsi perdutamente di questo sport.

Il successo di Slam Dunk va ricercato nella sua atipicità seppur ben inserita negli schemi di genere. Non pensate infatti che il fumetto sia un continuo di partite e allenamenti dal momento che dovrete attendere molti capitoli prima di assistere alle prime, vere sfide sportive. All’epoca della sua pubblicazione gli editor di Shonen Jump non erano infatti convinti dal pubblicare un nuovo spokon, costringendo Inoue a raggirarli mostrando come, almeno inizialmente, la pallacanestro fosse solo un pretesto per raccontare le vicende di un gruppo di liceali. Col passare dei numeri però, e con un successo di pubblico in continuo aumento, l’autore riuscì a focalizzarsi sul tema principale del suo racconto, l’amore per il basket.

Una presa di coscienza continua da parte di tutti i personaggi principali, non solo del nostro protagonista. Se infatti Hamamichi si avvicina alla pallacanestro con l’intento di fare colpo su Haruko, la stessa cosa non si può dire del resto della squadra. Lo Shohoku infatti è composta da personaggi forti, ben caratterizzati e in continuo mutamento, proprio come Hanamichi. Faremo ben presto la conoscenza di Takenori Akagi, capitano e fratello di Haruko, stoico e ligio al dovere; caratteristiche che non condivide con le teste calde Hisashi Mitsui o Ryota Miyagi. Infine Kaede Rukawa, talentuosa matricola e rivale dichiarato di Sakuragi, primo avversario del nostro protagonista e inarrivabile vetta da scalare. Questo eterogeneo gruppo di ragazzi, sotto la sapiente guida di coach Anzai, sarà in grado di superare enormi difficoltà e di raggiungere un livello inimmaginabile per un liceo di provincia come lo Shohoku.

Shohoku

Il basket come scuola di vita

Attraverso Slam Dunk Takehiko Inoue riesce a mostrare come passione e dedizione siano elementi fondamentali per la crescita positiva di ogni persona. Una maturazione personale che coincide con l’evoluzione dello stile grafico dell’autore, capace di migliorare costantemente tanto quanto i suoi giocatori. Le tavole che potrete apprezzare negli ultimi volumi del manga, in origine raccolto in 31 tankobon, vi lasceranno completamente senza fiato. I disegni di Inoue hanno la capacità di trasportare il lettore sugli spalti dei palazzetti per sostenere i nostri beniamini durante il riscaldamento. Successivamente vi farà scendere sul parquet insieme ai giocatori, interpretando un vero e proprio sesto uomo, facendovi desiderare di lanciare la palla a canestro e segnare il punto decisivo.

Un percorso di crescita quanto mai comune ma per questo motivo universale: sfida, fallimento e redenzione sono elementi condivisi da ognuno di noi. Costanti che vengono utilizzate per approfondire ogni personaggio del racconto, sia esso parte dello Shohoku, sia dei giocatori delle altre squadre. Ad aiutare l’autore in questo compito troviamo poi il basket, uno sport che come molti altri è in grado di annullare ogni differenza sociale fra gli atleti. Sakuragi è il classico teppista dal cuore d’oro a cui manca un motivo per guardare con fiducia verso il domani. Troverà le sue motivazioni nella pallacanestro, lottando ad armi pari contro i propri avversari in un terreno dove le differenze sociali non hanno alcun valore.

Hanamichi Sakuragi
We love this game

Slam Dunk rappresenta una lettera d’amore di Inoue verso il basket, fra le più romantiche che siano mai state scritte. Una storia che ha saputo sfruttare l’attenzione mediatica ottenuta dal Dream Team americano durante i Giochi Olimpici del 1992 e del traino dell’NBA. Un’opera che tramite i propri personaggi continua a influenzare i lettori di tutto il mondo, molti dei quali hanno iniziato a giocare a basket proprio dopo aver letto il manga. Un racconto che gode anche di una trasposizione animata, serie che in Italia è rimasta nel cuore degli appassionati grazie ad un adattamento brillante e sopra le righe.

Un plauso a Planet Manga che dopo aver già tentato in passato una nuova pubblicazione di Slam Dunk ha deciso di fornire un’ulteriore opportunità ad Hanamichi e compagni di ispirare nuove generazioni di lettori. Una scelta che avviene mentre in Cina si stanno svolgendo i Campionati mondiali di pallacanestro, competizione che dopo anni di assenza ha visto nuovamente partecipare la nostra nazionale. Nonostante l’eliminazione degli azzurri siamo convinti che le gesta dei nostri atleti, così come quelle dello Shohoku, saranno di stimolo verso i campioni di domani.

Non possiamo far altro che consigliarvi di scoprire Slam Dunk e lasciarvi trascinare in un vortice di forti e profonde emozioni. Oppure di farlo un’altra volta, troverete ad aspettarvi un rosso, un volpino, un gorilla, un teppista, un tappetto e un quattrocchi. E nel momento decisivo ricordate, la mano sinistra è un ausilio per la destra.

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Mattia De Poi

Anche conosciuto come Il Nini, Mattia è il lato gioioso di Orgoglio Nerd. Biondo e curioso, è appassionato di ogni genere fumettistico, Gunpla e avventure. Portatelo in viaggio, all'organizzazione ci penserà lui.

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