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The Visions: una famiglia modello

Da Marzo negli States è arrivato il quinto numero della serie Marvel dedicata a Visione.
Un prodotto di elevata qualità sceneggiato da Tom King e disegnato da Gabriel Hernandez Walta.
La serie sta riscuotendo un buon successo per la trama ben costruita, dai temi stimolanti e di grande profondità.
Il droide Visione continua a lottare nella squadra degli Avengers, ma è riuscito a costruirsi una famiglia. Vive con la moglie Virginia e i figli Vin e Viv in una villetta nei sobborghi di Washington DC.
Tutti androidi come lui, mossi dal forte intento di integrarsi tra gli umani, inseguendo una normalità il più possibile perfetta. Due figli gemelli Vin (maschio) e Viv (femmina) il cui processo di integrazione prevederà che frequentino – nonostante le capacità sovrumane di accumulazione della conoscenza – le scuole superiori.
Virginia prova orgoglio nel modo in cui è riuscita a rendere la casa comoda e accogliente, trovando un posto per ogni “ricordo” e regalo dei colleghi supereroi con cui il marito si è trovato a lavorare. È in cerca di un impiego, si occupa dei figli al meglio delle sue possibilità e, nel caso, accoglie i vicini con cordialità.
Una moglie modello, e una madre, i cui istinti di conservazione della prole si manifestano in tutta la loro brutalità una sera, quando la casa viene attaccata dal supervillain Grim Reaper, mentre Visione è assente, impegnato altrove.
Il super cattivo vuole distruggere Visione e la sua famiglia, in quanto non può sopportare che siano felici; li attacca urlando che non sono veri, che Visione è solo una cosa finta, una presa in giro del proprio fratello Wonder Man (in questo universo Visione è infatti stato creato da Ultron utilizzando le onde cerebrali di Wonder Man).
Viv viene trafitta dalla lama del Reaper, e mentre questi passa ad attaccare il fratello, Virginia si dimentica della normalità, dell’integrazione, della salvaguardia di qualunque essere umano.
È una ginoide, dotata della capacità di manipolare la densità della materia, di un raggio laser disintegrante e di superforza.
Ma non usa nessuna di queste armi e nemmeno la forza a mani nude che potrebbe applicare: invece quello che fa è prendere la prima cosa che le capita sotto mano – un vassoio – e con questa colpisce ripetutamente a morte il Grim Reaper.
Quello che accadrà da questo momento in poi renderà questa famiglia forse più umana di quanto Visione si fosse immaginato quando ha tentato di umanizzarsi attraverso la creazione di una famiglia. La sorella Viv è a terra, smembrata, in condizioni critiche, riuscendo unicamente a continuare a invocare la madre.
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Non volendo compromettere la nuova normalità tanto desiderata dal marito e apparentemente appena acquisita, Virginia decide di far sparire il corpo facendo promettere a Vin di non rilevare niente al padre.
Virginia dovrà mentire per proteggere quanto è rimasto della sua famiglia, in una serie di bugie verso il marito che la intrappoleranno.
Questa serie dall'innegabile fascino, pone interessanti questioni sulle potenzialità di un cervello positronico, sull’”anima” degli androidi e sulle scelte etiche individuali.
È previsto che la serie abbia 12 numeri, di recente Tom King ha confermato che dovrà lasciare la scrittura di The Vision, a causa del contratto blindato firmato con la DC. La miniserie è comunque conclusa ma non si sa quale sarà il suo futuro alla fine del dodicesimo numero.
La controparte cinematografica di Visione (Paul Bettany) tornerà in Civil War, ecco la nostra recensione!

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Francesca Giulia La Rosa

Trekker, whovian. Non amo le etichette (a parte queste?). Traduttrice, editor a caccia di errori come punti neri nel tessuto della realtà. Essere me è un’esperienza profondamente imbarazzante.

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