I Digimon festeggiano 25 anni di anime a Lucca Comics & Games 2024, ritrasmettendo al cinema il film d’animazione Digimon Adventure: Bokura no Wargame. Ma la saga (e i film) continuano a incantare i fan: la produttrice della nuova serie Yu Kaminoki ci ha spiegato come sta (digi)evolvendo la saga per restare attuale, senza perdere il proprio cuore.
Digimon, a Lucca 2024 la produttrice Yu Kaminoki ci spiega come (digi)evolvono i personaggi della serie
Yu Kaminoki si è occupata della produzione di diversi titoli di Toei Animation, da One Piece: Red a PreCure. Oggi, però, è la produttrice generale della serie Digimon, che continua ad attrarre nuove generazioni di fan. Seppur giovane, Kaminoki ha un forte legame con la serie: si sente quando parla di Bokura No Wargame, uscito in Giappone nel 2000.
“Il regista di questo lungometraggio si chiama Mamoru Hosoda, quindi vediamo una regia diversa di quella della serie di Hiroyuki Kakudo. Una delle sue caratteristiche è la capacità di alternare momenti di tensione con momenti di calma. Per esempio, in un momento di crisi mondiale c’è la mamma di Taichi che è davvero molto tranquilla, molto calma, placida” ci spiega Kaminoki, spiegando il film.
Un titolo in cui compaiono Digimon ormai diventati storici, come Omegamon che “è all’interno del top 5 dei personaggi più amati di Digimon“, e il villain Diaboromon. La produttrice spiega che “il regista Hosoda ha voluto partecipare attivamente anche parlando con chi si occupava del design e dando delle idee molto chiare a livello di immagini e di grafica”.
Nel film mostrato a Lucca, tra l’altro, ci sono scene inedite per il pubblico italiano, che mostrano ancora di più la creatività del regista e del team di Toei Animation.
Continuità fra passato e presente
Quando le chiediamo del legame fra le serie e i film ormai “classici” di Digimon (come quello che ha portato a Lucca Comics & Games 2024) e la nuova serie che lei produce, ci spiega: “una cosa di cui sono estremamente grata è il primo produttore di Digimon nell’ufficio è seduto letteralmente dietro di me. Questo fa sì che nel momento in cui ho la necessità di confrontarmi, posso farlo. Così ho capito cose che erano importanti nella creazione della nuova generazione di Digimon, quelli che erano gli elementi fondamentali che andavano trasmessi a livello comunicativo. Da quei valori sono partita per la creazione del mio team“.
La produttrice ha detto di essersi fatta spiegare “i punti più importanti, il segreto dei Digimon” dal team di produzione precedente. Ma anche di aver condotto diverse “interviste con i nostri fan” per capire cosa li ha fatti innamorare dei Digimon.
Kaminoki, però, porta anche del suo. Ci spiega che il fatto di aver lavoro presso Toei Animation Europe le ha permesso di avere un’idea diversa del pubblico internazionale dei Digimon. Ma i feedback dei fan non sono mai abbastanza: “lavoriamo molto con i social network, per poter interagire con i nostri fan e far crescere la cultura dei Digimon in tutto il mondo“. La produttrice ci dice che eventi come gli incontri a Lucca Comics Games servono per capire cosa chiedono ai Digimon i fan globali.
Come (digi)evolve la serie
Se Kaminoki ha mantenuto alcuni degli elementi essenziali del passato, ha anche cercato di aggiornarsi e parlare al meglio alla nuova generazione. Nel 1999, “Digimon sfruttava un vocabolario che al tempo era molto raro, perché quando è uscito il primo Digimon i personal computer non erano ancora così diffusi come sono oggi. Quindi parole come file, che derivano dal mondo del computer, suscitavano ammirazione quando la gente le sentiva. Al giorno d’oggi, invece, questo è cambiato. Siamo in un momento in cui tutti quanti hanno gli smartphone, quindi l’elemento digitale che una volta era considerato qualcosa di più distante ora è diventato molto più vicino alla nostra vita quotidiana”.
Secondo Kaminoki, “adesso che l’elemento digitale è cambiato, anche i valori del mondo di Digimon cambiano. Abbiamo cercato di capire cosa dovessimo cambiare per comunicare l’aspetto della ‘Digimonosità’, dell’essere Digimon. Ad esempio, l’utilizzo degli avatar e il fatto che ci possano essere degli scambi fra gli avatar.
Con il cuore legato alla serie originale, ma le novità tecnologiche moderne, i Digimon continuano a parlare ai propri fan dopo 25 anni di successo. Una (digi)evoluzione che non dimentica ciò che conta davvero: i fan.
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