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Amanda Palmer risponde alle accuse sul caso Gaiman

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By Howard Lake from Colchester, UK - https://www.flickr.com/photos/howardlake/24075269118/, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=63602602

Amanda Palmer, cantautrice ed ex moglie di Neil Gaiman, nega pubblicamente ogni coinvolgimento nelle accuse di abusi che hanno travolto lo scrittore. La dichiarazione arriva in risposta alla denuncia presentata questa settimana dall’ex tata della famiglia, che l’accusa fra l’altro di traffico di essere umani.

Amanda Palmer risponde: “nego le accuse” del caso Neil Gaiman

Attraverso un comunicato su Instagram, Palmer affronta per la prima volta le accuse mosse da Scarlett Pavlovich, l’ex tata che l’ha citata in giudizio. La Pavlovich sostiene che Palmer avrebbe facilitato gli incontri tra lei e Gaiman, pur essendo consapevole dei potenziali rischi di abusi. Nella sua ricostruzione, la ex tata afferma che sarebbe stata Palmer a metterla in contatto con Gaiman. E che fosse consapevole di ciò che implicasse.

Palmer ha risposto con un post, che non entra nei dettagli per via della causa legale attualmente in corso. Ma sottolinea che la sua principale preoccupazione rimane la tutela del figlio minore. “Devo proteggere il mio bambino e il suo diritto alla privacy”, scrive la cantautrice. Nelle accuse si parlava anche di presunte molestie di Gaiman avvenute alla presenza del figlio, ma non è chiaro se Palmer si riferisca a questo dettaglio.

Amanda Palmer nel 2016
By Manfred Werner – Tsui – Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=17340422

La situazione si inserisce in un quadro più ampio di procedimenti legali in corso. Palmer ha rivelato l’esistenza di pratiche di divorzio e custodia, che limitano la sua possibilità di commentare pubblicamente la vicenda. Il 15 gennaio aveva già richiesto privacy proprio per questi motivi.

Nel suo messaggio, Palmer esprime solidarietà verso tutte le vittime di abusi. Pur negando fermamente le accuse, promette di rispondere “a tempo debito” attraverso i canali legali appropriati.

Anche Gaiman ha finora negato le accuse, riportando che sebbene abbia avuto rapporti con le donne che l’hanno denunciato, lui non avrebbe avuto “attività sessuali non-consensuali con nessuno“. Le accuse però sono arrivate in tribunale, che attesterà la verità giudiziaria. Nel frattempo, però, le conseguenze lavorative per Gaiman ci sono già: Good Omens per Prime Video diventerà un solo episodio invece che una stagione intera, e The Sandman finirà dopo la già girata stagione 2.

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