Devil May Cry 5: la nostra prova alla Gamescom

Finalmente il momento fatidico è arrivato. Dopo l’incredibile hype del filmato mostrato durante la conferenza Xbox dell’E3 2018, alla Gamescom di Colonia è arrivata la prima demo di Devil May Cry 5.

L’effetto cambierà a seconda dell’oggetto equipaggiato, nella demo erano presenti due potenziamenti: l’Overture, in grado di colpire con potenti attacchi elettrici, e il Gerbera, in grado di colpire con potenti onde d’urto, utili anche per schivate all’ultimo secondo. Il Devil Breaker non potrà essere usato all’infinito, ma se colpiti dopo l’utilizzo consumeremo una carica, mentre premendo un altro pulsante useremo un attacco del Breaker selezionato molto più potente, ma al costo di una carica. Una volta finite queste non potremo più usare il Devil Breaker e dovremo trovare delle ricariche sparse per i livelli.

Nei venti minuti della nostra prova abbiamo potuto affrontare una serie di combattimenti con dei nemici comuni, non particolarmente agguerriti, che ci hanno permesso di prendere confidenza con i controlli e di testare al meglio il sistema di combo, basato sulle già note lettere dell’alfabeto, iniziando da D fino a S di Stylish (e anche più).
I nemici da noi affrontati erano di tre tipi principalmente: dei demoni insettoidi nati dall’albero demoniaco visto nel primo trailer, la classica carne da macello; una sorta di insetti mostruosi volanti, con tendenze suicide esplosive; una sorta di scheletro armato di falce leggermente più agguerrito dei primi due. Essendo le prime tipologie incontrate non ci hanno sorpresi per le loro caratteristiche combattive o estetiche (tranne che per gli scheletri, dal design davvero ben riuscito), ma essendo i primi nemici, atti a far prendere confidenza al giocatore con i comandi, svolgono bene il loro ruolo da “avversari da tutorial” messi lì per farsi affettare allegramente.

Il boss finale della demo è lo stesso del trailer mostrato all’E3, il gigantesco demone in grado di lanciare palle di fuoco dallo stomaco o all’occorrenza automobili. Il mostro si chiama Golia, ed è introdotto da un filmato che i fan della saga del cacciatore di demoni troveranno familiari. Il gigante mostruoso arriva forte della sua potenza, autoproclamandosi invincibile, ma viene deriso bellamente dal nostro Nero, per poi iniziare il combattimento.

Che impressioni abbiamo avuto dunque dal nuovo DMC V? Il titolo non apporta grandi cambiamenti al gameplay storico, almeno per quanto riguarda Nero (ma supponiamo sarà così anche per Dante e per il terzo misterioso personaggio). Pad alla mano ci siamo sentiti a casa, tornati ai livelli di azione del terzo e quarto capitolo, con combo semplici da fare, ma difficili da padroneggiare al 100%, soprattutto quando avremo sbloccato molte più armi e abilità. Ciò non vuol ovviamente dire che la saga non si è evoluta dopo 10 anni di pausa dall’ultimo capitolo ufficiale, infatti l’aggiunta del Devil Breaker di Nero comporta una nuova gamma di azioni che valorizzano ancora di più la dinamica action da sempre fra le migliori nel panorama videoludico. La varietà dell’Overture e del Gerbera forniscono tantissime nuove opzioni di combo, anche se ci vorrà un po’ di pratica per utilizzarle al meglio in combinazione con spada e pistola. Ricordiamo inoltre che nel gioco completo ci saranno molti altri Devil Breaker, dagli effetti più disparati, e ben due diversi personaggi con un gameplay probabilmente molto differente da quello di Nero.
La sensazione principale è quella dunque di aver visto solo la punta dell’iceberg di quanto DMC V sarà in grado di offrire, e quello che abbiamo visto ci ha esaltato proprio come non ci esaltavamo dal quarto capitolo. Non ci resta dunque che attendere fino al prossimo marzo per poter finalmente giocare l’ultima opera di Hideaki Itsuno.