Essere una delle costruzioni più conosciute al mondo l’ha resa anche quella cinematograficamente più sfortunata: inscenarne la distruzione consente infatti al regista di colpire immediatamente l’attenzione dello spettatore, suscitando in lui sconforto, preoccupazione e cognizione del pericolo che, nella pellicola, sta correndo l’umanità. Inquadrare la Statua della Libertà sommersa dalle acque o mentre viene bersagliata senza ritegno impressiona la platea anche più di quanto non potrebbe fare, paradossalmente una sequenza dedicata a un villaggio distrutto, una città devastata o a una foresta in fiamme.
Questo perché, oltre ad essere un monumento famoso e immediatamente riconoscibile, nell’immaginario statunitense la Statua della Libertà è anche e soprattutto un
simbolo di pace, libertà (ovviamente) e giustizia, quei valori fondamentali e imprescindibili che distinguono i buoni dai cattivi, gli umani dai non-umani. Valori che i registi e gli sceneggiatori non attribuiscono di certo solamente ai protagonisti made in U.S.A., anzi: spesso e volentieri, come ne Il pianeta delle scimmie, alla dama con la fiaccola è attribuito nei film il compito di rappresentare persino la stessa umanità: la sua rovina è il simbolo della disfatta del genere umano e delle sue migliori virtù, e di conseguenza l'espediente simbolico è immediato e comprensibile da tutti: la sua caduta è la caduta dell’umanità e, pertanto, i cattivi del film e i nemici della pace e della prosperità sono coloro che fanno brutalmente a pezzi Lady Liberty.
{Posizione 5: Independence Day} Anche Roland Emmerich sceglie di non mostrare direttamente il momento in cui la Statua della Libertà viene distrutta, preferendo lasciare spazio alla polverizzazione del Chrysler Building. Ciò non significa però che Lady Liberty sia sopravvissuta indenne all'invasione aliena, anzi: i suoi resti vengono immortalati davanti alle rovine dello skyline di NY mentre le navi aliene ne sorvolano i cieli.
{Posizione 4: The Day after Tomorrow} Già sulla cover del DVD è raffigurata la sua torcia che emerge dagli enormi cumuli di neve che hanno sommerso New York. In realtà in questo caso non viene propriamente distrutta, ma semplicemente sommersa: stoicamente ha affrontato le gigantesche onde che hanno distrutto la città, come un'icona di strenua resistenza contro ogni catastrofe.
{Posizione 3: Cloverfield} Anche in questo caso Lady Liberty perde la testa. Prima di quel momento gli spettatori avevano il sentore che qualcosa di decisamente poco piacevole stesse accadendo nella Grande Mela, ma una volta che la videocamera inquadra la testa della Statua della Libertà che scivola per le strade della città, arriva immediata la certezza che in molti faranno la stessa fine.
{Posizione 2: Deep Impact} Dopo aver miseramente fallito il tentativo di distruggere l'asteroide nello spazio (e averlo, peraltro, diviso in due parti egualmente mortali), i due frammenti del corpo celeste impattano sulla terra: il primo si inabissa nell'Atlantico creando un devastante tsunami che uccide milioni di persone e, ovviamente, distrugge la Statua della Libertà, spingendo la sua testa fin nelle strade di New York.
{Posizione 1: Il Pianeta delle Scimmie} L'immagine più celebre del film è quella che vede protagonista Chuck Heston che trova la Statua della Libertà sepolta dalla sabbia sulla spiaggia, il che sta a significare che l'intera New York è sepolta sotto la costa. Non ci è dato sapere cosa ha ridotto Lady Liberty in quello stato, ma non deve aver passato bei momenti.
{Posizione (+1): Batman Forever} Ok, tecnicamente non è la Statua della Libertà bensì Lady Gotham, ma non è difficile rendersi conto che, oltre i cambiamenti apportati da Joel Schumacher, sotto le sue spoglie si cela proprio Lady Liberty. La quale, per l'appunto, prende un elicottero in faccia nella scena iniziale del film.
Meno male che ci sono i Ghostbusters
Avrei menzionato come +1 la Lady Aspirapolvere di Spaceballs hahaha, ottima top+1 come sempre!
Anche gli X-men nel primo film di Singer fanno un po’ di cagnara nella testa coronata spaccando un po’ tutto.
Iaddu sempre sul pezzo 🙂